iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

Bruce Willis si scaglia contro iTunes e i diritti sui brani musicali

iTunes Bruce Willis

Stando a quella che è la notizia che ha iniziato a circolare in rete nel corso delle ultime ore l’attore Bruce Willis sarebbe intenzionato a far battaglia ad Apple dando via libera ai suoi legali nel tentativo di inizializzare una causa contro la mela morsicata più celebre al mondo e, nello specifico, contro iTunes.

Ad essere finita nell’occhio del ciclone è la licenza d’utilizzo dei brani acquistati su iTunes da Bruce Willis sino a questo momento.

Bruce Willis ha infatti tra figlie alle quali vorrebbe poter lasciare in eredità il suo patrimonio musicale: una immane raccolta di brani acquistati e scaricati direttamente da iTunes che nel corso degli anni sono stati accumulati dalla star.

Google intesa antitrust europa

Google brevetta l’algoritmo per il riconoscimento degli oggetti nei video

Google algoritmo riconoscimento degli oggetti nei video

Stando a quanto emerso proprio nel corso delle ultime ore Google avrebbe depositato un brevetto per la tutela legale di un nuovo ed interessantissimo algoritmo identificabile con il nome di Automatic large scale video object recognition, ovvero riconoscimento automatico su larga scala di oggetti video.

Big G, quindi, sembrerebbe proprio essere intenzionata a produrre una tecnologia che sia in grado di riconoscere gli oggetti presenti e visualizzati all’interno dei filmati riprodotti.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che se in un video, ad esempio, dovesse essere mostrata un’opera d’arte l’algoritmo entrerà in azione provvedendo ad aggiungere, in maniera completamente automatica, il relativo tag al filmato riprodotto.

L’impiego dell’algoritmo in questione potrebbe quindi semplificare, velocizzare ed anche rivoluzionare l’esecuzione delle ricerche da parte degli utenti.

Apple, 10 miliardi di dollari in vendite App Store nel 2013

Apple dice no a Drones+ su App Store

App Store censura app

L’applicazione presente su App Store finita nell’occhio del ciclone è quella che prende il nome di Drones+, una risorsa resa disponibile dal giovane sviluppatore newyorchese Josh Begley che pone come obiettivo quello di restare sempre aggiornati circa le attività dei droni lanciati dall’esercito statunitense direttamente dal proprio device iOS.

Drones+, in altri termini, fornisce in formato testuale info circa le vittime provocate dai velivoli militari in vari territori di guerra.

L’idea dello sviluppatore, però, a quanto pare, non è per niente piaciuta ai vertici di Apple che, appunto, considerando il fine ultimo dell’app, hanno deciso di tagliare fuori Drones+ dall’App Store.

Google Nexus 7 Italia

Google Nexus 7, in vendita anche in Italia

Google Nexus 7 Italia

Dopo svariate settimane di attesa il Nexus 7, il neo tablet reso disponibile da Google e commercializzato inizialmente solo e soltanto in USA, Canada e Australia, ha fatto ufficialmente la sua comparsa sul mercato italiano.

Le vendite del tablet sono state avviate il primo settembre scorso presso lo store online di Asus ed entro breve Nexus 7 verrà reso disponibile anche su altri store in rete e nei negozi dislocati lungo l’intera penisola.

Il prezzo di commercializzazione per il Bel paese equivale a 249 euro, così come già reso noto qualche tempo addietro, anche se a tale cifra sarà possibile comperare solo la versione da16 GB del tablet, l’unica disponibile per l’utenza italiana.

BYD Su Rui, in commercio la prima automobile che si comanda a distanza

Vi ricordante del telefilm Supercar in cui il protagonista poteva comandare la sua vettura, Kitt, a distanza? Forse quando uscì la serie questo tipo di tecnologia era solo un paradosso, ma oggigiorno la situazione è decisamente cambiata. Esistono delle macchine che possono essere comandate senza essere nell’abitacolo, ma purtroppo non si trovano sul mercato. Questo era vero fino a poco tempo fa, ma l’azienda cinese BYD ha messo in commercio la prima autovettura che si comanda attraverso un apposito telecomando.

Android nuove regole marketplace

Android, riviste le regole per l’accettazione delle app su Google Play

Android nuove regole marketplace

D’ora in avanti la situazione in Google Play, il negozio digitale del sistema operativo Android, è destinata a cambiare: Google, infatti, proprio nel corso delle ultime ore, ha rivisto le politiche per l’accettazione delle applicazioni sul suo marketplace al fine di rendere l’esperienza degli utenti più sicura, piacevole e, al contempo, anche efficace.

Stando alle nuove linee guida, quindi, da Google Play saranno bandite tutte le varie ed eventuali applicazioni colpevoli di spam, quelle di presentazione ingannevole e quelle che possono mettere a rischio eventuali informazioni sensibili degli utenti.

A partire da questo momento, inoltre, agli sviluppatori sarà proibito pubblicare applicazioni aventi un icona o un nome simile a quello di altre app che risultano già presenti nel market, una tecnica questa spesso adottata al fine di ottenere guadagni illeciti o, ancora, per cavalcare la cresta dell’onda della fama altrui.

Facebook rispetto ambiente

Facebook e l’impatto ambientale: il social network inquina meno di Google

Facebook rispetto ambiente

Direttamente dai vertici di Facebook giungono agli onori della cronaca, per la prima volta nella storia del social network in blu più celebre al mondo, i dati facenti riferimento alle emissioni di anidride carbonica e al consumo di energia necessario per il funzionamento dei relativi data center e di tutti gli altri asset che permettono la messa online del servizio.

In base ai dati in questione, elencati a partire dall’anno scorso, è stato quindi possibile apprendere che Facebook ha prodotto 285 mila tonnellate metriche di CO2 delle quali 207 mila sarebbero state generate dai data center, 42 mila dalle sedi amministrative e dai voli aerei e 36 mila da un ulteriore data center che però, allo stato attuale delle cose, è in fase di realizzazione.

Se ne deduce dunque il fatto che anche Facebook, così come nel caso di numerose altre aziende, inquina.

Nuove regole tutela dati online utenti

Garante Privacy, nuove regole per la tutela dei dati online

Nuove regole tutela dati online utenti

Dal Garante per la Privacy sono giunte, proprio nel corso delle ultime ore, le nuove regole alle quali, a partire da questo momento, dovranno attenersi sia le società impegnate sul fronte della telefonia, TLC, sia gli internet service provider o, molto più semplicemente, ISP.

Nello specifico il Garante ha evidenziato quelli che sono i nuovi obblighi in merito ai casi di violazione dei databse conseguenzialmente ai quali potrebbe avvenire la perdita, il furto o, ancora, l’eventuale diffusione indebita dei dati personali degli utenti.

Le linee guida stabilite dal Garante per la sicurezza dei dati personali, infatti, vanno a delineare i passi attraverso i quali dovrà eventualmente svilupparsi la situazione nel momento in cui avvenga una violazione.

Marrisa Mayer Yahoo!

Marrisa Mayer, ecco come il nuovo CEO di Yahoo! si sta dando da fare

Marrisa Mayer Yahoo!

Da circa due settimane Marissa Mayer è stata nominata nuovo CEO di Yahoo! ma nonostante il breve tempo trascorso il nuovo amministratore delegato sembrerebbe essersi già dato parecchio da fare per cercare di risollevare il più possibile le sorti della ben nota azienda in viola.

Marissa Mayer ha infatti iniziato a rivitalizzare Yahoo! e, così com’è stato possibile notare sino a questo momento, lo ha fatto rendendola decisamente ben più simile a Google.

Durante queste due settimane, infatti, Marissa Mayer ha già provveduto ad avviare le prime modifiche direttamente al quartier generale di Sunnyvale adottando nuove politiche e, sopratutto, un nuovo tipo di approccio con i suoi dipendenti.

Tra le varie novità introdotte dal neo CEO è stata segnalata l’istituzione di una riunione su base settimanale che avrà luogo ogni venerdì pomeriggio mediante cui fare il punto della situazione ed ove, tra le altre cose, ci sarà cibo gratis per tutti i dipendenti partecipanti.

Google Books fair use Stati Uniti

Google, il fair use potrebbe salvare Google Books negli Stati Uniti

Google Books fair use Stati Uniti

Un ulteriore capitolo della battaglia legale in corso tra Google e l’Authors Guild, l’associazione degli autori statunitensi, ha avuto inizio.

Nel corso delle ultime ore, infatti, i legali del gran colosso di Mountain View hanno chiesto al tribunale federale di New York di respingere la denuncia presentata, non molto tempo addietro, dagli scrittori e dagli editori americani contro il progetto oramai ben noto a tutti come Google Books o, per dirla alla nostrana, Google Libri.

Big G, infatti, sostiene che la digitalizzazione delle opere letterarie non punta in alcun modo alla sostituzione dei ben più classici libri in formato cartaceo.

Google, quindi, chiede di poter digitalizzare ulteriori milioni di opere tirando in ballo il cosiddetto “fair use” ovvero l’utilizzo legittimo dei contenuti previsto dalle regole sul copyright in terra a stelle e strisce.

Google Street View mega aggiornamento

Google Street View, i dati sensibili non sono ancora stati eliminati

Google Street View dati utenti

Si torna a discutere ancora una volta di Google e, per l’esattezza, della spinosa faccenda relativa a Street View ed alle accuse provenienti da oltre la Manica e facenti riferimento alla raccolta dei dati sensibili effettuata, oramai da circa due anni a questa parte, da big G mediante le sue Google Cars e le apparecchiature ad esse annesse adibite a fotografare le strade del globo terrestre al fine di arricchire il suo servizio.

Nello specifico Google aveva ammesso, qualche tempo addietro di aver raccolto, così come appena descritto, diversi dati sensibili degli utenti sfruttando le reti Wi-Fi.

Lo scorso dicembre le autorità avevano quindi ordinato a Google di procedere alla cancellazione definitiva dei dati in questione.

Apple previsioni analisti 2013

Apple acquisisce AuthenTec e punta alla sicurezza di iOS e OS X

Apple acquisizione AuthenTec

È notizia dell’ultim’ora, o quasi, quella che Apple ha acquisito AuthenTec e tutte le sue proprietà intellettuali, sia quelle attuali sia quelle future, per la modica cifra di 356 milioni di dollari.

AuthenTec, la società che ha cooperato con moltissime e rinomate aziende (ad esempio HP, Cisco, Lenovo, LG, Nokia, Motorola e Samsung) e che risulta impegnata nel settore della sicurezza proponendo diverse soluzioni sia per computer sia per dispositivi portatili, può contare su un portafoglio di proprietà intellettuali comprensivo di tecnologie per l’autenticazione mediante impronte, DRM, VPN etc.

L’acquisizione, tenendo conto di ciò, va ad assumere particolare rilevanza in quanto mirante, o almeno così dovrebbe essere, a rafforzare il livello di sicurezza sia di OS X sia di iOS.

L’acquisizione appare inoltre particolarmente interessante in previsione di un’eventuale futura integrazione della tecnologia NFC: AuthenTec dispone infatti di almeno un sensore ideato per l’e-commerce sicuro effettuato servendosi di smartphone o tablet.

Samsung sorpasso Apple vendite smartphone

Mercato smartphone: i Samsung Galaxy battono l’iPhone

Samsung sorpasso Apple vendite smartphone

Samsung ha chiuso il secondo trimestre fiscale in gran stile e, sopratutto, sancendo il sorpasso della sua gamma Galaxy sull’iPhone di Apple e riuscendo a registrare, in linea generale, un aumento delle vendite pari al 21% ed un profitto da record equivalente a ben 5,9 miliardi di dollari.

Il dato, tra questi, che va però ad assumere un maggior grado di rilevanza e quello, appunto, del gran sorpasso, in fatto di mercato smartphone, della sudcoreana su Cupertino.

Il mercato degli smartphone è cresciuto, secondo quelle cono le stime degli analisti di IDC, solo dell’1% nel corso dell’ultimo anno e Samsung ed Apple si dividono circa metà del totale.

Google fibra ottica

Arriva Google Fiber, Google entra ufficialmente nel settore delle connessioni broadband

Google fibra ottica

Google ha finalmente ed ufficialmente inaugurato Google Fiber, la propria offerta di banda larga annunciata nel 2010, che, d’ora in avanti, consentirà agli abitanti di Kansas City di poter usufruire di un collegamento in fibra ottica a 1 Gbps bidirezionali unitamente a Google Fiber TV, un neo servizio televisivo proposto sempre dal gran colosso di Mountain View.

La città di Kansas City ed i suoi cittadini sono stati scelti da big G tra innumerevoli luoghi sparsi per tutti gli Stati Uniti che, appunto, si erano canditati per poter sperimentare la nuova offerta di Google e che d’ora in avanti potranno quindi testare con man propria le fattezze di un’infrastruttura che risulta decisamente ben più veloce di quella offerta dai tradizionali ISP.

Google Fiber, però, non è soltanto sinonimo di gran velocità per quanto concerne le connessioni ma anche di convenienza poiché gli utenti, d’ora in avanti, potranno sfruttare quanto reso disponibile da big G a prezzi che risultando decisamente competitivi rispetto a quelli propositi invece dagli ISP.

Google, quindi, si è finalmente lanciata in un settore che, così come sottolineato da un dirigente dell’azienda, va a rivelarsi come particolarmente strategico per lo stesso bi G, ed ha scelto di farlo mettendo a disposizione dei cittadini di Kansas City (e presto anche di molti altri, o almeno così dovrebbe essere) ben tre differenti pacchetti tra cui poter sceglire.

Il più caro costa 120 dollari al mese e risulta comprensivo di collegamento a 1 Gbps senza limiti, di un tablet Nexus 7, di un TV Box per i canali televisivi (160 canali) abbinato a un dispositivo per registrare (Storage Box), di un router (Network Box) e di ben 1 TB di spazio su Google Drive.