Twitter introduce il suo terzo linguaggio

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Twitter il social network dai 140 caratteri che sta lentamente, ma non troppo, conquistando una buona fetta della rete continua nel favorire la sua espansione facilitando l’accesso dell’utenza. Dopo aver introdotto la lingua giapponese, preso accordi con compagnie telefoniche indiane ora introduce la terza versione in lingua del suo portale, più precisamente, Twitter in spagnolo.

L’annuncio della presenza di una nuova opzione nei Settings è stato fatto tramite il blog ufficiale di Twitter. Nel messaggio, completamente in spagnolo, sono in primo piano i ringraziamenti a tutti i volontari che hanno contribuito alla sua traduzione, quindi l’annuncio:

[…] Twitter está ahora oficialmente disponible en español.

TwitFile, condividiamo in tempo reale i nostri file mediante Twitter

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Ad oggi condividere i propri file online costituisce una delle principali operazioni eseguite dagli utenti al fine di aumentare la propria produttività, di abbattere le grandi distanze e di migliorare l’organizzazione personale.

Di servizi lungo la rete che consentono di eseguire le suddette operazioni ne esistono in gran quantità, tutti più o meno efficienti ed adatti ad ogni tipo di file ed utilizzo.

Tuttavia se l’operazione di condivisione dei file si potesse miscelare a quella di operare mediante un servizio di social networking la cosa costituirebbe un gran passo avanti, permettendo agli utenti di operare da un unico servizio, diffuso e di facile utilizzo, al fine di distribuire i propri file.

Proprio per questo è stato dunque ideato TwitFile, ossia un applicazione online gratuita grazie alla quale, sfruttando le credenziali del proprio account Twitter, è possibile condividere i nostri file online ed in tempo reale fino ad un massimo di 200 MB per ciascuno di essi.

Twitter Lists, qualche dettaglio in più

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A distanza di qualche giorno dal rilascio delle Twitter Lists a tutti gli utenti, incominciamo ad essere più esperti e superato lo stupore iniziale possiamo dedicarci ai dettagli.

Cosa sono le Twitter Lists lo abbiamo detto più volte, ma lo ripeteremo. Questa nuova funzione di Twitter permette di creare un bundle di utenti che a sua volta può essere seguito da altri utenti. Seguendo una List si riceveranno i feed di tutti gli utenti che fanno parte della List, o meglio, che la List segue.

Nel caso di utenti con updates protetti, solo coloro che hanno accesso a tali update, mentre per gli altri utenti saranno sottratti al feed della List. Rimanendo in ambito di privacy, le Lists possono essere settate come Private o Pubbliche; Private saranno visibili solo su invito, mentre Pubbliche va da sé.

Twitter Lists 2 RSS grazie ad uno script

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Uno dei dibattiti che ogni tanto ritornano sulla rete riguarda i feed RSS. I feed RSS come la maggior parte di voi saprà permettono gli utenti di essere aggiornati ogni qual volta le pagine a cui fanno riferimento si aggiornano.

Gli RSS sono alla base di molti lavori, fra cui quello del blogger ed in generale di chiunque abbia la necessità di essere costantemente, ossessivamente, informato. Google ha fondato una delle sue applicazioni di maggior successo, Google Reader, su questo strumento che è diventato molto familiare e ancor più fondamentale per pochi utenti.

Con l’avvento di Twitter e del micro-blogging in generale gli RSS sono giunti ad un bivio. Molte sono le voci che si sono levate a dichiarare la morte degli RSS, che saranno sostituiti ben presto dall’attività di micro-blogging in cui tutte le attività di informazione si stanno dedicando.

Mashable vuole superare Obama

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Mashable, uno dei più autorevoli blog sui Social Media, ha accolto a pieno le prime dissertazioni sulle Twitter Lists e ha accettato la sfida.

Le prime considerazioni sull’impatto che le Lists avranno sulla community di Twitter guardano a queste come strumento di feedback, utile a quotare l’impatto degli utenti. Già è disponibile un primo elenco stilato da ImpactWatch, nel quale tuttavia Mashable non compare , pur contando al momento in cui viene scritto questo articolo, Mashable è presente in oltre 8000 Lists.

Barack Obama invece è listato in oltre 15000 Lists. Al momento in cui Mashable pubblicava il suo “contest“, la discrepanza fra i due era minore, 3400 presenze di Mashable in meno rispetto Barack Obama. Mashable aveva lanciato un call for action con l’obiettivo di superare l’account di Barack Obama.

L’iniziativa oltre ad essere un’ottima idea per ricevere delle reactions, piacevolmente ironica e un pizzico dissacrante, dimostra che l’intuizione di Todd Zeigler potrebbe essere corretta. La classifica delle Lists non rispecchia in alcun modo la classifica del numero degli utenti per numero di Followers.

Le Twitter Lists come strumento di ranking

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La nuova funzione di Twitter, le Twitter Lists, sta facendo un gran parlare di se dai suoi primi giorni di vita. In un social network dalla semplicità disarmante una funzione altrettanto semplice nella meccanica, introduce notevoli novità e, speriamo di non esagerare, altera le dinamiche profonde del social network.

Come ha notato Todd Zeigler su The Bivings Report, uno dei problemi cruciali di Twitter è sempre stata l’impossibilità di definire l’impatto di un utente sulla comunità piuttosto che un altro. L’unico dato numerico a disposizione è sempre stato il numero di followers che seguono un utente, dato non necessariamente rappresentativo della capacità di influenza.

Su Twitter le dinamiche che portano a seguire un utente sono varie e non sempre riflettono un effettivo impatto che il follower avrà sul following. La semplicità delle comunicazioni porta a semplici strategie di accumulo, che fanno bene il loro lavoro, portando utenti ad avere migliaia di followers.

Come Todd Zeigler fa notare, un account con 100 followers fidelizzati influsce più di un account con migliaia di utenti, fra cui una buona parte di account di spamming, inattivi o semplicemente fasulli. L’introduzione delle Lists da un nuovo strumento di feedback alla comunità per valutare gli account.

Twitter Lists, presto le API

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Twitter nei giorni precedenti ha reso pubblica la sua nuovissima funzione, le Lists. Prima con un messaggio accattivante ha invitato alcuni beta tester ad utilizzare le Lists, assicuandosi così una buona copertura mediatica, poi l’ha diffusa a tutti gli utenti.

Le Lists appare evidente non saranno una di quelle funzioni riservate ai veterani di Twitter, ma una funzione centrale che presto farà parte anche della più elementare esperienza con Twitter. Lo ricordiamo le Lists permettono di creare bundle di feed che comportandosi come utenti possono essere seguiti dagli altri Twitters.

Ieri con un post sul proprio blog, Twitter ha provveduto a raffreddare gli animi degli impazienti, che aspettano il roll-out delle API, così da poter cominciare a sfruttare le potenzialità delle lists nelle applicazioni di terze parti.

TweetedBrands, monitora i brand più conosciuti su Twitter

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Twitter, come d’altronde quasi tutti i Social Network moderni, si è dimostrato un validissimo alleato per le imprese e le aziende di ogni tipo, che hanno trovato in esso un valido alleato per pubblicizzare gratuitamente i propri prodotti e raggiungere direttamente i potenziali clienti. Da queste operazioni di marketing è nata una tendenza generale a discutere molto dei brand più conosciuti, un fenomeno che viene attualmente sfruttato dalle aziende per raccogliere comodamente online preziosissimi dati provenienti dai consumatori sui quali basare la propria strategia futura.

Twitter Lists, una nuova, segreta, funzione di Twitter

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Twitter ha distribuito, al momento non per tutti gli utenti, una nuova funzione, Twitter Lists, che ci ha molto incuriosito e che crediamo potrebbe interessarvi.

Ammettiamo che definirla segreta è un’esagerazione, ma ci siamo fatti prendere dallo spirito con cui Twitter ha diffuso questa nuova funzione ad alcuni utenti; con un messaggio che indicava la disponibilità di Twitter Lists e invitava a non twittare ancora la notizia. L’invito alla discrezione ovviamente ha suscitato in noi come nel resto della blogosfera un meccanismo di psicologia inversa ed eccoci qui a parlarne.

Twitter Lists permette agli utenti di Twitter di creare delle liste di feed. In parole povere sarà possibile creare una streamline composta di qualunque utente Twitter desiderassimo. Una List si comporta esattamente come un utente. I tweets degli utenti che avete aggiunto alla lista, o in twittese, che la lista “segue”, costituiscono il contenuto della lista; a sua volta una List può essere “followed” da altri utenti.

Nella sidebar della vostra homepage comparirà una nuova voce, per l’appunto la voce Lists, al di sotto della quale saranno elencate le Lists di cui fate parte. Cliccando su ognuna di esse la vostra home mostrerà lo stream generato dai membri della List.

Twitter diventa materia universitaria

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La Griffith University dell’Australia ha introdotto una nuova materia nei suoi corsi di giornalismo, denominandola Twitter Writing.

Secondo il Preside della Facoltà i giornalisti dell’immediato futuro dovranno saper districarsi fra i social media come fra gli archivi giornalistici, per questo motivo Twitter Writing è una materia obbligatoria e non opzionale.

Twitter ci ha già mostrato diversi successi da questo punto di vista. E’ capitato più volte che alcune notizie venissero date prima, o in modo più completo, dagli utenti di Twitter, piuttosto che dai grandi network dell’informazione come la CNN piuttosto che le agenzie di stampa.

Inoltre Twitter, con la sua particolarità dei 140 caratteri, porta alle estreme conseguenze le cinque regole del giornalismo, Who, What, Why, When and Where. Le cinque domande a cui un’informazione, per quanto breve possa essere, deve rispondere affinché sia giornalisticamente completa.

Screentweetr, postare screenshot su Twitter

Screentweetr

Ormai lo sanno tutti: In Twitter puoi postare cosa stai facendo in quel momento. Ma se invece mostrassimo quello che stiamo facendo al computer? Si, mi riferisco alla possibilità di catturare delle screenshot dal proprio monitor e di condividerle con gli altri utenti del social network. Quest’azione è già possibile senza l’uso di alcun software, ma con il programma che sto per presentarvi diventerà tutto automatico e quindi + veloce.

Screentweetr è il software in questione. Sviluppato per Adobe Air e liberamente scaricabile, questo programma permette di scattare delle screenshot e di caricarle su un servizio di

hosting precedentemente impostato.

L’inventore del WWW su Twitter

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Timothy John, meglio conosciuto come Tim Berners – Lee, ha creato un account su Twitter e dato alcune delle sue prime impressioni sul social network più in crescita del momento.

Timothy John, per chi non lo sapesse, è l’ingegnere del MIT che ha inventato il World Wide Web e direttore del W3C, l’organismo internazionale che determina gli standard di qualità del web. I webmaster lo conoscono bene, dal momento che un sito che si rispetti ottiene l’approvazione, automatizzata si intende, del W3C.

Timothy John ha approcciato a Twitter attraverso il sito madre e un’applicazione, Tweetie, che in questi giorni sta facendo tanto parlare di se grazie alla sua versione mobile, Tweetie 2.0, che sta spopolando e forse definendo uno standard per le applicazioni mobile di Twitter.

Il primo giudizio non è dei migliori e dovrebbe far riflettere Evan Williams, il creatore di Twitter, e gli sviluppatori di Tweetie. Secondo Timothy John infatti, entrambe le interfacce risultano confusionarie e poco intuitive.

Twitter rimuove i tweets cancellati dai risultati di ricerca

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Nonostante molti utenti non ne siano affatto a conoscenza, Twitter (almeno fino a poco tempo fa) non rimuoveva i tweets cancellati dai risultati di ricerca, lasciando quindi negli indici dei risultati inutili ed inesistenti, facendo di conseguenza perdere molto tempo agli utenti. Inoltre, nel caso in cui avessimo cancellato il tweet per rimuovere un’informazione sbagliata e/o per correggere un’errore, la sua permanenza nei risultati di ricerca poteva senza dubbio aumentare i danni e creare spiacevoli inconvenienti.