Google, una visita virtuale tra i data center
Google ha deciso di aprire le porte (nel vero e proprio senso della parola!) ai suoi data center permettendo a chiunque di poter comprendere quanto possa essere complessa ed altamente tecnologica l’infrastruttura mediante cui viene gestito l’intero motore di ricerca e, ovviamente, anche la raccolta completa dei servizi che il gran colosso di Mountain View mette ogni giorno a disposizione dei suoi utenti. Ad annunciare la buona nuova è stato un post pubblicato da big G sul blog ufficiale mediante cui il gruppo invita gli utenti a sfogliare le immagini realizzate dalla fotografa Connie Zouh e disponibili sul nuovo sito web Where the Internet lives o, per dirla all’italiana, “Dove batte il cuore di internet” e raccolte nella galleria allegata. Sul sito web sono infatti presenti svariate ed affascinanti foto, visionabili tutte insieme o per categoria, mediante le quali è possibile ammirare i data center dell’azienda, la sua rete fisica, gli innumerevoli chilometri di fibra ottica ed i tantissimi server che sono alla base del celebre motore di ricerca.Continua a leggere
Google Font Previewer for Chrome, visualizzare in anteprima un font
Avete mai creato un sito web? In questo caso saprete sicuramente l’importanza del font. I caratteri di un sito web sono fondamentali, infatti, possono dare un’impressione positiva o negativa all’utente. L’esperienza del visitatore, dunque, sarà nettamente influenzata dal tipo di font che utilizzerete.Continua a leggere
Microsoft Surface, il modello base è già sold-out
Mentre noi poveri blogger proviamo a raccogliere le idee e a stilare una lista di motivi per i quali comprare o non comprare Microsoft Surface, lì fuori il mondo va avanti e prima che ce ne accorgessimo le scorte del nuovo tablet Microsoft sono andate esaurite. Il modello base di Surface, quello da 32GB senza touch cover, è già sold-out sul sito di Microsoft e le prossime consegne non avverranno prima della fine di novembre: segno evidente che le chiacchiere stanno a zero e che, come al solito, i numeri parlano da soli.Continua a leggere
UE, Google ha 4 mesi per modificare la sua privacy policy
Un paio di giorni fa si era iniziato a discutere nuovamente circa quelle che potrebbero essere state le evoluzioni relativamente alla questione Google, privacy policy rinnovata e decisioni e considerazioni dell’UE. Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore la ben nota azienda di Mountain View, a seguito delle indagini del CNIL, è stata invitata dalla Commissione Europea a rettificare la propria privacy policy al fine di tutelare nel miglior modo possibile la privacy degli uetnti. Nello specifico è stata inviata una lettera a Larry Page firmata dai garanti europei ed in cui sono presenti 12 punti dettagliati miranti a pilotare le modifiche che Google dovrà applicare alla sua privacy policy. Nella lettera a Google viene chiesto di sviluppare notifiche informative sulla privacy su tre livelli, di sviluppare presentazioni interattive per poter esplorare facilmente i contenuti della privacy, di aggiungere ino più dettagliate in merito all’utilizzo dei dati con impatto significativo sugli utenti, di rendere accessibile i dati da mobile e di assicurarsi che gli utenti passivi vengano correttamente informati.Continua a leggere
Carmageddon su App Store: la violenza arriva su iPhone e iPad
Piede sull’acceleratore, occhi pieni di rabbia e sangue sotto le gomme: vi viene in mente qualcosa? Stiamo parlando del folle pirata della strada che sin dal 1997 fu intrappolato in un videogame di guida: Carmageddon.Continua a leggere
PlagSpotter, un servizio web per scoprire chi copia i propri contenuti online
Chi possiede un blog o, in linea ben più generale, uno spazio online sicuramente si sarà ritrovato, almeno una volta, a dover fare i conti con utenti “copioni” che, riga dopo riga, ripropongono le stesse informazioni contenute nei post originari spacciandole per proprie. A tal proposito già in altre occasioni, qui su Geekissimo, abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di appositi tool grazie ai quali scoprire la presenza di eventuali duplicati dei propri post in rete ma nel caso in cui foste alla ricerca di uno strumento nuovo, semplice e, sopratutto, disponibile direttamente online e senza scaricare alcunchè sul computer in uso allora PlagSpotter è sicuramente il tool più adatto. Si tratta infatti di un recente servizio web che, in modo totalmente gratuito e senza richiedere alcun tipo di sottoscrizione, consente di individuare i duplicati online dei propri post semplicemente immettendone l’url nell’apposita barra di ricerca visualizata e cliccando poi sul pulsante Search Duplicates.Continua a leggere
Obscurity, nascondere file su Mac in un’app mascherata da cartella
Più volte, qui su Geekissimo, abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di appositi tool grazie ai quali preservare l’accesso a specifici file e cartelle su Windows onde evitare che eventuali utenti malintenzionati o, molto più semplicemente, poco discreti possano metter mano a file e dati di una certa rilevanza. Avere a portata di mano risorse di questo tipo può infatti rivelarsi molto utile in tutti quei casi in cui ci si ritrovi a dover condividere la propria postazione multimediale anche con altri utenti. Oltre che su OS Windows l’utilizzo di risorse di questo tipo potrebbe rivelarsi particolarmente interessante anche su Mac. In tal caso, di risorse gratuite, perfettamente funzionanti ed adibite allo scopo in questione ce ne sono sicuramente molte meno e Obscurity è una di queste. Obscurity, infatti, è un piccolo e praticissimo programmino totalmente gratuito utilizzabile su Mac OS X che, una volta in uso, permette di nascondere i propri file agli occhi altrui creando cartelle in apparenza vuote facendo doppio click su di esse o selezionando il comando Apri dal menu accessibile previo click destro del mouse.Continua a leggere
Google: ora anche Drive, Calendar, Gmail etc sono inclusi nei risultati di ricerca
Anno dopo anno Google Search sta andando sempre più a configurarsi come uno strumento di ricerca globale grazie al quale gli utenti che sono soliti servirsi dei servizi offerti dal gran colosso di Mountain View hanno la possibilità di individuare e di accedere non soltanto alle informazioni di interesse ma anche a quelli che sono i propri dati ed il recente annuncio di big G ne è la più pratica dimostrazione. Nel corso delle ultime ore, infatti, big G ha fatto sapere di aver arricchito l’esperienza di ricerca online mediante Google Search poiché d’ora in avanti tra i risultati di ricerca saranno disponibili anche i contenuti provenienti da Drive, Calendar, Gmail e da tutti gli altri servizi di big G. Trattasi quindi di una ricerca estesa che prende i risultati anche da quelli che sono i documenti dell’utente.Continua a leggere
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