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Come eliminare il proprio nome dalle inserzioni di Facebook

20 Luglio 2012 di Andrea Guida (@naqern)
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Come eliminare il proprio nome dalle inserzioni di Facebook

Avete fatto caso alle inserzioni pubblicitarie presenti nella barra laterale di Facebook? Includono anche i nomi dei vostri amici. Questo accade perché le impostazioni predefinite del social network consentono ai cosiddetti social ads di sfruttare i nominativi di tutti gli utenti associandoli a brand ed attività per cui hanno espresso il proprio apprezzamento (tramite il pulsante Mi piace). Un po’ inquietante? Allora scoprite insieme a noi come liberarvene.Continua a leggere

Web Lab, il laboratorio virtuale di Google al London Science Museum

20 Luglio 2012 di Martina Oliva
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Web Lab, il laboratorio virtuale di Google al London Science Museum

Google e lo Science Museum di Londra hanno unito le loro forze al fine di rendere disponibile una nuova ed interessantissima area del museo londinese dove i visitatori potranno interagire con cinque apposite installazioni fisiche mediante cui poter comprendere il funzionamento di internet. Trattasi, nello specifico, di quello che prende il nome di Google Web Lab, un’area, che resterà aperta sino all’estate del 2013 ed a cui è possibile accedere in modo del tutto gratuito, ideata, appunto, per permettere a tutti, sopratutto ai più giovani, di conoscere il mondo virtuale mediante tutta una serie di appositi esperimenti che vengono eseguiti servendosi di oggetti reali. All’ingresso del museo a ciascun visitatore verrà consegnato un “lab tag” ovvero una piccola etichetta mediante cui potrà essere identificato all’interno del museo permettendo inoltre di salvare e condividere tutto ciò che viene creato con gli esperimenti.Continua a leggere

Microsoft, in rosso per la prima volta ma il fatturato è da record

20 Luglio 2012 di Martina Oliva
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Microsoft, in rosso per la prima volta ma il fatturato è da record

Da quando è diventata un’azienda pubblica quella in questione va a configurarsi come la prima vera perdita trimestrale di Microsoft: nel corso del secondo trimestre la redmondiana ha perso ben 492 milioni di dollari. La trimestrale di Microsoft consegna quindi un bilancio in rosso indicando quello che può essere identificato come il primo vero passivo dell’intera storia del gruppo e ad incidere in maniera particolare in tal senso è il valore della aQuantive, l’azienda operante nel mondo della pubblicità acquisita dalla redmondiana nel 2007 e la cui svalutazione ha portato ad un decurtamento di oltre 6 miliardi di dollari. Il valore della aQuantive, i cui frutti a favore di Microsoft sono stati praticamente nulli a partire dal momento dell’acquisto, è stato quindi azzerato bruciando, in tal mondo, un ingente capitale che nel corso del tempo non aveva fatto altro che appesantire, e non di poco, l’intero gruppo. Nonostante tale dato il passivo viene comunque limitato a poco meno di 500 milioni di dollari. Tenendo conto di ciò lo stato di salute generale dell’azienda appare più che ottimo con un fatturato di 18,06 miliardi di dollari e con un utile operativo di 6,9 miliardi di dollari.Continua a leggere

Trento passa all’open source

20 Luglio 2012 di Andrea Guida (@naqern)
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Trento passa all’open source

Nella giungla di tagli selvaggi a cui ci siamo tristemente abituati negli ultimi tempi, le istituzioni locali del nostro Paese riescono ancora a prendere qualche decisione intelligente in grado di coniugare l’esigenza di risparmio con il bene dei cittadini. La provincia di Trento, ad esempio, ha appena approvato una nuova legge sull’uso del software open source e la diffusione degli standard aperti nell’amministrazione pubblica.Continua a leggere

Google dovrà censurare i termini torrent, RapidShare e Megaupload dalle ricerche

20 Luglio 2012 di Martina Oliva
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Google dovrà censurare i termini torrent, RapidShare e Megaupload dalle ricerche

Google, d’ora in avanti, dovrà invitare i suoi tecnici a mettersi all’opera in modo tale da intervenire sul celebre motore di ricerca al fine di censurare termini quali, ad esempio, torrent, RapidShare e Megaupload. A stabilirlo sono stati i giudici francesi nell’ambito della vertenza che ha visto big G contrapposto a SNEP (Syndicat national de l’édition phonographique), l’organizzazione che si occupa di tutelare i diritti dell’industria discografica francese. La vicenda, nello specifico, ha avuto inizio nel 2010 quando la SNEP si rivolese ad un tribunale perchè costringesse big G a rimuovere i termini incriminati dal suo motore di ricerca in quanto in grado di favorire la pirateria. Un primo tribunale rigettò la richiesta di SNEP dichiarando che i termini presenti nel motore di ricerca di big G non andavano a configurarsi come una violazione del copyright.Continua a leggere

PictuTools, accedere rapidamente ai servizi di image editing dal menu contestuale di Firefox

20 Luglio 2012 di Martina Oliva
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PictuTools, accedere rapidamente ai servizi di image editing dal menu contestuale di Firefox

In rete esistono numerose risorse grazie alle quali è possibile agire sulle immagini editandole evitando di dover ricorrere all’impiego di applicativi desktop o, ancor peggio, a complicate risorse destinate ai professionisti del settore. A tal proposito, se, per un motivo o per un altro, vi ritrovate spesso ad utilizzare servizi web di questo tipo e se siete alla ricerca di un sistema ben più rapido ed immediato mediante cui potervi accedere allora, sicuramente, sarete più che felici di poter fare la conoscenza di PictuTools. Ma di che cosa si tratta? Scopriamolo subito!Continua a leggere

Madi, l’ennesima operazione di cyber-spionaggio contro il Medio Oriente

19 Luglio 2012 di Martina Oliva
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Madi, l’ennesima operazione di cyber-spionaggio contro il Medio Oriente

Kaspersky Lab e Seculert hanno scoperto un nuovo malware, indirizzato contro i paesi del Medio Oriente, specializzato nel cyber-spionaggio e che, stando a quelle che sono le informazioni al momento disponibili, è stato individuato su almeno 800 PC mediorientali. Il malware è stato battezzato con il nome di Madi (o Mahdi) e, per l’esattezza, è stato identificato come trojan con funzionalità backdoor, il che ha permesso ai suoi creatori di monitorare e catturare informazioni e comunicazioni di passaggio su Gmail, Hotmail, Yahoo! Mail, ICQ, Skype, Google+, Facebook, sistemi di management finanziario ed altro ancora. Il malware, inoltre, sembrerebbe essersi riuscito ad infiltrare già in numerosissime infrastrutture informatiche di aziende, di istituzioni finanziarie e governative. Nonostante in molti abbiano immediatamente associato Madi a Flame, ovvero quello che era stato identificato come la minaccia più temuta di tutti i tempi, in seguito ad una ben più attenta analisi è stato possibile stabilire che quello in questione va invece a configurarsi come un virus di qualità di programmazione nettamente inferiore.Continua a leggere

Windows RT e l’indagine dell’antitrust UE

19 Luglio 2012 di Martina Oliva
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Windows RT e l’indagine dell’antitrust UE

Stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili ad essere finito sotto inchiesta per quanto concerne la questione browser web non è soltanto Windows 7 ma anche Windows RT. La Commissione Europea, infatti, avrebbe già dato il via alle proprie indagini attorno alla versione del nuovo sistema operativo dedicata ai terminali ARM dopo aver ricevuto tutta una serie di segnalazioni giunte da più parti e facenti riferimento, appunto, all’atteggiamento ostruzionistico adottato da Microsoft nei confronti dei produttori di browser web concorrenti ad Internet Explorer. L’accusa, nello specifico, fa riferimento alle limitazioni che Microsoft ha imposto nell’uso dei browser su Windows RT secondo cui la ben nota azienda redmondiana non solo avrebbe forzato l’esecuzione di un’installazione standard, il che limita il sistema all’utilizzo di un solo browser web, ma, inoltre, avrebbe anche concesso agli sviluppatori di terze parti API limitate che, in quanto tali, non consentono di sviluppare un’alternativa ad Internet Explorer 10.Continua a leggere

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