Google Q4 2012

Google, accordo raggiunto con l’antitrust USA

Google accordo FTC USA

Questioni con Microsoft a parte il 2013 di Google sembra essere iniziato davvero bene ed il recente accordo siglato con la FTC non può che far festeggiare il colosso di Mountain View che esce vincitore sul tema principale delle indagini dell’antitrust e che, di conseguenza, riesce a salvare e rinnovare il proprio imprinting sul comparto della ricerca.

L’accordo raggiunto tra Google e l’FTC e consequenziale ad un’indagine in corso da oramai due anni a questa parte, infatti, fa riferimento ai brevetti per alcune particolari tencologie per il settore mobile e scagiona big G dalle accuse di abuso di posizione dominante nel settore dei motori di ricerca.

L’accordo, andando ancor più nel dettaglio, assume particolare rilevanza poiché da un lato costringe Google a modificare in parte le proprie pratiche business, dall’altro, invece, non individua colpe tali da portare all’applicazione di una sanzione ragioni per cui big G ne esce praticamente illesa concordando però con le autorità una deviazione di non poco conto nel modo di operare relativamente a brevetti, advertising e ricerca verticale e ricerca online.

Windows Phone brevetto scattare foto comandi vocali

Google VS Microsoft: big G sta cercando di boicottare Windows Phone?

Google blocca YouTube Gmail Windows Phone

Se è vero che ciò che viene fatto a Capodanno si ripete per tutto l’anno allora lo scontro, avviato proprio agli inizi del 2013, tra Microsoft e Google potrebbe essere destinato ad andare avanti ancora per lungo tempo.

La redmondiana, infatti, è entrata in contatto con le autorità antitrust per cercare una soluzione definitiva al comportamento scorretto, o presunto tale, di big G.

Da due anni a questa parte, infatti, Google impedisce a Microsoft l’acesso alle API di YouTube e, di conseguenza, lo sviluppo di un’app per Windows Phone e se a tutto questo si aggiunge poi il fatto che nel corso degli ultimi giorni i dirigenti di big G hanno anche provveduto a far sapere che non verranno rilasciate applicazioni per il tubo per la piattaforma mobile della redmondiana allora la situazione diviene ancor più critica di quella che già è.

Tenendo conto di ciò la Commissione Europea e la FTC statunitense hanno quindi aperto un’indagine in modo tale da poter verificare che le pratiche messe in atto da Google siano effettivamente lesive per la concorrenza.

Trimestrale Samsung, profitti record grazie a smartphone e componenti

Samsung, accusata dall’Antitrust UE per aver giocato sporco contro Apple

Samsung accuse UE abuso posizione dominante Apple

Guai in vista, o almeno così pare, per Samsung poiché proprio nel corso delle ultime ore la Commissione Europa ha inviato alla sudcoreana uno Statement of Objections, un documento, con prove circostanziate, mediante cui l’azienda viene accusata di aver agito in maniera sleale.

Nella lettera, nello specifico, viene fatto riferimento all’abuso di posizione dominante attuato dalla sudcoreana per impedire ad Apple di ottenere la licenza di brevetti, ritenuti essenziali, su basi non discriminatorie.

Il documento, per essere ancora più precisi, è la conseguenza di tutta una serie di apposite indagini avviate sul finire di gennaio dell’anno corrente durante le quali sono stati attentamente esaminati i brevetti FRAND relativi a tecnologie di connettività wireless 3G UMTS.

La legge non ammette che tali brevetti siano impiegati in cause in cui è richiesto il blocco delle vendite dei prodotti avversari poiché in tal modo viene violato il principio di libera concorreza.

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Garanzia Apple, multa da 200 mila euro e chiusura del caso

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Dopo diversi mesi durante i quali si sono susseguiti, a più riprese, gli attacchi dei consumatori italiani nei confronti di Apple e, nello specifico, alla sua garanzia la vicenda può finalmente dirsi conclusa.

Apple, infatti, ha deciso di riconoscere ai consumatori del Bel paese la garanzia legale di conformità nei termini definiti dal Codice del Consumo: l’Autorità Garante della Concorrenza e Mercato ha infatti affermato che è dal 10 novembre dell’anno corrente che Cupertino si è adeguata a tutte le norme vigenti.

Nonostante ciò Apple, così come reso noto mediante un apposito comunicato diffuso proprio nel corso delle ultime ore, sarà costretta a pagare una multa pari a 200 mila euro (che sommati alla clamorosa sanzione iniziale pari a 900 mila euro sono tutt’altro che uno scherzo!) poiché dal 28 marzo sino al 10 novembre il gruppo non ha tenuto conto del precedente provvedimento dell’Autorità.

Multa Antritrust UE cartello monitor CRT

Europa, mega multa per accordi sui prezzi di TV e monitor CRT

Multa Antritrust UE cartello monitor CRT

In seguito all’accertamento di accordi di cartello ritenuti lesivi per i consumatori e ostativi per un regime di libera concorrenza la Commissione Europa ha sanzionato diversi colossi dell’elettronica di consumo per una cifra totale di 1,47 miliardi di euro.

Le autorità antitrust, nel dettaglio, hanno punito due differenti cartelli per regolamentare prezzi, quantità, volumi di produzione e quote di mercato dei tubi catodici destinati a monitor e TV avviati sia dai produttori sia dai fornitori tra il 1996 e il 2006.

Per ben dieci anni, quindi, le società incriminate, tra cui risultano compresi nomi quali  Samsung, Philips, Panasonic, Toshiba, Technicolor, Chunghwa e MTDP, avrebbero stipulato accordi a tavolino per bloccare i prezzi di monitor e TV a tubo catodico andandosi a dividere sia il mercato sia i consumatori nell’area economica europea partecipando ad uno e, in alcuni casi, ad entrambi i cartelli.

Apple ebook accordo UE

Apple, accordo con l’UE per chiudere l’indagine Antritrust sugli eBook

Apple ebook accordo UE

La notizia non è ancora stata confermata ufficialmente ma la probabilità che questo avvenga è molto elevata: le autorità di regolazione dell’Europa sarebbero sul punto di accettare una proposta avanzata da Apple e da alcune società editoriali (Harper Collins, Hachette, Macmillan e Simon & Schuster) al fine di mettere un punto alla spinosa faccenda del cartello sugli ebook e, di conseguenza, all’indagine condotta sui prezzi dei libri digitali.

Qualora la cosa fosse confermata Apple eviterebbe di andare incontro a ben più gravose sanzioni.

Apple, infatti, era stata accusata di aver stretto accordi con un gruppo di case editrici allo scopo di favorire la crescita sul mercato di iPad a scapito di Kindle di Amazon, procurando, di fatto, un incremento dei prezzi degli ebook utilizzando il modello “di agenzia” in base al quale il prezzo finale dei libri digitali viene stabilito dagli editori.

Larry Page Zeitgeist Americas

Larry Page torna a parlare in pubblico

Larry Page Zeitgeist Americas

Dopo diverse settimane dall’annuncio dato da Eric Schmidt in merito alla presunta afonia di Larry Page l’ad di Google è tornato a “dar voce” alla sua azienda.

Nel corso dell’ultima edizione della conferenze Zeitgeist Americas in Arizona dedicata ai vari partner di Google, Larry Page è intervenuto parlando senza sosta per circa 40 minuti e ponendo l’accento sui cosiddetti “temi caldi” dell’anno relativi, appunto, a big G cercando di rassicurare il più possibile gli investitori.

Durante questi lunghi 40 minuti, Page, seppur con voce debole e dal tono abbastanza basso, ha avuto modo di discutere delle recenti indiscrezioni in base alle quali i membri della Federal Trade Commission sono pronti a dare il via ad un’indagine antitrust a causa di un presunto abuso di posizione dominante nel mercato del search a livello globale, una questione questa in merito alla quale l’ad ha dichiarato che Google, qualora necessario, collaborerà pienamente fiduciosa di quanto fatto sino a questo momento.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

Amazon, rimborsi in arrivo per gli utenti vittima del cartello degli ebook

Amazon rimborso ebook

In seguito all’indagine condotta, non molto tempo addietro, dal Dipartimento di Giustizia staunitense e conseguenzialmente alle varie grane emerse facenti riferimento agli editori è ora giunto il momento di mettere la parola “fine”, o almeno così sembrerebbe, al presunto cartello istituito nella vendita dei libri digitali.

Durante le ultime ore, infatti, Amazon ha fatto sapere ai suoi utenti, mediante l’invio di apposite e-mail, che presto verrà reso disponibile un rimborso per tutti coloro in possesso di un account che tra aprile 2010 e maggio 2012 abbiano effettuato l’acquisto di ebook distribuiti dalle case editrici Hachette, HarperCollins e Simon & Schuster.

Le tre case editrici in questione hanno infatti deciso di patteggiare portando i giudici ad emettere una sentenza grazie alla quale potrà essere messo un punto alla vicenda.

Il fatto che le case editrici in questione abbiano deciso di patteggiare si traduce, per gli utenti, in un rimborso risarcimento tra 0,30 e 1,32 dollari.

Google antitrust USA abuso posizione dominante

Google nel mirino dell’Antitrust USA: abuso di posizione dominante nel search

Google antitrust USA abuso posizione dominante

La Federal Trade Commission (FTC) pare stia decidendo, a maggioranza, di mettere Google alle strette ed il motivo, stando alle ultime notizie al momento disponibili fornite da fonti interne alla commissione Antitrust USA, sarebbe l’essere colpevole, per il gran colosso di Mountain View, di abuso di posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca e di aver esteso ad altre proprietà il successo ottenuto e maturato in ambito search.

Google, infatti, avrebbe sfruttato in maniera illegale il suo dominio nel mercato della ricerca online per danneggiare i suoi competitors.

Agendo sulla base di parametri propri gli algoritmi di Google sarebbero stati modificati ed ottimizzati nel corso del tempo in modo tale da andare a penalizzare i siti ed i servizi appartenenti alla concorrenza e favorendo, in tal modo, le pagine relative ai servizi targati big G.

Windows 8, maggiore apertura ai browser web di terze parti

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È oramai da diversi mesi a questa parte che Microsoft è finita al centro delle indagini dell’Antitrust europeo conseguenzialmente alle quali la redmondiana ha assicurato, proprio nel corso delle ultime ore, l’applicazione di tutta una serie di modifiche a Windows 8 miranti ad aprire il nuovo e tanto atteso sistema operativo ai browser web sviluppati da terze parti.

Nel corso delle ultime ore, infatti, è stato reso noto che Steve Ballmer ha dato garanzie, in tal senso, a Joaquin Almunia, Commissario europeo col portafoglio della Concorrenza, anticipando l’applicazione di diversi ed appositi interventi che sono stati e che verranno eseguiti in maniera indipendente da quelle che saranno le decisioni dell’Antitrust.

Verificare quanto il nuovo sistema operativo di casa Microsoft sia aperto alle soluzioni della concorrenza costituisce un aspetto di notevole importanza, così come sottolineato da Almunia in occasione del forum economico internazionale Workshop Ambrosetti organizzato a Como.

Windows 8 RT indagine antitrust

Windows RT e l’indagine dell’antitrust UE

Windows 8 RT indagine antitrust

Stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili ad essere finito sotto inchiesta per quanto concerne la questione browser web non è soltanto Windows 7 ma anche Windows RT.

La Commissione Europea, infatti, avrebbe già dato il via alle proprie indagini attorno alla versione del nuovo sistema operativo dedicata ai terminali ARM dopo aver ricevuto tutta una serie di segnalazioni giunte da più parti e facenti riferimento, appunto, all’atteggiamento ostruzionistico adottato da Microsoft nei confronti dei produttori di browser web concorrenti ad Internet Explorer.

L’accusa, nello specifico, fa riferimento alle limitazioni che Microsoft ha imposto nell’uso dei browser su Windows RT secondo cui la ben nota azienda redmondiana non solo avrebbe forzato l’esecuzione di un’installazione standard, il che limita il sistema all’utilizzo di un solo browser web, ma, inoltre, avrebbe anche concesso agli sviluppatori di terze parti API limitate che, in quanto tali, non consentono di sviluppare un’alternativa ad Internet Explorer 10.

Google e le trattative con l’Antitrust Europa

Google trattative antitrust europa

Recentemente Google ha inviato alcune proposte alla Commissione Europea miranti a chiudere l’indagine Antitrust continentale e mediante le quali cercare di passare oltre le accuse di abuso in merito alla sua presunta posizione dominante in fatto di motori di ricerca e di pubblicità in rete.

A maggio, infatti, Joaquin Almunia, presidente dell’Autorità Europea garante per la concorrenza, aveva lanciato un ultimatum a big G su quattro punti fondamentali che avrebbero messo a repentaglio la condizione del gran colosso delle ricerche in rete in Europa.

Google, a sole poche ore dallo scadere delle condizioni, ha deciso di rispondere mediante un’apposita lettera, firmata direttamente da Eric Schmidt, per proporre una soluzione su quattro aree di potnziale interesse e per offrire la propria disponibilità a cooperare proficuamente.

Nella lettera, infatti, sono contenute tutta una serie di apposite proposte miranti a far cadere le accuse e, ovviamente, a chiudere lo spinoso caso.

Apple, l'acquisizione di PrimeSense è sempre più vicina

Antitrust e garanzia Apple: si rischia un’altra multa e lo stop alle vendite

Apple garanzia antitrust italia

Nel mirino dell’antitrust italiana è finita, ancora una volta, Apple: dopo una prima sanzione, risalente a qualche mese addietro, mediante cui era già stato punito il gruppo di Cupertino finisce nuovamente sotto i riflettori per la questione garanzia biennale.

Apple, infatti, non avrebbe fornito agli utenti la garanzia della durata di due anni sui suoi prodotti non attenendosi quindi agli obblighi che per legge sono previsti nel Bel paese.

Il nuovo procedimento, in merito al quale l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato non ha ancora fornito alcuna conferma ufficiale, risulterebbe dunque correlato alla non ottemperanza degli obblighi imposti dalla prima sentenza.