L’UE indaga sul prezzo degli eBook: anche Apple è coinvolta

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La notizia risale a qualche ora addietro ed è ufficiale: la Commissione Europea ha aperto formalmente un’indagine sul settore eBook che vede coinvolti alcuni dei maggiori editori al mondo ed Apple.

Sostanzialmente viene contestata la creazione di un cartello finalizzato ad influenzare il mercato degli eBook con l’obiettivo di mantenere più alti del dovuto i prezzi del settore.

Le indagini preliminari erano già state avviate a marzo dell’anno corrente e, considerando il fatto che la normativa europea in materia di concorrenza vieta la costituzione di cartelli e di altre eventuali pratiche restrittive relativamente ad una data attività commerciale, le autorità avevano annunciato delle ispezioni a sorpresa in diversi paesi del vecchio continente presso gli uffici di buona parte degli editori sospettati.

Microsoft denuncia Google all’antitrust, inizia una nuova sfida


L’ombra dell’antitrust torna ad incombere su Google. Microsoft (nelle vesti di Ciao! From Bing), insieme a Foundem (sito di comparazione prezzi) ed ejustice.fr (motore di ricerca francese), ha denunciato il colosso di Mountain View presso le autorità europee e statunitensi, asserendo che i risultati del suo motore di ricerca sono stati modificati ad arte in modo da penalizzare la concorrenza.

Nel mirino del gigante di Redmond – che ha spiegato le sue ragioni qui – c’è la posizione monopolistica di Google nell’ambito della ricerca e della pubblicità sul Web. Posizione di cui l’azienda californiana avrebbe abusato, facendo sparire le pagine interne dei siti concorrenti dai risultati delle ricerche e imponendo condizioni d’uso poco vantaggiose legate alla piattaforma Adsense.

L’indagine dell’Unione Europea, in ogni caso, non è ancora partita. I capi d’accusa sono attualmente in fase di studio e solo ad analisi conclusa Bruxelles deciderà se intervenire o meno.

Microsoft, una pagina web per risparmiare miliardi di euro di multa

La pagina web di Microsoft per la scelta del proprio browser

Qualche mese fa vi avevamo abbondantemente parlato delle pesanti sanzioni inferte dalla Commissione Europea a Microsoft, rea secondo le autorità competenti UE di condurre una politica di monopolio “obbligando” di fatto gli utenti ad usare il browser Internet Explorer tramite la sua inclusione di default, inclusione peraltro non reversibile vista l’impossibilità di rimuovere IE come un semplice programma. Un monopolio che come tutti sappiamo bene con l’uscita di Windows 7 in Europa è finito, costringendo Microsoft a correre ai ripari.

Google Chrome preinstallato su alcuni PCs

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Nella guerra dei browser iniziata con la sfida di Mozilla Firefox contro il monopolista, Internet Explorer, è entrato circa un anno fa Google, con il suo Google Chrome.

Il browser della grande G lascia ancora parecchi dubbi, intanto l’eterogeneità delle sue distribuzioni, da subito disponibile e stabile per Windows, ma solo poche settimane fa per Mac, per non parlare di Linux, tristemente trascurato da Google, che all’open source deve tanto. Nonostante i dubbi riguardanti la sua stabilità e ancora di più il rispetto della nostra privacy gli utenti Chrome sono aumentati giorno dopo giorni fino a raggiungere una ragguardevole fetta di mercato.

Adesso Google promette di diffondere ancora di più il suo browser attarverso accordi presi con diverse OEM. Uno di queste è la Sony che sta spedendo i nuovi Sony Vaio con Windows 7 pronto all’uso, ma non con Internet Explorer come browser predefinito, bensì Google Chrome. A sentire gli executives di Google questo è solo uno di molti accordi presi con le case produttrici di Hardware.

L’Antitrust punisce Telecom, false informazioni su Alice 7 Mega

Il martello dell’Antitrust è caduto su Telecom con una sanzione pesante, ma solo dal punto di vista morale, per l’azienda più criticata del panorama italiano delle telecomunicazioni.

L’infrazione contestata è riferita all’offerta adsl Alice 7 Mega che, dai vari spot pubblicitari diffusi da Telecom, prometteva una capacità massima di download di, appunto, 7Mbps. Velocità che però Telecom non era in grado di garantire “neppure come valore apicale”.

HP obbliga gli utenti ad utilizzare LiveSearch, colpo di genio di Microsoft?

HP obbliga gli utenti ad utilizzare LiveSearch, colpo di genio di Microsoft?

Se non si possono convincere le persone ad utilizzare le tue applicazioni o servizi web piuttosto che quelli degli altri competitor, qual’è la migliore soluzione per conservare comunque un buon market share?

Ma ovviamente inserire i tuoi prodotti e servizi con il sistema operativo, cosi le persone saranno più invogliate ad utilizzare il tuo servizio rispetto che quello di qualcun altro.

Microsoft, una nuova stangata da parte dell’Unione Europea: 899 milioni di euro di multa

Microsoft

Nuova super-multa da parte dell’Antitrust europea nei confronti della Microsoft. L’azienda di Redmond dovrà sborsare ben 899 milioni di euro “per aver continuato ad abusare della sua posizione dominante” anche dopo la condanna (ricorderete tutti) da parte della Commissione nel marzo 2004, che costò a Bill Gates un’altra multa (questa volta più “leggera”, da 497 milioni). Secondo l’Europa, insomma, il gigante statunitense avrebbe dovuto assicurare entro il 22 ottobre scorso l’interoperabilità, mettendo a disposizione dei grandi gruppi concorrenti, a prezzi ragionevoli, la documentazione necessaria a sviluppare software in grado di comunicare con quelli Microsoft.

Così, però, non è stato. Secondo il commissario europeo alla concorrenza, Neelie Kroes, che ha parlato di “atteggiamento inaccettabile”, “l’azienda ha continuato a violare le regole, cedendo brevetti e licenze a carissimo prezzo e soffocando così l’inovazione delle altre imprese”. Siamo ormai alla terza multa in quattro anni, pari a circa 1,7 miliardi di euro. Senza contare che sono in corso altre due indagini dei servizi antitrust dell’Ue, tese a verificare la disponibilità di Microsoft nel mettere le sue tecnologie al servizio della concorrenza.