Foto che mostra l'inca di App Store su iOS

Apple, su App Store guerra agli antivirus?

Stando a quanto segnalato da diversi utenti e sviluppatori nel corso della prima mattinata di ieri Apple avrebbe dato il via ad un’operazione di rimozione delle applicazioni antivirus ed antimalware presenti su App Store tra cui, ad esempio, Virus Bairrer e Anti-Virus Detective. Effettuando la ricerca della parola chiave “antivirus” su App Store si viene rimandati soltanto a qualche app dedicata alla sicurezza in senso molto lato. Molte di queste app trattano infatti di geolocalizzazione di dispositivi mentre di antivirus nel senso più stretto del termine non vi è traccia.

Foto che mostra l'inca di App Store su iOS

Allo stato attuale delle cose non è ancora molto chiaro che cosa stia accadendo. In un primo momento si è ritenuto si trattasse di casi isolati ma successivamente ha cominciato a farsi strada la convinzione di una possibile limitazione dell’intera categoria.

Foto che mostra l'icona dell'app Google Play su smartphone

Android VS iOS, Google Play ha più applicazioni di App Store

In seguito alla crescita dell’ecosistema Android un numero sempre maggiore di sviluppatori ha scelto di concentrarsi sulla piattaforma Google Play. Il verificarsi di una situazione di questo tipo ha comportato il sorpasso in termini numerici del marketplace del robottino verde nei confronti di App Store di Apple.

Foto che mostra l'icona dell'app Google Play su smartphone

Allo stato attuale delle cose le app disponibili per Android sono infatti più numerose di quelle per iPhone, iPad e iPod Touch. Ad annunciare la notizia è stato il sito web appFigures mediante la condivisione di alcune statistiche che, appunto, vanno a fotografe la situazione attuale.

Foto che mostra l'app twitter aperta su iPhone

Twitter traccerà le app installate dagli utenti sullo smartphone

Nel corso delle ultime ore Twitter ha annunciato che ben presto inizierà a raccogliere le informazioni sulle applicazioni che gli utenti hanno scaricato sul loro smartphone a meno che ciò non venga negato in maniera esplicita dal proprietario dell’account sul social network e del dispositivo in uso. Detta in altri termini Twitter andrà automaticamente a curiosare all’interno dei device mobile dei suoi utenti in modo tale da poter conoscere meglio i gusti degli iscritti.

Foto che mostra l'app twitter aperta su iPhone

Allo stato attuale delle cose Twitter è in grado di conoscere le abitudini dei suoi utenti solo ed esclusivamente attraverso i loro tweet. Con la scelta fatta ora da Twitter il team del social network può invece andare a migliorare di gran lunga i consigli per i suoi iscritti relativamente a contenuti e persone da seguire.

Foto dell'icona di App Store su iOS

Apple, il pulsante Gratis scompare da App Store

Chi nel corso delle ultime ore ha avuto modo di accedere ad App Store da device iOS probabilmente ci avrà già fatto caso: Apple ha rimosso il pulsante Gratis, che previo tap consentiva di scaricare gratuitamente le app gratis, sostituendolo con il pulsante Ottieni.

Foto dell'icona di App Store su iOS

Fortunatamente nessuna applicazione gratuita è stata rimossa dallo store virtuale di Apple. Infatti, il cambio di pulsanti altro non è che un semplice stratagemma linguistico per una maggiore trasparenza nei confronti dell’utente visto e considerato che non tutto il software a costo zero per il download è effettivamente gratuito.

Intel: come sviluppare applicazioni e giochi per Windows 8

Intel: come sviluppare applicazioni e giochi per Windows 8

I geek di vecchio corso senz’altro ricorderanno quando a metà degli anni Novanta cominciarono a far capolino sul mercato i primi PC All-In-One. Particolarmente apprezzati sin dal principio nel corso del tempo i computer AIO hanno saputo attirare l’attenzione di tanti, complice il sempre maggiore evolversi delle tecnologie impiegate. Tali fattori hanno inoltre comportato l’affacciarsi di nuove ed interessantissime opportunità per gli sviluppatori, in primis per quanto concerne le app multi-utente.

Intel: come sviluppare applicazioni e giochi per Windows 8

Oggigiorno l’API di Windows fornisce però ben poco sostegno per le app touch-based che risultano destinate all’utilizzo di più utenti. Tuttavia Intel mette a disposizione dei developers interessanti suggerimenti e strumenti mediante cui è possibile sviluppare app touch per Windows 8 andando ad implementare il tutto anche in un’app multi-utente.

Intel: come ottimizzare app Android per Intel x86

Intel: come ottimizzare app Android per Intel x86

Che lo si faccia per mero diletto o per professione la cosa poco importa: sviluppare applicazioni per la piattaforma Android rappresenta, ad oggi, una fra le attività maggiormente svolte tra coloro che in un modo o nell’altro hanno a che fare con il mondo dell’IT e, ovviamente, con l’ormai variegato universo del robottino verde di Google.

Intel: come ottimizzare app Android per Intel x86

L’espandersi, il diffondersi ed il diversificarsi della piattaforma ha però comportato inevitabilmente la necessità di eseguire app su dispositivi dotati di processori Intel x86, una soluzione questa che risulta decisamente ben diversa dai processori ARM con cui Android è stato lanciato. Per poter eseguire app Android su dispositivi basati su architettura Intel x86 è tuttavia necessario virtualizzarne l’esecuzione. Nell’effettuare tale operazione è però opportuno tener conto di alcune linee guida e prendere in considerazione l’utilizzo di tool specifici che consentono di ottimizzare le app Android per l’esecuzione su architettura Intel x86 evitando quindi di andare incontro ad un inevitabile degrado delle performance.

MyPermissions Cleaner, incrementare la protezione della privacy online

MyPermissions Cleaner, incrementare la protezione della privacy online

MyPermissions Cleaner, incrementare la protezione della privacy online

Per chi naviga spesso online ed ancor di più per chi utilizza svariati servizi di social netwroking cercare di preservare nel miglioro comodo possibile la propria privacy costituisce senza alcun dubbio un dato di fondamentale importanza.

Purtroppo non sempre la gestione dei social network e dei servizi online utilizzati e quella della propria privacy sono due aspetti in grado di combaciare tra loro. Per far fronte alla cosa è però possibile ricorrere all’impiego di un’apposita risorsa quale MyPermissions Cleaner.

Si tratta di un add-on disponibile per tutti i più comuni browser web (Mozilla Firefox, Google Chrome, Internet Explorer e Safari) che, una volta in uso, permette di rivedere e di modificare le autorizzazioni concesse a tutte le applicazioni ed i servizi legati ai social network e ad alcuni servizi online.

iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

Dopo oltre un decennio di crescita inarrestabile iTunes Store, il negozio di musica di Apple, ha registrato il suo primo calo storico, perdendo, tra il 2012 ed il 2013, ben il 5,7% delle vendite, passando da 1,34 miliardi di brani a 1,25 e registrando una piccola caduta anche per gli album completi scesi dello 0,1% da 117,7 a 117,6 milioni.

Ma perchè è accaduto tutto ciò dopo anni ed anni di “onorata carriera”? La colpa, a quanto pare, è da dare in buona parte alle applicazioni.

A parlarne è Horace Dediu, analista di Asymco, secondo cui i servizi di streaming legali (come nel caso di Spotify e di YouTube, per citarne alcuni) centrerebbero davvero poco. Sarebbe infatti l’utente stesso a decidere se ascoltare più o meno musica e ad influire su tale decisione pare siano proprio le applicazioni per le quali, appunto, gran parte delle persone decidono di spendere il proprio budget e con cui scelgono di passare il proprio tempo libero.

Apple abilita i legacy download da App Store

Apple abilita i legacy download da App Store

Apple abilita i legacy download da App Store

Gli utenti in possesso di un “vecchio” iDevice saranno sicuramente ben felici di apprendere quanto deciso da Apple nel corso delle ultime ore: in occasione dell’arrivo, in giornata, dell’attesissimo iOS 7 l’azienda di Cupertino ha scelto di abilitare i legacy download per App Store.

Trattasi, per chi non lo sapesse, della possibilità di scaricare versioni vecchie dei software sino a poc’anzi non più disponibili poiché incompatibili con il firmware iOS utilizzato.

Detta in termini ben più spiccioli questo sta a significare che coloro che sono in possesso di un iPhone inferiore alla versione 4, di un iPod Touch sino alla terza generazione e della prima versione di iPad potranno ora effettuare il download dell’ultima versione funzionante di una specifica app tenendo però conto del fatto che per ovvie ragioni non tutte le features potrebbero funzionare in maniera corretta.

Google Glass, confermata l'esistenza di un app store

Google Glass, confermata l’esistenza di un app store

Google Glass, confermata l'esistenza di un app store

Nel 2014, presumibilmente nella prima parte dell’anno, i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumnetata del colosso delle ricerche in rete, faranno il loro debutto sul mercato. Così come già vociferato da diverse settimane a questa parte in tale occasione verrà reso disponibile anche un app store dedicato.

L’informazione in questione è stata anticipata nel corso delle ultime ore dal New York Times ed è poi stata confermata da Google stessa.

Al momento, però, non è ancora chiaro come verrà strutturata la cosa e se si tratterà di un negozio virtuale separato o di una sezione inglobata al già esistente Google Play Store.

Bang With Friends torna su App Store, ma cambia nome

bang

Conosciamo molto bene le rigide guide Apple che spesso e volentieri ha rimosso applicazioni presenti su App Store. Nell’ultimo periodo la motivazione principale faceva riferimento alla pornografia, anche quella che secondo molti non poteva essere ritenuta tale. Non dimentichiamo l’esclusione di 500px,il richiamo lanciato al noto Vine di Twitter e l’esclusione della tanto discussa app Bang With Friends. Vi abbiamo già parlato di questo titolo, disponibile sia sul web sia su mobile, che consente di fare incontri di natura sessuale con gli amici di Facebook.

Apple, 10 miliardi di dollari in vendite App Store nel 2013

App Store, più di 500 mila app sono zombie

App Store, più di 500 mila app sono zombie

Su ben 888.856 applicazioni disponibili su App Store ben 579.001 sarebbero “zombie”, app completamente ignorate dagli utenti.

A fornire tale dato è stata Adeven, una società di analisi che ha eseguito i download di App Store nel tempo stabilendo così quali applicazioni sono quelle maggiormente scaricate dall’utenza e quali, invece, vengono completamente ignorate.

In tal modo è stato quindi possibile apprendere che più della meta del software presente sul marketplace di casa Apple non viene mai, o quasi, scaricato implicando dunque il sommarsi di un gran numero di app sui server dell’azienda che però non risultano effettivamente utili agli utenti.

Recentemente, a tal proposito, Apple ha annunciato il raggiungimento dell’importante traguardo delle 900 mila app su App Store e di aver consegnato 10 miliardi di dollari agli sviluppatori dal modello di revenue sharing. Tale compenso, tenendo conto del dato portato a galla da Adeven, verrà però suddiviso tra pochi.

Per ottenere un buon guadagno su App Store è infatti necessario riuscire a posizionare la propria app almeno nella top 50 delle applicazioni a pagamento il che richiede almeno 12 mila dollari in vendite ogni giorno.