Google supera Apple, ora è l'azienda tech di maggior valore al mondo

Google supera Apple, ora è l’azienda tech di maggior valore al mondo

Google supera Apple, ora è l'azienda tech di maggior valore al mondo

Apple è sicuramente una tra le aziende di maggior valore attualmente presenti sulla piazza ma Google, a quanto pare, lo è ancora di più o almeno questo è quel che risulta attenendosi alle analisi di mercato effettuate durante la scorsa settimana.

Le analisi, nel dettaglio, sono state condotte dal Wall Street Journal che ha poi provveduto a comunicare il verdetto finale dichiarando che big G ha superato Cupertino per capitalizzazione e che rappresenta oggi l’azienda tecnologia di maggior valore al mondo.

La capitalizzazione di mercato, è però opportuno sottolinearlo, è una misura che risulta abbastanza limitata rispetto all’intero valore di una società e il prezzo del titolo in borsa in uno specifico momento va a configurarsi più interesse per gli investitori e per gli analisti che una vera e propria stima dell’effettivo valore di un gruppo.

In ogni caso se si tolgono i 145 miliardi di dollari della liquidità netta detenuta da Apple a marzo dell’anno corrente e se si sottraggono i 45 miliardi di dollari di cash di Google si ottiene un valore enterprise che risulta pari a 233 miliardi per Cupertino e a 241 miliardi per big G.

Google, la trimestrale pubblicata per errore ed il fulmineo crollo in borsa

Google errore conti controllo in borsa

Quanto verificatosi nel corso delle ultime ore è stato un evento tutt’altro che piacevole per gli azionisti Google: il gran colosso di Moutain View, infatti, ha pubblicato in anticipo, quando ancora i mercati erano aperti, dei conti trimestrali tutt’altro che entusiasmanti caratterizzati da utili in calo e ricavi molto al di sotto delle attese.

Lo “scivolone” ha causato, inevitabilmente, un immediato crollo del titolo in Borsa che ha chiuso a -8,01% a 695,00 dollari e ha proseguito in calo nelle contrattazioni after-hour.

Il rilascio dei risultati, che solitamente avviene a trattative concluse, è stato effettuato in anticipo poiché, così come spiegato qualche ora dopo, la procedura è stata effettuata senza le debite autorizzazioni.

Il documento, infatti, doveva ancora essere definito nei dettagli e mancavano le dichiarazioni ufficiali da aggiungere firmate dal CEO.

Google intesa antitrust europa

Wall Street, Google vale più di Microsoft

Google sorpasso Microsoft Wall Street

Quella di ieri è stata una giornata particolarmente importante per Google: durante le contrattazioni avvenute a Wall Street il valore delle azioni del gran colosso delle ricerche in rete ha toccato quota 760 dollari.

Google, andando ancor più nel dettaglio, ha raggiunto, in tal modo, una capitalizzazione di quasi 250 miliardi di dollari, una cifra questa che ha permesso a big G di superare Microsoft, ben piazzata, oramai da diverso tempo a questa parte, al secondo posto nella classifica dei colossi dell’IT, e di guadagnare quindi un’ulteriore posizione sul podio delle società tecnologiche.

Il sorpasso è arrivato conseguenzialmente ad una crescita lenta ma, al contempo, graduale nonostante la crisi economica a livello globale in corso oramai da anni.

RIM profondo rosso

RIM: vendite in calo, licenziamenti ed apertura a Microsoft

RIM profondo rosso

Quello che sta attraversando RIM è tutt’altro che un periodo felice: alla chiusura della borsa nella giornata di ieri il gruppo ha presentato una trimestrale piena zeppa di fattori negativi restituendo quindi un quadro decisamente peggiore rispetto a quanto pronosticato dagli analisti.

RIM è crollata esattamente sotto quota 8 miliardi sfondando, al contempo, il minimo storico.

Dinanzi ad una situazione di questo tipo la borsa ha immediatamente provveduto a bocciare le azioni del gruppo ma, purtroppo, le problematiche per Research In Motion non sembrano essere finite qui.

RIM, infatti, sempre nel corso delle ultime ore, ha annunciato 5.000 ulteriori licenziamenti nel tentativo di porre rimedio alla drastica situazione e, nello specifico, al fine di alleviare la caduta verticale dei conti.

Alla notizia in questione va poi a sommarsi quella relativa al rinvio del sistema operativo BlackBerry 10 che, a quanto pare, ora sarà reso disponibile ad inizio 2013.

Infografica: cosa si potrebbe comprare con il valore di Facebook?

Per il suo attesissimo – e per certi versi deludente – debutto in borsa, Facebook è stato valutato 100 miliardi di dollari, una cifra astronomica con la quale si potrebbero fare cose che noi umani nemmeno riusciamo a immaginare: acquistare le squadre di calcio più titolate al mondo, organizzare missioni nello spazio, acquistare edifici storici in giro per il mondo e tante altre cose. Volete qualche esempio?

Allora eccovi una bella infografica pubblicata dal sito El rincon de Lombok che ci illustra proprio cosa si potrebbe comprare con il valore di Facebook. È in spagnolo ma è comprensibilissima anche per chi non conosce la lingua, in ogni caso dopo il grafico trovate la trascrizione di tutti i dati.

Facebook sbarco in borsa

Facebook, al via la quotazione in borsa a 38 dollari

Facebook sbarco in borsa

Dopo tanta attesa e dopo tante supposizioni il giorno dell’IPO di Facebook è finalmente arrivato ed il social network per eccellenza farà il suo ingresso a Wall Street con una delle più grandi Initial Public Offering della storia dell’IT, di gran lunga superiore anche a quella di Google.

Il prezzo iniziale per ogni azione è stato fissato a 38 dollari, una cifra questa che risulta superiore rispetto ai 28-35 dollari degli ultimi giorni e che dimostra il sempre maggiore interesse da parte del mercato.

Oltre 400 milioni di azioni sono quini state immesse sul mercato alla ricerca di nuovi fondi con i quali potranno essere contrattate sul NASDAQ col simbolo FB.

Apple, varcata la soglia dei 600 miliardi di dollari

Apple 600 miliardi di dollari

Sebbene quello attualmente in corso vada a configurarsi come un momento di crisi per la maggior parte delle aziende mondiali (che si tratti di gran colossi o meno poco importa) Apple, invece, sembra non risentirne minimamente o, quantomeno, questo è quello che se ne deduce prendendo in esame il nuovo record fissato per quanto riguarda la capitalizzazione della società sul mercato azionario statunitense registrato proprio nel corso delle ultime ore.

La ben nota azienda della mela morsicata, infatti, è riuscita a superare il tetto dei 600 miliardi di dollari, un traguardo questo che dimostra come Cupertino e, sopratutto, le sue casse siano in ottima salute e ad incidere in tal senso sono state, con molta probabilità, anche le vendite del nuovo iPad immesso sul mercato soltanto da qualche settimana a questa parte.

Apple vale davvero più di Microsoft?

Da qualche giorno a questa parte, in borsa Apple vale più di Microsoft, ormai lo sappiamo tutti. Ma l’azienda di Cupertino è davvero così solida e stabile come i mercati azionari la vedono? Secondo Sharon Machlis di Computer World, no.

In un suo recente articolo, la nota giornalista ha avanzato dei dubbi circa il tipo di business che ha portato Apple al punto (altissimo) in cui si trova oggi, ipotizzando una prossima presa di coscienza collettiva da parte dell’utenza in merito alle politiche restrittive adottate dal gruppo di Steve Jobs.

Secondo la Machlis, “dall’iPod ad iPhone e iPad, Apple è ben posizionata su un mercato hot, in continua crescita e dalle altissimi potenzialità, come quello mobile“. Un mercato che, però, si evolve così velocemente che non è affatto facile dominarlo, e il genio di Steve Jobs non sarà sempre pronto a tirar fuori nuove magie dal cilindro. Magie di successo, s’intende.

Novità dalla Baia: Global Gaming Factory X accusata di insider trading!

ThePirateBay

Vi abbiamo raccontato, proprio due giorni fa, della cessione di The Pirate Bay, sito dei torrent per eccellenza, e della sua cessione multimilionaria ad un gruppo svedese, ma riapriamo l’argomento, approfondendo le vicende su una nuova voce trapelata: un’accusa agli acquirenti, stavolta.

Pare, infatti, che la Global Gaming Factory X abbia fatto dei movimenti non proprio limpidi in merito all’ultimo periodo e, molte operazioni sono, quindi, sotto il mirino dei più curiosi perché sembrano convincere davvero poco.

All’origine di tutto, già la premessa sembra convincere poco. La Global Gaming Factory X ha fatto registrare, nell’ultimo periodo, una stranissima serie di compravendite che ha fatto insospettire i controllori della Borsa Svedese di Aktietorget.

Le azioni di Google costano 0,01$? Errore del Nasdaq!

Borsa Google!

Come ogni azienda che contribuisce in modo attivo all’economia nazione, in questo caso possiamo dire mondiale, anche Google ha un proprio titolo in Borsa. Non è stata una bella serata quella che hanno trascorso i possessori di azioni Google lo scorso martedì.

Nella serata del 30 settembre, il titolo in borsa di Google è calato in maniera inspiegabile. Un’azione di Google è arriva a costare un centesimo di dollaro. Capite bene la rivolta che si è creata, la cosa stupefacente che le azioni di Google hanno tenuto questo prezzo per soli 4 minuti. Infatti, un’azione di Google se la compravate tra le 15.57 e le 16.02 (ora di New York) di martedì, la pagavate solo un centesimo. Come mai questo prezzo così basso?