Samsung Galaxy Nexus annullato divieto di vendita in USA

Apple VS Samsung: anche le vendite del Galaxy Nexus sono state bloccate negli Stati Uniti

Apple blocco Samsung Galaxy Nexus Stati Uniti

Nel corso degli ultimi giorni è andato ad aggiungersi un ulteriore episodio all’oramai infinita saga della patent war tra i giganti dell’IT: lo scorso venerdì, infatti, Apple ha messo a segno un nuovo colpo di notevole importanza nella sua battaglia contro Samsung.

Il giudice Koh ha infatti stabilito un’ingiunzione, valida soltanto per quanto concerne il territorio statunitense, nei confronti del Galaxy Nexus, il fortunato smartphone Android realizzato dalla sudcoreana in partnership con Google.

L’ingiunzione andrebbe a basarsi sulla violazione di alcuni brevetti Apple che, tra le altre cose, avrebbero arrecato ingenti danni alla celebre azienda della mela morsicata sottraendole fette di mercato.

I brevetti finiti nell’occhio del ciclone sono, nello specifico, quattro ed a differenza di quanto accaduto diverse altre volte in passato non hanno a che fare con l’estetica e l’interfaccia del dispositivo ma riguardano più specificamente la parte software.

Patent troll studio università Boston

Patent troll: negli USA costa 29 miliardi di dollari all’anno

Patent troll studio università Boston

Sul fatto che il “patent trolling” fosse fastidioso ed insidioso vi erano ben pochi dubbi, così come anche che fosse particolarmente dispendioso per il sistema e per le aziende ma che costasse anche agli altri operatori del settore restava, sino a qualche ora addietro, soltanto una supposizione confermata adesso dal recente studio condotto dall’Università di Boston che ha interessato un totale di 82 hardware e software vendor.

Innanzitutto, per chi non lo sapesse, con il termine “patent troll” si è soliti indicare, con connotazione negativa, una società che acquista licenze e brevetti ma che non li impiega per offrire servizi o, ancora, per la produzione di beni senza quindi contribuire al processo di ricerca e sviluppo così come le altre società, università o enti.

Ora, tenendo conto di ciò, stando a quanto emerso dallo studio condotto dall’Università di Boston le denunce di patent troll avrebbero coinvolto, almeno sino a questo momento, ben 2.150 differenti aziende per un totale di più di 5.800 processi.

Apple blocco Samsung Galaxy Tab 10.1 USA

Apple VS Samsung: le vendite del Galaxy Tab 10.1 sono state bloccate negli USA

Apple blocco Samsung Galaxy Tab 10.1 USA

Lucy Koh, il giudice della Corte Distrettuale degli Stati Uniti ne è pienamente convito: Samsung ha il diritto di competere ma non ha il diritto di farlo in maniera scorretta andando ad immettere sul mercato prodotti che, in un modo o nell’altro, vanno ad infrangere la legge e, in questo caso specifico, quella relativa ai prodotti Apple

È questa la nuova sentenza emanata che condanna Samsung ed il suo Galaxy Tab 10.1 che, stando a quanto dichiarato nella nota di ingiunzione, d’ora in avanti non potrà più essere commercializzato in terra a stelle e strisce sino a nuovo ordine.

Trattasi, nello specifico, di un’ingiunzione preliminare alla quale, molto probabilmente, seguirà un ricorso in appello da parte di Samsung ma che, almeno momentaneamente, impedisce alla sudcoreana di commercializzare il tanto contestato Galaxy Tab negli Stati Uniti.

Apple VS Motorola caso chiuso

Apple VS Motorola: il processo si conclude con un nulla di fatto

Apple VS Motorola caso chiuso

Nel corso delle ultime ore è stata messa la parola fine ad uno degli episodi più caldi e datati della patent war che dall’oramai lontano 2010 andava anvati tra due fra i più grandi protagonisti della scenda dell’IT: Apple e Motorola.

Negli Stati Uniti, infatti, il tribunale locale che vedeva contrapposte le due aziende ha fatto sapere che nè Apple nè Motorola hanno a propria disposizione elmenti validi che permettando di continuare la battaglia legale a meno, ovviamente, di ribaltamenti in appello, raggion per cui il caso che vedeva Cupertino contestare alla ben nota società statunitense quattro suoi brevetti e quest’ultima rispondere con uno è stato chiuso.

Il giudice ha provveduto ad archiviare il caso con “pregiudizio” il che sta a significare che la causa non potrà essere ripresentata con nuove prove.

Samsung Galaxy S3 blocco Apple

Apple VS Samsung: le vendite del Galaxy S III non saranno bloccate

Samsung Galaxy S3 blocco Apple

Giorni addietro si era iniziato a parlare della volontà di Apple di bloccare le vendite dell’ultimissimo Samsung Galaxy S III che, stando a quanto sostenuto da Cupertino, andrebbe a violare due brevetti della ben nota azienda della mela morsicata.

Ad essere finiti nell’occhio del ciclone erano l’utilizzo della tecnologia di ricerca universale ed il sistema in grado di identificare in maniera automatica i dati che risultano memorizzati nel dispositivo.

Il tentativo da parte di Apple di bloccare il debutto della nuova punta di diamente della sudcoreana sembrerebbe però non essere andato a buon fine, almeno non negli Stati Uniti ove, appunto, il giudice ha dichiarato che la richiesta aggiuntiva di ingiunzione dell’ultimo smartphone di Samsung, il cui debutto è previsto per il prossimo 21 giungo, da parte di Cupertino non è compatibile con le tempistiche e gli impegni del giudice stesso ragion per cui è stata rifiutata.

Apple vuole bloccare Samsung Galaxy S III

Apple vuole bloccare le vendite del Samsung Galaxy S III

Apple vuole bloccare Samsung Galaxy S III

La patent war che da tempo oramai immemore tiene impegnati i grandi colossi dell’IT e, in particolar modo, Apple e Samsung sembra proprio non essere destinata a finire così come testimoniato dai più recenti avvenimenti che, appunto, vedono coinvolte la ben nota società sudcoreana e l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo.

Stando a quanto reso noto proprio nel corso delle ultime ore risulta infatti che Cupertino ha inserito nella sua ingiunzione preliminare contro i dispositivi Android l’ultimissimo Samsung Galaxy S III che, appunto, andrebbe a violare due brevetti di proprietà Apple.

Google multa FTC Safari

Google si scaglia contro Microsoft e Nokia: complotto nel settore smartphone

Google denuncia Nokia Microsoft antitrust

L’accusa è abbastanza chiara e non lascia alcuna perplessità: Google si è scagliata contro Microsoft e Nokia colpevoli, a detta di big G, di giocare illecitamente con i brevetti a discapito di Android.

Google, nello specifico, si è rivolta direttamente alle autorità antitrust europee ritenendo che il gran colosso redmondiano e la ben nota azienda finlandese abbiano trasferito oltre 2 mila brevetti a Mosaid, che big G identifica come “patent troll” (ossia che si serve dei propri brevetti per internare un’azione legale nei confronti di chi ne fa un utilizzo illegale), andando a danneggiare alcuni produttori.

Google, in altri termini, è quindi dell’idea che Microsoft, Nokia e Mosaid abbiano siglato un accordo al fine di far aumentare, con il passare del tempo, i costi di utilizzo di Android rendendo in tal modo più forte Windows Phone, il sistema operativo per device mobile della redmondiana.

Google lavora anche ad un set-top box basato su Android?

Google batte Oracle: Android non ha violato i brevetti Java

Google batte Oracle

La spinosa questione che, già da qualche tempo a questa parte, ha contrapposto Google ad Oracle in quanto accusata di aver sfruttato senza nessuna autorizzazione alcuni dei brevetti del colosso dei database per la realizzazione di Android ha avuto finalmente fine: il verdetto ha sancito la vittoria totale da parte di big G.

Già qualche giorno addietro era stato intravisto uno spiraglio di luce ma durante la penultima udienza la vittoria, seppur parziale, era stata ottenuta dalla società di Larry Ellison.

Nel corso delle ultime ore, invece, la giuria chiamata ad esprimersi in merito alla vicenda ha stabilito che Google non ha violato alcun brevetto di proprietà Oracle scagionando quindi il sistema operaativo mobile Android da tutte le varie ed eventuali accuse di plagio.

HTC tablet Windows RT

HTC, bloccata da Apple alla dogana degli Stati Unti

HTC blocco Apple alla frontiera

Conseguenzialmente alla decisione emessa dall’International Trade Commission (ITC) a dicembre dello scorso anno in seguito alla denuncia depositata da Apple e facente riferimento alla presunta violazione del brevetto siglato come 5946647, ovvero quello relativo all’inserimento via tap su touchscreen di numeri di telefono, email, messaggi o indirizzi web, le importazioni di due device HTC sono state momentaneamente bloccate in terra statunitense.

Già diverso tempo addietro l’ITC accolse le richieste di Apple bloccando le importanzioni negli USA di diversi smartphone HTC e durante i mesi trascorsi l’azienda taiwanese avrebbe dovuto provvedere alla neo progettazione e rigenerazione delle componenti oggetto della violazione, un’operazione questa che, a quanto pare, non è stata eseguita motivo per il quale allo stato attuale delle cose interi container di One X ed Evo 4G LTE risultano bloccati alla frontiera.

Google antitrust USA abuso posizione dominante

Google ha violato il copyright di Oracle

Google Oracle

La sfida legale tra Google ed Oracle sembrerebbe essere giunta ad un punto cruciale poiché, stando a quanto dichiarato dalla Corte Federale di San Francisco, il gran colosso delle ricerche online sarebbe dalla parte del torto: il codice Oracle (Java) è stato effettivamente impiegato all’intero di Android.

Nonostante ciò quella di Oracle va tuttavia a configurarsi come una vittoria di Pirro poiché la giura non ha ancora saputo esprimersi in merito alla questione “fair use”, un dato questo che appare di fondamentale importanza per la risoluzione dell’intera questione.

Oracle, infatti, avrebbe dato l’impressione che l’acquisto della licenza non fosse necessario e non è quindi ancora chiaro se Google abbia utilizzato in maniera corretta il codice Oracle e 37 API o se se ne sia appropriata indebitamente.

Motorola blocco Microsoft Germania

Motorola, Microsoft ed il blocco delle vendite di Xbox e Windows 7 in Germania

Motorola blocco Microsoft Germania

Motorola ha ottenuto la sua ennesima vittoria legale contro Microsoft risultando tutta incentrata su quelli che, ad oggi, vanno a configurarsi come il pomo della discordia per la maggior parte delle grandi aziende appartenenti al mondo dell’IT: i brevetti.

Motorola, infatti, ha ottenuto, relativamente al territorio tedesco, di far bloccare le vendite di Xbox e di Windows 7 a seguito di una causa intentata per violazione di diritti brevettuali, quelli siglati come EP0538667 e EP0615384.

Nel dettaglio, la corte regionale di Mannheim ha ritenuto che Xbox 360, Windows 7, Internet Explorer e Windows Media Player vadano effettivamente a violare le tecnologie Motorola legate a standard tecnologici provvedendo, proprio per tale ragione, ad emettere un’ingiunzione in base alla quale i prodotti in questione rischiano di esser tagliati fuori dal mercato tedesco.

Facebook acquisizione brevetti Microsoft

Microsoft, Facebook ed il ricco accordo sui brevetti

Facebook acquisizione brevetti Microsoft

Si è concluso da poco il breve iter che ha portato Microsoft e Facebook a raggiungere un importante accordo in fatto di proprietà intellettuale e che ha permesso a Mark Zuckerberg di accedere a ben 650 nuovi nuovi brevetti e alla ben nota azienda redmondiana di ottenere la modica cifra di 550 milioni di dollari.

Le licenze oggetto della trattativa riguardano, molto probabilmente, pubblicità, ricerca, social network e tecnologie di mappatura ma, al momento, non è ancora stato reso noto alcun dettaglio a tal proposito.

Tale accordo conferisce particolare significato all’acquisto effettuato da Steve Ballmer dei brevetti AOL che è stato portato a segno poco più di paio di settimane fa considerando il fatto che tali brevetti sono proprio quelli che sono stati ora acquistati da Facebook.

Twitter e l’Innovator’s Patent Agreement

Twitter brevetti Innovator’s Patent Agreement

Ancora una volta viene tirato in ballo il discorso relativo alla proprietà intellettuale ma, questa volta, la nuova mossa fatta da Twitter nel corso delle ultime ore potrebbe risultare particolarmente influente nel mondo dei brevetti andandone a rivoluzionare la modalità di utilizzo e quella di sfruttamento.

Nel corso degli ultimi tempi, così com’è stato possibile constatare a più riprese, numerosi colossi dell’IT si sono impegnati in cause legali interamente, o quasi, incentrate sulla questione proprietà intellettuale e su quella relativa al copyright.

I vertici della ben nota piattaforma di microblogging avrebbero quindi deciso di agire proprio in tal senso dando vita ad un nuovo documento mediante cui, appunto, cambiare in maniera radicale il sistema che si è oramai andato a consolidare da diverso tempo a questa parte.

Apple Samsung accordo brevetti

Apple e Samsung: i CEO tenteranno l’accordo sui brevetti

Apple Samsung accordo brevetti

Stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore la guerra brevettuale in corso, oramai da diverso tempo a questa parte, tra Apple e Samsung potrebbe presto giungere ad un epilogo: Tim Cook, il CEO della ben nota azienda di Cupertino, e Gee-Sung Choi, il CEO della sudcoreana, si incontreranno presso un tribunale di San Francisco per poter discutere di un accordo mirante a metter fine alla battaglia legale.

L’incontro, denominato Magistrate Judge Settlement Conference, sarà presieduto dal giudice americano Joseph Spero ed a prendervi parte saranno anche i capi dell’ufficio legale delle due società coinvolte.

Tuttavia appare opportuno specificare il fatto che quella che potrebbe sembrare una felice iniziativa presa tanto da Apple quanto da Samsung è invece il frutto della richiesta della giudice Lucy Koh motivando tale decisione nel tentativo di riuscire a stabilire un accordo fra le parti che eviti il ricorso a quella che è la vera e propria battaglia in aula.