Imperfezioni estetiche, crash, un’esperienza utente confusa, problemi di compatibilità, funzioni mancanti e tutto ciò che può essere identificato come “sgradevole”. Questa la definizione che Steven Sinofsky, vice presidente del Windows and Windows Live Engineering Group di Microsoft, dà al termine bug. Uno di quelli che più di ogni altro riesce a far spaventare il gruppo di Redmond (sì, qualche volta anche più di “antitrust”).
Digressioni enciclopediche a parte, oggi vogliamo parlarvi –
tanto per cambiare – di
Windows 7 e del suo cammino verso il debutto sul mercato. Pare infatti che Steve Ballmer e soci, a seguito della non troppo brillante figura fatta con l’affair
Windows Vista, abbiano deciso di tenere molto in considerazione il parere degli utenti comuni in relazione al neonato sistema operativo, ormai da due mesi in circolazione per il beta testing.
Suggerimenti tramite e-mail, sondaggi e spulciatura dei post presenti nella blogosfera mondiale. Tutto è stato preso in considerazione da Sinofsky ed il suo staff, tanto che è stato lui stesso ad ammettere che sono stati trovati circa 2.000 bug in Seven. Bachi che verranno corretti nella versione definitiva del sistema.