Foto che mostra un utente che usa un iPhone

Apple non diventerà un operatore di telefonia mobile

Nelle scorse ore era stata diffusa online un’indiscrezione secondo cui prossimamente Apple sarebbe diventata un operatore telefonico MVNO. Tuttavia quanto vociferato non si verificherà ed a render nota la cosa è stato lo stesso gruppo di Cupertino.

Foto che mostra un utente che usa un iPhone

Da pochissimo Apple stessa ha infatti provveduto a smentire l’indiscrezione. A farsi portavoce della cosa è stata CNBC mediante la pubblicazione di un apposito tweet.

Foto che mostra l'app Skype in uso su uno smartphone Android

Skype e WhatsApp, concorrenza sleale ai carrieri europei

Buone notizie per gli operatori telefonici del Vecchio continente, un po’ meno per gli utenti e per i servizi dell’era di internet ormai comunemente impiegati. A quanto pare quando il prossimo anno la Commissione Europea provvederà a revisione le leggi in materia di telecomunicazioni terrà conto della sempre maggiore concorrenza portata agli operatori da parte dei nuovi servizi come WhatsApp e Skype.

Foto che mostra l'app Skype in uso su uno smartphone Android

A render nota la cosa è stato Reuters che ha avuto accesso ad una bozza della nuova normativa europea in cui viene appunto specificato che la Commissione Europea prenderà in considerazione la concorrenza portata agli operatori tradizionali da tutti quei nuovi servizi, per così dire, dell’era moderna che non vanno a rispettare le regole imposte anche agli operatori.

Foto del logo di Google su un edificio del gruppo a Mountain View

Google si accorda con Sprint, diventerà un operatore virtuale

Nei giorni scorsi aveva cominciato a circolare online un’interessante indiscrezione riguardo Google secondo cui il colosso delle ricerche in rete avrebbe voluto attivarsi anche nel campo della telefonia mobile andando a lanciare una nuova compagnia.

Foto del logo di Google su un edificio del gruppo a Mountain View

Quel che sino a qualche ora fa era soltanto un rumor da pochissimo ha però trovato conferma. Una fonte rimasta anonima ma ritenuta affidabile ha infatti confermato alla redazione di Bloomberg che Google ha siglato un accordo con Sprint e che quindi ben presto il gruppo di Mountain View sarà in grado di vendere servizi per la connettività anche se inizialmente solo e soltanto negli Stati Uniti.

Foto che mostra il logo di Google sull'ingresso di un edificio

Google potrebbe diventare operatore di telefonia mobile

Di operatori di telefonia mobile ce ne sono molti, forse anche troppi. Ciononostante Google ha intenzione di far valere il suo buon nome anche in tale campo andando dunque a far concorrenza ai carrier attualmente presenti sulla piazza e raggiungendo nuovi utenti mediante una soluzione che va parzialmente a discostarsi dal web.

Foto che mostra il logo di Google sull'ingresso di un edificio

Stando infatti a quanto riportato dal Wall Street Journal proprio nel corso delle ultime ore sembrerebbe che Google si stia muovendo per attivarsi nel campo della telefonia mobile e che ben presto negli Stati Uniti potrebbe lanciare una nuova compagnia telefonica.

Sim card: una su otto è vulnerabile, scovato un grave bug di sicurezza

SIM Card: una su otto è vulnerabile, scovato un grave bug di sicurezza

Sim card: una su otto è vulnerabile, scovato un grave bug di sicurezza

Dopo ben tre anni di studi e di esperimenti il ricercatore tedesco Karsten Nohl ha dichiarato, proprio nel corso delle ultime ore, di essere pronto ad illustrare all’industria quella che ha suo parere è una vulnerabilità di gravissimo impatto potenziale sull’intero mondo della telefonia.

Karsten Nohl ha dichiarato che una SIM su otto è vulnerabile ad uno specifico tipo di attacco che potrebbe permettere ad un eventuale malintenzionato di far eseguire operazioni ad un telefono agendo direttamente da remoto. Se si ipotizza l’esistenza di circa 5 miliardi di SIM in tutto il mondo la proiezione è di circa 600 milioni di SIM a rischio.

La vulnerabilità sta destando non poca preoccupazione non solo per il rischio elevato ed imminente ma anche per il tempo necessario per la risoluzione del caso e per il rilascio della patch mediante cui poter correggere il problema emerso.

La vulnerabilità, spiega il ricercatore, altro non è che il frutto combinato di diverse tecnologie vetuste e software mal implementati, due elementi questi che combinati insieme potrebbero consentire di aggirare le sicurezze di una normale SIM Card mediante il solo invio di un SMS ad un utente.

Apple, l'iPhone registrerà video da 120 fps

Apple, l’UE indaga sulle vendite dell’iPhone

Vendite iPhone scorrette antitrust UE interroga carrier partner Apple

Apple finisce nuovamente nel mirino degli organi antitrust europei ma questa volta non è la garanzia a far parlare di se bensì le condizioni di disponibilità e di vendita degli iPhone.

Dopo le prime voci su un’indagine sugli accordi tra Apple e gli operatori mobili risalenti all’inizio della primavera l’UE ha ora intenzione di vederci chiaro e proprio per questa ragione ha cominciato ad inviare dei questionari ai carrier del vecchio continente in modo tale da poter scovare eventuali comportamenti anticoncorrenziali da parte di Cupertino.

Il questionario di nove pagine inviato agli operatori si riferisce principalmente alle pratiche di vendita, inclusa la possibilità che Apple forzi i carrier ad acquistare un minimo ordine di iPhone, restrizioni nell’uso dei budget di marketing e clausole che assicurino ad Apple sussidi e termini di vendita non peggiori rispetto agli altri produttori di smartphone. Si chiede, inoltre, se Apple ponga in essere restrizioni tecniche o contrattuali su iPhone 5, in modo che non possa essere utilizzato sulle reti 4G ultra-veloci in Europa.

Cupertino stringe accordi con gli operatori di tutta Europa per la distribuzione dell’iPhone ed i vincoli, così come evidenziato più volte nel corso degli anni, pare siano abbastanza rigidi.

Apple dice no a H3G Italia

Nonostante le rassicurazioni di Vincenzo Novari, amministratore delegato di H3G Italia, l’iPhone 3G non avrà il marchio Tre. In luglio, ad iPhone uscito di fresco, il patron di Tre aveva promesso ai lamentosi acquirenti del melafonino di avere la certezza di portarlo in Italia con la sua compagnia in settembre a prezzi più che convenienti ma a quanto pare aveva fatto il passo più lungo della gamba.

E’ infatti recente la notizia del secco “no” di mamma Apple alle insistenti richieste di H3G. La decisione, arrrivata alla chetichella dopo due mesi di silenzio, di fatto mantiene il duopolio Tim-Vodafone anche per i possessori di iPhone sbloccati nonostante le numerose offerte per il traffico dati proposte dalle altre compagnie telefoniche, Tre in testa.