Google permette di cercare e trovare contenuti di Drive, Plus e Gmail

Google, nel mirino dei Garanti per la privacy UE

Google privacy europa

Sono ormai mesi e mesi che Google continua ad attirare l’attenzione dell’UE relativamente alla questione dati personali e privacy ma questa volta la situazione sembra esser divenuta ancor più seria che in passato.

Ricordiamo che la questione ha avuto origine lo scorso anno quando Google ha introdotto la cosiddetta policy unificata avente come obiettivo quello di permettere la gestione della privacy degli utenti su oltre 60 servizi e piattaforme made in Mountain View, una decisione questa che ha suscitato non pochi fastidi e preoccupazioni che hanno portato i Garanti a richiedere maggiori delucidazioni in tal senso.

La risposta di Google è stata tuttavia ritenuta tanto incompleta quanto insoddisfacente impedendo quindi l’eventuale raggiungimento di un buon compromesso.

Google accordo vicino Commissione Europea

Google e la privacy, le authority europee preparano un’azione repressiva

Google privacy Europa CNIL

L’accoppiata Google – privacy è stata più volte portata all’attenzione delle istituzioni e dei garanti in modo tale da poter individuare, nelle dinamiche attuate dal motore di ricerca di Mountain View relativamente al trattamento dei dati personali, eventuali pericoli per gli utenti.

A tal proposito, durante le ultime ore, la CNIL (Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés) ha annunciato un incontro con le autorità europee che è stato fissato per il 26 febbraio.

In occasione di tale incontro saranno decise le eventuali sanzioni nei confronti di Google.

Al centro della questione c’è l’oramai celebre policy unificata, introdotta da big G lo scorso anno, che prevede, in sostanza, la creazione di un unico profilo per ogni utente mediante cui gestire tutti i servizi Google.

La questione è stata analizzata per diversi mesi dalle autorità e ad ottobre del 2012 l’UE ha chiesto a Google di fornire informazioni più dettagliate in merito alle pratiche ed alle tempistiche di archiviazione dei dati dagli internauti.

Larry Page Zeitgeist Americas

Larry Page torna a parlare in pubblico

Larry Page Zeitgeist Americas

Dopo diverse settimane dall’annuncio dato da Eric Schmidt in merito alla presunta afonia di Larry Page l’ad di Google è tornato a “dar voce” alla sua azienda.

Nel corso dell’ultima edizione della conferenze Zeitgeist Americas in Arizona dedicata ai vari partner di Google, Larry Page è intervenuto parlando senza sosta per circa 40 minuti e ponendo l’accento sui cosiddetti “temi caldi” dell’anno relativi, appunto, a big G cercando di rassicurare il più possibile gli investitori.

Durante questi lunghi 40 minuti, Page, seppur con voce debole e dal tono abbastanza basso, ha avuto modo di discutere delle recenti indiscrezioni in base alle quali i membri della Federal Trade Commission sono pronti a dare il via ad un’indagine antitrust a causa di un presunto abuso di posizione dominante nel mercato del search a livello globale, una questione questa in merito alla quale l’ad ha dichiarato che Google, qualora necessario, collaborerà pienamente fiduciosa di quanto fatto sino a questo momento.

Google intesa antitrust europa

UE, Google ha 4 mesi per modificare la sua privacy policy

Google ultimatum UE privacy policy

Un paio di giorni fa si era iniziato a discutere nuovamente circa quelle che potrebbero essere state le evoluzioni relativamente alla questione Google, privacy policy rinnovata e decisioni e considerazioni dell’UE.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore la ben nota azienda di Mountain View, a seguito delle indagini del CNIL, è stata invitata dalla Commissione Europea a rettificare la propria privacy policy al fine di tutelare nel miglior modo possibile la privacy degli uetnti.

Nello specifico è stata inviata una lettera a Larry Page firmata dai garanti europei ed in cui sono presenti 12 punti dettagliati miranti a pilotare le modifiche che Google dovrà applicare alla sua privacy policy.

Nella lettera a Google viene chiesto di sviluppare notifiche informative sulla privacy su tre livelli, di sviluppare presentazioni interattive per poter esplorare facilmente i contenuti della privacy, di aggiungere ino più dettagliate in merito all’utilizzo dei dati con impatto significativo sugli utenti, di rendere accessibile i dati da mobile e di assicurarsi che gli utenti passivi vengano correttamente informati.

Google Q4 2012

UE, Google dovrà cambiare privacy policy

Google policy privacy CNIL

Quando lo scorso marzo Google applicò delle sostanziali modifiche alla sua privacy policy facendo in modo che per gli utenti fosse sufficiente dare un unico consenso per poter trattare i dati provenienti da tutti i suoi servizi in molti espressero le proprie perplessità a riguardo.

Infatti se per Google la faccenda andava a configurarsi come un sistema mediante cui facilitare la vita a tutti i suoi innumerevoli utenti per altri, specie per l’Unione europea, la novità introdotta dal gran colosso delle ricerche in rete avrebbe potuto mettera a serio rischio la privacy degli internauti.

La disponibilità di numerosi dati potrebbe infatti permettere di riconoscere facilmente l’identità di qualcuno pur restando questa formalmente anonima.

In un secondo momento, tenendo conto di ciò, i garanti della privacy dell’UE chiesero a Google di sospendere il nuovo regolamento in attesa di una valutazione, una richiesta questa che venne ignorata da big G.

Google: da domani scatta la nuova privacy policy, l’UE è molto preoccupata

Google privacy policy Unione Europea

Così come già reso noto qualche tempo addietro, a partire da domani, 1 marzo 2012, Google applicherà ufficialmente le nuove regole per la privacy riscritte praticamente di punto in bianco, o quasi.

Tuttavia l’Unione Europa, come manifestato anche diversi giorni fa, ha espresso preoccupazione e perplessità circa il nuovo regolamento sottolineando la cosa al gran colosso di Mountain View.

Nello specifico, la CNIL, l’autorità francese per la protezione dei dati personali che è stata incaricata di effettuare un’indagine conoscitiva sulle nuove norme di Google, ha chiesto a Larry Page una sorta di pausa in merito al percorso di adozione delle nuove normative.