Cina origine attacchi hacker Stati Uniti

Hacker, gli attacchi agli Stati Uniti partono dalla Cina

Cina origine attacchi hacker Stati Uniti

Il quartier generale della maggior parte delle attività di hacking contro istituzioni, organizzazioni, aziende e media a stelle e strisce che hanno avuto luogo nel corso delle ultime settimane è in Cina o almeno così sembrerebbe stando a quelle che sono le più recenti informazioni al momento disponibili.

A sostenere tale tesi è la società Mandiant che, appunto, in un rapporto, in cui sono pubblicati un insieme di numeri, di immagini e di documenti, viene messo in evidenza il coinvolgimento diretto di Pechino nell’attività di cyber-spionaggio e viene fatto notare come l’epicentro degli attacchi sia un edificio di Shanghai dove risiede un’unità dell’esercito del paese asiatico.

Per il momento non è stato possibile entrare all’intero dell’edificio ma a quanto pare sarebbe proprio da li che hanno orogine i numerosi attacchi, come quello al New York Times, che sono stati sferrati negli ultimi tempi.

Kaspersky Red October

Kaspersky ha scovato Red October, la nuova rete di spionaggio globale

Kaspersky Red October

È stata battezzata Red October o, per dirla alla nostrana, Ottobre rosso ed è la rete di spionaggio e cybercrimine scoperta da Kaspersky che è stata svelata alla stampa dopo diversi mesi di duro lavoro e, sopratutto, di indagini.

Il nome, così come sottolineato dalla nota agenzia di sicurezza informatica, è ispirato dalle origini del network e dal suo essere operato prevalentemente da nativi russi con server dislocati non soltanto lungo il paese più vasto del pianeta ma anche in Germania.

Red October è, nello specificio, il frutto di ben 5 anni di spionaggio e di cybercrimine ed è diffuso praticamente a macchia d’olio nei paesi petroliferi, nell’Europa dell’Est ed anche in Nord America risultando infiltrato nei sistemi di ricerca e di archiviazione diplomatici, governativi e scientifici.

Gli autori del network sono dei veri e propri professionisti dello spionaggio che raccolgono informazioni sui bersagli da colpire e che, in un’azione combinata, scagliano contro di loro malware ad hoc alle spalle dei quali c’è un lavoro di intelligence.

Huawei e ZTE accusate di spionaggio in USA

Huawei e ZTE sono un rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti

Huawei e ZTE accusate di spionaggio in USA

Huawei e ZTE, i colossi cinesi in fatto di telecomunicazioni, potrebbero presto essere tagliati fuori dal mercato statunitense poiché, stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore, la potenziale influenza esercitata su di loro dallo Stato cinese costituisce una seria minaccia per la sicurezza del popolo americano.

Huawei e ZTE, rispettivamente il secondo ed il quindo produttore al mondo ai apparecchiature per le telecomunicazioni, detta in altri termini, sarebbero quindi accusati di spionaggio.

Nella bozza del nuovo rapporto della U.S. House of Representatives Intelligence Committee, il Congresso statunitense, è infatti messo in evidenza che dopo l’esecuzione di diverse ed approfondite indagini viene consigliato ai dipartimenti governativi e alle imprese nazionionali di evitare i prodotti resi disponibili dai due gruppi cinesi.