ipv6 forse ci siamo

ipv6 forse ci siamo

Una notizia passata molto in sordina, cioè da ieri è attivo per 4 root nameserver il protocollo ipv6. Forse alcuni di voi si staranno chiedendo di che parlo, bene facciamo una breve introduzione. Gli indirizzi internet sono quasi finiti o per meglio dire si esauriranno entro breve e oggi degli oltre 4 miliardi disponibili con il sistema attuale, ovvero l’ipv4, ne rimangono liberi solo il 14 per cento.

Secondo i calcoli del Icann, nel 2011 non ce ne saranno più. Per questo è partita l’attivazione dell nuovo sistema di assegnazione, l’ipv6, che inizierà ad affiancarsi a quello attuale, l’ipv4, per prenderne completamente il posto nel giro di una quindicina d’anni. Il nuovo sistema metterà a disposizione un numero altissimo di indirizzi identificativi, pari a due elevato alla centoventottesima potenza o, se preferite, 3,4 per 10 alla trentottesima (con l’ipv4 siamo a 2 alla 32esima). Insomma c’è ne sarà un pò per tutti.

Oltre 100 generatori web 2.0 per tutti i gusti!

Ormai i generatori web 2.0 hanno spopolato e, sono in grado di produrre in pochissimi click qualsiasi cosa: gif animate, file PDF, foto ritoccate, template per pagine web, pagine web stesse, password, firme, loghi, moduli e chi più ne ha più ne metta!

E che ne dite di una bella lista con oltre 100 di questi generatori on-line, per ogni gusto ed esigenza e divisi per categoria? Basta chiedere:

Convertitori d’immagini in testo ASCII

Colori

Domain Hacks: propone cloni di domini famosi hackerando le parole!

Domain Hacks è un simpatico motore di ricerca che può tornare utile in caso avessimo bisogno di un nome per un dominio a tutti i costi, anche se risultasse già registrato.

Grazie a questo curioso servizio infatti, per esempio, se desideriamo un dominio simile al famoso Engadget, ci basterà inserirlo nel campo della ricerca, e il motore ci proporrà tutte le soluzioni possibili per arrivare al nostro scopo, fornendoci alternative con altre estensioni che ci possano aiutare a raggiungere il dominio più simile all’originale.

Per esempio come vedete nella tabella sopra, Engadget potrebbe diventare: