Al contrario di Chrome, Internet Explorer e Safari, Firefox non dispone ancora di un’architettura multi-processo. Questo, tradotto in parole povere, significa che quando una scheda va in crash manda in crash l’intera applicazione. La struttura multi-processo è importante anche in termini di sicurezza, in quanto le schede si trovano in delle sandbox che, in caso di vulnerabilità, non permettono agli exploit di essere eseguiti allo stesso livello del thread principale del browser.
Si tratta di una mancanza che comincia a farsi sentire nella sempre più aspra battaglia contro Chrome e IE, ma finalmente qualcosa si muove. Dopo aver speso gli ultimi anni a ottimizzare la velocità e l’interfaccia utente del programma, Mozilla nel 2013 ha deciso di puntare nuovamente forte sull’architettura multi-processo di Firefox mettendo al lavoro un piccolo team di sviluppatori su questo progetto.