Google Reader Notifier

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Salve cari lettori, senza troppe introduzioni in questa domenica d’estate presentiamo Google Reader Notifier. Di cosa si tratta? Google Reader Notifier è un piccolo programma per Windows che controlla periodicamente il tuo account Google Reader e avvisa l’utente quando ci sono nuovi contenuti da leggere.

Dalla teoria passiamo alla pratica:

N.B.: Prima di procedere con l’installazione è necessario installare .NET Framework 3.5 sul personal computer in uso altrimenti non sarà possibile utilizzare questo tool.

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1. Ora che non abbiamo più alibi, scarichiamo il pacchetto da questo indirizzo, salviamolo, e finalmente installiamolo sulla macchina. Avviamolo.

GMail Down, cronaca di una parola chiave

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Dopo un’intera giornata di alti e bassi GMail è definitivamente caduto intorno le 22 ora italiana. Già altre due volte nell’ultimo anno è accaduto e la reazione è sempre la stessa, panico.

Sulla rete sono istantaneamente comparsi post sui blog più letti della blogosfera oltre a decine di migliaia di tweets, dai più deliranti ai più sobri che null’altro che facevano che comunicare al mondo intero la propria frustrazione. In questi casi inevitabilmente ci si ritrova a pensare a quanto Google sia fondamentale nelle nostre vite.

Probabilmente possiamo cambiare numero di telefono senza necessariamente aggiornare tutte le nostre centinaia di contatti, ma il nostro indirizzo email è il punto fisso, ancora il cuore pulsante della nostra attività in rete. Senza quell’indirizzo niente recovery password, niente nuove registrazioni, comunicazioni urgenti o meno che siano, insomma, nonostante esistano svariate decine di metodi alternativi per comunicare, il down di GMail per milioni di utenti significa black out delle comunicazioni.

Tralasciando questa discussione della quale la rete è più che satura, concentriamoci un attimo sull’aspetto real time della comunicazione. Di istinto la prima cosa che si fa el momento in cui si cercano informazioni su un evento del genere, accaduto da pochi minuti se non secondi è di effettuare una ricerca su Twitter.

Timelimes, l’aggregatore di notizie ed eventi dei principali servizi on the web

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Ad oggi, i servizi disponibili nella grande rete sono sempre più in aumento, il che comporta un inevitabile crescita delle soluzioni online sfruttate dai vari utenti, sia che si tratti di motivi di lavoro, svago o altro.

Questa grande quantità di servizi web utilizzati spesso implica l’impossibilità di tenere traccia in maniera costante di quelli che sono gli aggiornamenti in tempo reale dei vari Social Network, caselle e-mail e quant’altro venga sfruttato da noi umili esploratori della rete.

Per ovviare a questo fastidioso problema è stato dunque ideato un interessante applicazione online grazie alla quale potremo essere sempre costantemente e contemporaneamente aggiornati circa quelle che sono le ultime notizie ed eventi riguardanti i principali servizi web.

Facebook compra Friendfeed, questa è davvero una notizia bomba

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Facebook ne sta facendo di strada, diavolo se è vero. Dopo aver scavalcato MySpace, raggiungendo gongilioni di utenti, ha portato a termine davvero un colpaccio. Si tratta di una notizia dell’ultim’ora, infatti, però è confermata, dato che è presente sia nella sezione stampa di Facebook, sia negli highlits di Friendfeed. Ebbene si, ora questo servizio, FriendFeed, fa interamente parte di Facebook.

I dettagli dell’operazione, attualmente non si conoscono, però è davvero un evento dato che l’intero staff di FriendFeed viene inglobato negli uffici di Facebook, ed all’interno di esso sono presenti diversi vip di google, come il creatore di Gmail. Mark Zuckerberger, CEO di Facebook non ha nascosto l’ammirazione per il servizio comprato, che ritiene un semplice ed elegante servizio per la condivisione delle informazioni.

Spam tramite email o tramite social network: a che punto siamo?

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I geek più accorti si saranno anche dimenticati della questione “spam”, capaci come sono di settare ed utilizzare filtri di cui poi, praticamente, ci si dimentica anche l’esistenza per quanto riescono a filtrare bene le email indesiderate, nonostante lo spam tramite email rappresenti il 94% di tutte le email che girano in questo momento sul web.

Eppure c’è un mondo di utenti Internet che lo spam lo continuano a ricevere e, soprattutto, ci continuano a cliccare per i più disparati motivi. E’ per questo motivo che qualche giorno fa il MAAWG (Messaging Anti-Abuse Working Group) ha pubblicato un sondaggio molto interessante su questo fenomeno in costante ascesa, elaborato all’inizio dell’anno su un panel di 800 utenti “privati” senza conoscenze in termini di sicurezza tra Stati Uniti e Canada.

Circa un terzo degli intervistati ha ammesso di rispondere a delle email sospette di spamming. All’interno di questa percentuale, poi, circa il 17% ha detto di aver cliccato per errore, il 13% per lamentarsi con lo spammer, mentre il 12% è stato comunque interessato al prodotto o al servizio reclamizzato. Degno di nota, inoltre, è il fatto che il 21% degli intervistati ha ammesso candidamente di non fare assolutamente nulla per evitare di essere soggetto al problema dello spamming.

Customize Google: ottima estensione per IE

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Customize Google è un popolare add-on per Firefox, e permette agli utenti di personalizzare parecchi aspetti dei servizi Google, come ad esempio Google Search o Gmail. Le opzioni vanno dall’interfaccia alla sicurezza, passando per privacy e quant’altro.

Ora voglio segnalarvi un estensione simile per Internet Explorer, che possiamo trovare a questa pagina. Il set d’opzioni non è vasto come il rispettivo add-on in Firefox, ma comunque è utile se siamo costretti ad utilizzare IE.

Gmail Labs: Inserire immagini nel corpo dell’e-mail

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Il rich-text editor di Gmail non è mai stato il massimo, specialmente se si considerano altre applicazioni come Google Docs o Zoho. Forse la mancanza più importante era l’assenza di un bottone che permettesse di inserire le immagini nei messaggi.

Infatti potevamo, si allegare alle email foto e quant’altro ma non era possibile visualizzarle nel corpo della email, a meno che di non caricarla su un servizio esterno ed incollarla in Gmail. Ma le cose sono cambiate.

Google, pesci d’Aprile “a go go”. Voi quali avete scoperto?

Pfiù, finalmente ne siamo usciti. Scusate lo sfogo, cari amici geek, ma le 24 ore appena passate sono state tra le più difficili in assoluto per chi di mestiere fa – o tenta di fare – il blogger. Il primo Aprile, lo sapete benissimo, è estremamente difficile destreggiarsi tra notizie vere e bufale create ad arte, ma ieri c’è stata una certezza che è andata oltre ogni più ragionevole dubbio: quelli di Google si sono divertiti come matti!

Tra fantomatiche tecnologie rivoluzionarie, improbabili palle da football “intelligenti” e browser in 3D il colosso di Mountain View – come riporta il blog di Paolo Attivissimo – si è letteralmente dato alla pazza gioia. Certo, quasi nessuno ha creduto a queste “novità”, ma poco importa. Tutto è rimbalzato alla velocità della luce sulla grande rete e la missione di “big G” è stata portata a termine con pieno successo.

Adesso però andiamo con ordine, proprio come nell’esaustivo riepilogo grafico presente in apertura del post.

Due template particolari: la grafica di Google e GMail sul tuo blog!

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Alcune cose, sulla rete, fanno tendenza. Marchi, spot, frasi, loghi e grafiche. Da tutto ciò può nascere una moda, ed è proprio sull’ultimo degli esempi proposti che oggi intendiamo riflettere.

Google non è un sito, è il sito. Dunque è in, è il numero uno tra i siti. E, pur avendo una grafica minimale, viene spesso copiato in tutto e per tutto. Anche nell’aspetto grafico, basta dare un’occhiata al template Woogle per WordPress.

Woogle è un ottimo e realistico template che ricalca in maniera assai fedele quello che è l’aspetto grafico del più noto motore di ricerca al mondo, Google, così come Google GMail ricalca l’aspetto grafico del quasi omonimo servizio di email, il più popolare del mondo.

Annullare l’invio di un email in Gmail

Avete mai cliccato per sbaglio sul pulsante Invia mentre stavate scrivendo un email, magari di lavoro, e avete cosi fatto una magra figura?

Ma se siete utenti Gmail, da oggi sarà possibile evitare questo inconveniente, infatti tramite i Gmail Labs è possibile attivare una nuova funzione che rende possibile annullare l’invio della mail entro 5 secondi dal momento in cui si preme Invio.

Gmail più visitato di Youtube!

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Impressionante l’ultimo report di Hitwise dal quale si nota che le visite mondiali a Gmail sono maggiori di quelle di Youtube, il noto portale di video-sharing sempre di proprietà di bigG. Inoltre i due siti si sono contesi la decima posizione a livello globale per visite.

Attualmente Gmail è il servizio del colosso di Mountain View più utilizzato, con un misero 10 per cento, dietro al motore di ricerca vero e proprio. Terso si posizione Youtube staccato di mezzo punto percentuale dal client email web based.

Dopo il motore di ricerca, crisi anche per GMail

Alla fine di gennaio accadeva un’evento passato sotto i riflettori di tutto il sistema mediatico e della blogosfera: Google, per meno di un’ora, non era stato disponibile. In seguito a ciò, moltissimi internauti hanno dovuto rivalutare la propria Google-dipendenza.

Big G è ormai una delle colonne portanti della Rete. Ogni sua scalfitura, seppur minima, assume uno spropositato rilievo a causa della sua importanza. Ieri, infatti, durante la mattinata, GMail (il servizio di posta elettronica made in Mountain View) è stato irraggiungibile per lungo tempo.

Aggiungiamo un feedreader a Gmail

Una delle funzioni che amo di più dei Gmail Labs è la possibilità di aggiungere gadget di terze parti al mio servizio di posta web based.

Per attivare questa feature dovete innanzitutto impostare la lingua Inglese per Gmail, poi andare nella scheda Labs, tra le impostazioni, e abilitare l’opzione Add any gadget by URL. Oggi voglio segnalarvi come aggiungere un feed reader all’interno di Gmail.

Colleghiamoci a Gmail anche quando siamo offline

Il lato positivo di utilizzare un client web based, come Gmail, per le proprie email sta nel fatto che possiamo tenere sempre sotto controllo il nostro account a prescindere dal computer da cui ci colleghiamo.

Ma sfortunatamente, se non siamo a casa, soprattutto qui in Italia, collegarsi in mobilità non è un operazione semplice, e ha un costo elevato.