Google Chrome continua a snobbare gli utenti Mac

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Google Chrome è ormai un browser conosciuto e diffuso, da oltre un anno è stato introdotto, dalla prima versione incredibilmente instabile a quelle che proviamo oggi, tanto da diventare per molti utenti il browser predefinito e probabilmente il futuro browser.

Gli utenti di cui stiamo parlando però sono utenti Windows, i fortunati a cui Google ha dedicato tanta attenzione, cosa ovviamente giustificata dai numeri. Ugualmente fortunati non sono gli utenti Mac e Linux, che ancora non vedono le loro versioni di Chrome paragonabili al livello di qualità raggiunto da Google Chrome per Windows.

Gli utenti Mac solo di recente hanno ricevuto una versione più o meno stabile di Google Chrome da poter utilizzare senza morire in preda alla frustrazione da bug. Sembrava, dagli annunci di Google, che con l’ultima versione per Mac Google Chrome sarebbe diventato un vero e proprio browser cross-platform, uguale per tutti.

Google intende rendere la velocità di un sito una variabile per il ranking

Google Code

Da quando Google si è presentato sulla scena, durante la fine dello scorso secolo, i suoi algoritmi di pagerank, sempre più segreti, sono cresciuti di volta in volta perfezionandosi e rendendo la homepage della grande G, l’accesso universalmente riconosciuto al web.

Ciò grazie ai continui aggiornamenti di Google, alla sua analisi accurata del web ed alla sua capacità di pilotare / seguire i gusti dell’utenza. La velocità di un sito, non è un segreto, è un discrimine fondamentale per il successo o meno di questo. L’utente internet si distingue per la sua impazienza, giunge ad un indirizzo e da quel momento la pagina web corrispondente ha pochi secondi per apparire, prima che la sua scheda venga chiusa.

Google sembra condividere l’impazienza degli utenti, ed in una dichiarazione di Matt Cutts, un ingegnere di Google, pare che nel 2010 il page rank considererà questo fattore fra le variabili principali di valutazione. Una novità del genere può sembrare minore, ma se ci si ferma a riflettere comporterà un importante cambiamento sia per i webmaster che per gli utenti.