Google permette di cercare e trovare contenuti di Drive, Plus e Gmail

Google, la Germania e la tassa sui contenuti indicizzati

Google Germania tassa link

Quanto approvato dal Parlamento tedesco nel corso delle ultime ore potrebbe andare a stravolgere il comune operato di Google e di tutti gli altri aggregatori di notizie in Germania.

Infatti con 293 voti a favore e 243 contro è passata al Bundestag la cosiddetta “Leistungsschutzrecht für Presseverleger” ovvero la legge sul copyright accessorio per gli editori della stampa.

Come da nuova norma, quindi, i produttori di materiali di notizie avranno il diritto esclusivo sula loro disponibilità pubblica, parziale o completa, a scopi commerciali.

L’idea di fondo è dunque quella che un aggregatore di notizie, un blogger o un sito sia ora obbligato a concordare con gli editori un compenso per il rilancio dei contenuti.

Alcune eccezioni dovrebbero essere previste nel caso in cui la snippet o il testo che accompagna i link risulti ridotto all’osso.

Google accordo vicino Commissione Europea

Google, accordo raggiunto con gli editori francesi

Google accordo editori francesi

Le “incomprensioni” tra Google e l’editoria francese possono finalmente dirsi concluse poiché dopo mesi e mesi di scontri ed accuse reciproche big G è finalmente riuscito a trovare un accordo con la Francia .

Sulla falsariga dell’editoria belga il presidente francese Francois Hollande ha infatti siglato un accordo con Eric Schmidt, l’executive chairman di Google, mediante cui è stato messo un punto, si spera definitivo, alle polemiche degli ultimi tempi e grazie al quale l’editoria francese ha ora a propria disposizione ben 60 milioni di euro da investire.

Il nocciolo della questione verteva, prevalentemente, sulla distribuzione di notizie mediante Google News, un servizio particolarmente apprezzato dagli utenti dell’intero globo terrestre per avere accessoimmediato a notizie dell’ultim’ora.

Secondo gli editori transalpini il merito del successo di Google News, almeno per quanto riguarda il territorio francese, è in primis da attribuire ai quotidiani online ragion per cui big G avrebbe dovuto contribuire economicamente in tal senso.

Google News, accordo con gli editori belgi

Google News accordo editori Belgio

Durante le ultime ore Google ha firmato un accordo molto importante con gli editori belgi di lingua francese che mette finalmente un punto ad un caso aperto già da diversi anni a questa parte e che mira a costruire un rapporto di collaborazione decisamente più stretto e costruttivo con tutti i vari ed eventuali partner interessati.

Nel 2006, infatti, in Belgio gli editori iniziarono ad opporsi al mondo in cui Google News indicizzava le notizie portandole e proponendole all’interno di Google Search.

Gli editori avevano quindi tirato in ballo la continua violazione di copyright e la denuncia era poi terminata con una condanna per Google News.

L’accordo firmato mira però a mettere un punto alle “quisquilie” prevedendo la messa in atto di tutta una serie di iniziative di business volte ad utilizzare reciprocamente i mezzi di comunicazione delle parti coinvolte in modo tale da promuovere i propri servizi e portare lettori sui siti dei giornali e, al contempo, pianificare le pubblicità di Google sui mezzi degli editori.

Google News editori italiani

Editoria italiana VS Google: presto news a pagamento?

Google News editori italiani

Rispetto a quelli degli altri paesi gli editori italiani si sono definiti, e continuanno tutt’ora a farlo, come uniti per la tutela dei diritti d’autore ed il documento emanato, proprio nel corso delle ultime ore, dalla FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) dovrebbe esserne la prova più evidente.

Con tale documento, infatti, gli editori si schierano anche in Italia contro Google e contro le sue news.

Seguendo quindi le orme dei colleghi francesi anche gli editori italiani hanno preso posizione a favore di un paywall per l’accesso a Google News alle anteprime di quelli che sono i loro contenuti.

Agendo in tal modo, quindi, le testate giornalistiche andrebbero a fornire news a Google soltanto previo pagamento nel tentativo di frenare il crollo del mercato editoriale nazionale impedendo agli aggregatori di sfruttare contenuti senza però cedere nulla in cambio.

GNews, visualizzare le notifiche di Google News in Chrome e sul desktop

Se siete soliti consultare le notizie visualizzabili da Google News ogni qual volta, o quasi, effettuate l’accesso ad internet sfruttando il vostro browser web preferito e qualora foste alla ricerca di un sistema ben più pratico mediante cui tenere traccia delle ultime news disponibili allora, cari lettori di Geekissimo, non potete lasciarvi sfuggire Gnews.

Di che cosa si tratta? Semplice: GNews è una nuova estensione per Google Chrome che, una volta in uso, permetterà di visualizzare tutte le ultime notizie disponibili su Google News facenti riferimento a quelle che sono le categorie d’interesse direttamente dall’interfaccia del browser web, così come illustrato nello screenshot d’esempio presente ad inizio post, e, per non far mancare proprio nulla, anche sul proprio desktop.

Nel dettaglio, l’estensione andrà ad aggiungere un apposito pulsante accanto alla barra degli indirizzi di Google Chrome che notificherà all’utente il numero delle nuove notizie disponibili.

Google News

Google News: Come Eliminare Comunicati Stampa (e Blog)

Google News

Google News non integra notizie provenienti solo da siti di informazione, ma contiene al suo interno anche notizie provenienti da blog e comunicati stampa, che ad alcuni utenti possono dare fastidio in quanto aggiungono “rumore”, impedendo all’utente di leggere le notizie vere, da cui si viene distratti.

Per questa ragione, nelle impostazioni di Google News è stata aggiunta la possibilità di filtrare meglio i risultati proposti dal portale di informazione.

Google Wave, aggiunte nuove estensioni: versione finale quasi pronta?

Dopo qualche mese in cui sembrava finito prematuramente nel dimenticatoio, Google Wave torna a far parlar di sé. Motivo di questo – non si sa ancora quanto duraturo – ritorno alla ribalta, l’introduzione da parte di “big G” di una nuova galleria di estensioni per ampliare le funzionalità del servizio.

Tra queste, vale sicuramente la pena di sottolineare: iFrame che consente di inserire pagine Web intere nei wave; Trippy che consente agli utenti di organizzare viaggi attraverso una mappa dinamica; Wave Sudoku per trastullarsi in maniera collaborativa con il popolare gioco di logica; Pollo per inserire sondaggi; Yellow Highlighter per evidenziare porzioni di testo nelle “onde”; Video Chat per effettuare delle video chat tramite Google Wave.

Gli add-on sono tutti accessibili tramite la voce Extensions presente nel menu del servizio, mentre per installarli (e usarli poi in qualsiasi wave) basta cliccare sul pulsante verde Install.

Google condannata in Italia. Gli USA: è censura

Il tribunale di Milano ha sentenziato. I dirigenti di Google David Carl Drummond, George De Los Reyes e Peter Fleischer devono scontare una pena di sei mesi di reclusione con la condizionale. La colpa di cui si sono macchiati? Non aver impedito a quattro imbecilli di pubblicare un filmato in cui malmenavano un ragazzo affetto da autismo su Google Video.

Il deprecabile episodio, lo ricorderete benissimo, si verificò nella seconda metà del 2006 e vide come protagonisti alcuni studenti di un istituto tecnico torinese, i quali prima malmenarono un loro compagno disabile, filmando l’accaduto, e poi provvidero a pubblicare le loro “gesta” sul Web.

Come riportato da tutti i più importanti organi di informazione italiani, si tratta della prima sentenza del genere a livello internazionale. Una cosa di cui non andar troppo fieri, a nostro avviso, sintomo che qualcuno non ha ancora capito che monitorare in tempo reale un flusso di video come quello ricevuto quotidianamente da YouTube è praticamente impossibile.

Google Buzz, è già rivoluzione: tante novità all’insegna della privacy

A meno di una settimana dal lancio, c’è già aria di grosse novità in casa Google Buzz. Tutta colpa (o merito) delle tantissime e-mail di protesta giunte al colosso di Mountain View, che questa volta non ha potuto fare orecchie da mercante ed ha provveduto a rivoluzionare il suo social network, introducendo in esso tante novità all’insegna della privacy.

Tre i principali cambiamenti subiti dal servizio. In primis, la funzione di auto-follow è stata sostituita dai consigli, in questo modo è l’utente e non più Google a scegliere i contatti da seguire. Poi, è stata abolita la connessione automatica di Buzz con gli album pubblici di Picasa e gli elementi condivisi di Google Reader, che rimane disponibile ma solo in base alle scelte dell’utente. Infine, entro breve verrà aggiunta una scheda dedicata a Google Buzz nella pagina delle impostazioni di Gmail, attraverso cui regolare le impostazioni sulla privacy relative alla nuova rete sociale di ‘big G’, rimuovere Buzz da Gmail o disabilitarlo del tutto.

Google News si aggiorna per i dispositivi mobile!

Google Mobile News

Google si è sempre fissato come obbiettivo principale, quello di poter offrire i suoi servizi nella stessa maniera su tutti i dispositivi con un collegamento ad internet. Ecco che sono nate le varie versione dei classici servizi web, anche per dispositivi mobile come iPhone, Android, e gli utenti di Palm Pre. Tra tutti questi servizi troviamo l’ottimo Google News un servizio WEB che riunisce tutte le principali testate giornalistiche italiane e non solo.

Google News, attualmente è disponibile in 27 lingue e 70 edizioni, un archivio infinito di news e immagini da poter consultare in qualsiasi momento della giornata. Mantenendo quanto detto all’inizio dell’articolo, Google ha migliorato la sua versione di Google News per i dispositivi Mobile, rendendola per tutti uniforme.

Google, trema: Murdoch vuole ridimensionarti

Nonostante i 78 anni suonati ed i fantastiliardi di dollari presenti sul suo conto bancario, il magnate australiano Rupert Murdoch ha ancora fame di successi, e questa volta a farne le spese potrebbe essere Google.

Nel corso di una recente intervista televisiva (visibile dopo il salto), il proprietario di Fox ha asserito di voler rimuovere tutti i siti Internet facenti capo alla News Corp dalle fonti di Google News. Una mossa che, nelle intenzioni del ricco nonnetto, spingerebbe molti utenti verso quell’Internet pay-per-view di cui vi abbiamo parlato in passato.

Google non utilizza i MetaTAG Keyword per il posizionamento dei siti

Logo Google

Mi è capitato in questi ultimi giorni di partecipare ad un interessante incontro con Giorgio Taverniti, uno dei principali esperti di SEO nel mondo di internet. Durante questo incontro, si è affrontato l’argomento del SEO applicato ad uno dei principali motori di ricerca come Google e delle varie possibilità che possono permettere di migliorare il posizionamento di un sito internet nella SERP del primo motore di ricerca sulla rete.

Google Blog Italia, nella giornata del 14 Ottobre ha chiarito uno degli aspetti più discussi nel campo SEO. I meta TAG sono così influenti sul posizionamento? Beh, se parliamo di Title e Description, sicuramente sì ma se parliamo di Keyword, questo non è affatto influente, anzi sono completamente ignorati da Google. E’ quanto scrivono nelle pagine di Google Blog Italia. Google non si basa sui Keyword per migliorare il posizionamento di un sito nella sua SERP.

Google News si rinnova con Flipper

Google Flipper

Google sta studiando un nuovo sistema per gestire la sua sezione News, e il nome di questo progetto è Flipper. Sembra, dai pochi screenshot che girano su Internet, che Flipper abbia una interfaccia grafica completamente rivisitata rispetto al Google News che siamo soliti utilizzare e che questa permetterà di visualizzare le notizie di successo con un semplice colpo d’occhio, come potete ben vedere dall’immagine presente nell’articolo.

Sarà, inoltre, possibile navigare non solo tramite sezioni, ma anche direttamente tramite la fonte, tramite parole chiave e sarà possibile riordinare le notizie in base alla loro popolarità o tramite raccomandazioni. Non è, invece, certo se cambieranno anche gli algoritmi che stanno alla base del servizio stesso oppure se Flipper sia, in estrema sintesi, un semplice cambio della GUI.

Google, digitalizza milioni di vecchi giornali cartacei

Google News

Google è da ormai molti anni, l’inventore di molti servizi di successo sul web. Ieri è arrivata la notizie, tramite il blog ufficiale dell’azienda, di un nuovo servizio che in questi giorni sta mettendo a punto il team di sviluppo di Google. Il nuovo servizio riguarda i giornali. In questi ultimi mesi si è parlato molto di come digitalizzare tutte le pagine di un giornale e quindi renderlo disponibile gratuitamente su internet.

Bene, Google come fa la maggior parte delle volte, è riuscita a battere le maggiori testate giornalistiche italiane e non, rendendo questa funzione disponibile fin da subito. Da ieri infatti è disponibile un nuovo strumento per la ricerca di vecchie notizie. Google in questi giorni sta lavorando ad un progetto molto particolare ed interessante. Dopo il salto trovate tutte le informazioni.