Google, le vendite dello smartwatch inizieranno a luglio

Google, le vendite dello smartwatch inizieranno a luglio

Google, le vendite dello smartwatch inizieranno a luglio

Attenendosi alle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi a marzo saranno finalmente tolti i veli al tanto chiacchierato quanto atteso smartwatch di Google. Si tratterà di un dispositivo parte integrante della già nota gamma Nexus e sarà prodotto da LG.

Al rumor in questione è tuttavia opportuno sommare le indiscrezioni emerse nel corso delle ultime ore e provenienti direttamente dal Mobile World Congress di Barcellona.

La redazione di CNET ha infatti riferito di aver appreso, in occasione della fiera spagnola e da una fonte rimasta anonima ma ritenuta comunque affidabile, che lo smartwatch di Google sarà presentato ufficialmente a fine giugno durante il Google I/O di quest’anno e che farà la sua comparsa sul mercato a partire da luglio.

Google non ha cercato di acquistare WhatsApp, parola di Pichai

Google non ha cercato di acquistare WhatsApp, parola di Pichai

Google non ha cercato di acquistare WhatsApp, parola di Pichai

Conseguenzialmente alla diffusione della notizia relativa alla messa a segno dell’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook hanno cominciato a circolare in rete, e non solo, alcune voci riguardo l’interesse di Google nei confronti dell’oramai più celebre app di messaggistica istantanea e le presunte offerte, a fronte di un’eventuale acquisto, fatte a quest’ultima da parte di Big G.

A detta di Google stessa quanto emerso nei giorni scorsi non ha però alcun fondo di verità. Sundar Pichai, numero uno della divisione Android, Chrome e Google Apps, ha infatti etichettato come false le indiscrezioni trapelate nel corso degli ultimi giorni riguardo l’interessamento di Big G nei confronti di WhatsApp.

La smentita arriva direttamente dai padiglioni del Mobile World Congress 2014, la fiera di inizio anno dedicata al mondo tech e in particolar modo al segmento mobile conclusasi ieri a Barcellona.

Google Glass: problemi di privacy al ristorante, problemi di recensioni

Google Glass, Big G non vuole leggi che ne vietano l’uso al volante

Google Glass, Big G non vuole leggi che ne vietano l'uso al volante

Per quanto utili ed intriganti possano essere i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di Big G, non sono ben visti alla guida, che si tratti di auto, moto o di un altro mezzo di trasporto poco importa, poiché, a detta di molti, potrebbero essere fonte di distrazione portando, di conseguenza, al verificarsi di incidenti stradali.

Stando a quanto riportato da Reuters pare però che Google si stia dando particolarmente da fare affinché i suoi occhiali per la realtà aumentata possano essere utilizzati anche alla guida di una vettura.

Sembra infatti che Big G stia pressando i politici di almeno tre Stati americani per assicurarsi che la proposta di legge che vorrebbe del tutto vietare i suoi occhiali per la realtà aumentata venga bloccata prima che il dispositivo faccia la sua comparsa sul mercato.

Google Glass, donna aggredita perchè indossava gli occhiali di big G

Google Glass, donna aggredita perchè indossava gli occhiali di Big G

Google Glass, donna aggredita perchè indossava gli occhiali di big G

I Google Glass, è oramai cosa certa, una volta giunti sul mercato risulteranno senz’altro molto utili in svariati campi e per lo svolgimento di più e più attività ma… non saranno tutte rose e fiori o almeno questo è quello che lascia intuire la vicenda verificatasi nelle scorse ore in terra a stelle e strisce.

Sara Slocum, una donna di San Francisco, ha infatti dichiarato di essere stata aggredita e derubata da alcuni uomini per aver indossato all’interno di un bar i Google Glass.

Sara ha raccontato, ai giornali locali e mediante un post condiviso su Facebook nelle scorse ore, di trovarsi nel bar Molotov’s nella Haight Street e di essere impegnata a spiegare agli astanti il funzionamento del dispositivo quando qualcuno le strappato gli occhiali per la realtà aumentata di Big G dal viso insieme alla borsetta e allo smartphone.

Google, le presunte specifiche dello smartwatch

Lo smartwatch Google sarà svelato a marzo e lo produrrà LG

Lo smartwatch Google sarà svelato a marzo e lo produrrà LG

Dopo le tante voci ed indiscrezioni che oramai da mesi e mesi a questa parte si susseguono in rete e non il momento della presentazione del primo smrtwatch di Google pare esser finalmente arrivato.

Stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore da CNET e dal Wall Street Journal sembra infatti che il prossimo mese Google annuncerà un orologio Nexus prodotto da LG, l’azienda che si è già occupata della costruzione dei due più recenti dispositivi Nexus.

La presentazione del dispositivo, identificato per convenzione con il nome di Google Watch, dovrebbe quindi avvenire a marzo mentre il rilascio vero e proprio a giungo, in occasione dell’edizione 2014 del Google I/O.

Google Project Tango, lo smartphone che sviluppa mappe 3D

Google Project Tango, lo smartphone che sviluppa mappe 3D

Google Project Tango, lo smartphone che sviluppa mappe 3D

Interrogandosi in merito a ciò che potrebbe accadere se venisse portato un sensore 3D su uno smartphone e su cosa potrebbe diventare un device mobile se fosse in in grado di identificare e gestire spazi e volumi il colosso di Mountain View ha annunciato Project Tango, una nuova frontiera per la quale sono aperte le porte a sviluppatori e professionisti intenzionati a spingersi ben oltre quelle che sono le loro attuali opportunità.

Si tratta di un nuovo progetto pensato da Google per proiettare opportunità nel futuro e che ben presto potrebbe rivoluzionare il classico concetto di applicazione mobile andando a superare i limiti dell’interazione tattile tramite l’interpretazione degli spostamenti e permettendo ai dispositivi di comunicare direttamente con la realtà circostante.

Tale progetto potrà essere attuato grazie all’utilizzo di un apposito smartphone disponibile sin da subito ed in grado di mettere il sensore 3D nelle mani degli utenti interessati.

WhatsApp è ora compatibile con gli smartwatch Android Wear

Google e la sue offerte a WhatsApp

Google e la sue offerte a WhatsApp

Facebook ha acquisito WhatsApp per la tutt’altro che scarna cifra di 16 miliardi di dollari. Prima che Mark Zuckerberg e la sua squadra facessero propria l’app che più di ogni altra ha segnato la dipartita degli SMS anche Google, però, aveva provato a fare altrettanto.

Infatti poco meno di un anno fa, è cosa già nota, correva voce che il colosso di Mountain View avesse offerto al team alle spalle di WhatsApp 1 miliardo di dollari. Il fatto che big G ci avesse poi riprovato in tempi più recenti è però una notizia del tutto inedita.

Fortune ha infatti rivelato che negli scorsi mesi Google ha offerto a WhatsApp 10 miliardi di dollari, “qualcosina” di meno rispetto alla cifra messa sul piatto dal buon Zuck.

Il nuovo Google Maps è ora accessibile a tutti

Il nuovo Google Maps è ora accessibile a tutti

Il nuovo Google Maps è ora accessibile a tutti

Durante l’evento Google I/O 2013 tenutosi a San Francisco a maggio dello scorso anno Google ha presentato un completo restyling della versione di Google Maps accessibile da browser web tramite computer desktop o laptop.

Gli utenti che, previa richiesta, hanno già avuto modo di “toccare con man propria” in anteprima le grazie della nuova versione del servizio di mappe di big G sono già parecchi ma d’ora in avanti tutti, nessuno escluso, avranno la possibilità di utilizzare il nuovo Google Maps.

Mediante un apposito post sul suo blog ufficiale il team alle spalle di Google Maps ha infatti annunciato che l’attesa è terminata e che a partire da questo momento il nuovo Google Maps è utilizzabile anche da coloro che non hanno avuto accesso all’anteprima.

I Google Glass possono essere utili per gli interventi chirurgici

I Google Glass possono essere utili per gli interventi chirurgici

I Google Glass possono essere utili per gli interventi chirurgici

I Google Glass, abbiamo avuto modo di vederlo in più occasioni, sono un dispositivo che per le sue caratteristiche può rivelarsi particolarmente utile in una gran varietà di circostanze, sia per mero diletto sia per scopi professionali.

A tal proposito, alle varie esperienze d’uso già segnalate nelle scorse settimane qui su Geekissimo va ora a sommarsi un’ulteriore ed interessante dimostrazione di come gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete possono rivelarsi utili per lo svolgimento di specifiche attività in ambito ospedaliero. A testimoniarlo è l’operazione portata a termine da due medici dell’Indiana University Health Methodist Hospital.

Durante una ricostruzione della parete addominale il dott. Paul Szotek ed il dott. Jeff Browne hanno utilizzato i Google Glass per consultare le lastre e l’esito delle risonanze magnetiche del paziente. Grazie agli occhiali per la realtà aumentata di Google i due medici hanno quindi potuto effettuare l’operazione in questione senza bisogno di spostare la loro attenzione dal tavolo operatorio e senza dover necessariamente interrompere il procedimento chirurgico.

Foto che mostra i Google Glass in primo piano

Google Glass, l’utilizzo prolungato può provocare forti mal di testa

Google Glass, l'utilizzo prolungato può provocare forti mal di testa

Chris Barrett è il filmaker salito agli onori della cronaca per aver filmato l’arresto di alcuni ragazzi con i Google Glass nonchè colui il quale ha parlato degli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete come uno strumento di notevole importanza per il giornalismo partecipativo decantandone caratteristiche e potenzialità in tal senso.

Barrett è però anche colui che prima di ogni altro ha puntato il dito contro i Google Glass accusando il dispositivo tech di big G di essere la causa dei suoi mal di testa.

Intervenuto sulle pagine di CNET Barrett ha infatti spiegato come e perché i Google Glass sarebbero l’origine delle sue emicranie.

YouTube indica i migliori brani degli artisti cercati

YouTube indica i migliori brani degli artisti cercati

YouTube indica i migliori brani degli artisti cercati

Al momento non vi è ancora alcuna conferma ufficiale da parte di Google ma a quanto pare YouTube si sta avvicinando sempre di più al mondo dello streaming musicale. Una delle più recenti ed interessanti dimostrazioni di ciò è sicuramente la nuova feature introdotta sulla celebre piattaforma video da qualche giorno a questa parte.

Adesso, infatti, cercando su YouTube il nome di un cantante o di una band viene mostrato un box nella parte destra della schermata in cui sono indicati i brani più popolari, la discografia ufficiale ed alcuni artisti correlati, così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot annesso al post.

Premendo sull’immagine in evidenza con l’etichetta Brani più popolari viene avviata la riproduzione di una playlist. Una volta cominciato l’ascolto questo non viene interrotto passando ad altre pagine del portale, almeno non fino a quando viene aperto un nuovo filmato. I pezzi, quindi, sono riprodotti in sottofondo proprio così come avviene su tutti i più comuni servizi di streaming musicale.

Google Glass, anche le hostess della Virgin Atlantic li usano

Google Glass, anche le hostess della Virgin Atlantic li usano

Google Glass, anche le hostess della Virgin Atlantic li usano

Pur non avendo fatto breccia nel cuore di tutti e pur non risultando ancora disponibili su larga scala i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete, hanno però già trovato molteplici applicazioni tra coloro che in un modo o nell’altro offrono servizi utili per la comunità rivelandosi dunque non solo un mero gadget tech ma anche e soprattutto uno strumento dalle grandi potenzialità.

Nei giorni scorsi, ad esempio, è stato possibile apprendere come l’utilizzo dei Google Glass possa risultare utile ai Vigili del Fuoco ed anche alla polizia di New York. È invece notizia dell’ultim’ora, o quasi, quella che ad utilizzare gli oramai attesissimi occhialini sia anche la compagnia aerea Virgin Atlantic che su alcuni voli ha dotato le sue hostess addette alla prima classe con il dispositivo.