Google Chrome aggiornamento Android iOS

Google mette il turbo a Chrome, aggiornata la versione per Android e iOS

Google Chrome aggiornamento Android iOS

Google ha deciso di impegnarsi a fondo nel settore mobile e la dimostrazione più evidente della scelta fatta consiste, in primis, nello sviluppo di una propria piattaforma e nella realizzazione di una gamma di device, quali smartphone e tablet, in collaborazione con altri produttori.

Tra le principali dimostrazioni date da Google, sempre in tal senso, anche il tentativo di portare Chrome su piattaforma Android e su iOS non è da tralasciare.

A tal proposito, proprio nel corso delle ultime ore, big G ha pubblicato un post sul suo blog ufficiale intitolato, appunto, “Faster browsing for your smaller screens”, vale a dire “Una navigazione più veloce sui vostri piccoli schermi”, mediante cui mette in evidenza quelle che sono le più importanti novità recentemente introdotte in Google Chrome per Android e nella versione per iPhone e per iPad.

CES 2014, YouTube presenterà il codec VP9 per lo streaming dei video 4K

Google sfrutterà YouTube per il suo servizio di streaming musicale

Google YouTube servizio streaming muisca

Delle intenzioni di Google di lanciare un proprio servizio di streaming musicale mediante cui dare del filo da torcere a realtà quali Spotify, Pandora, Rdio e, sopratutto, alla presunta radio online di Apple se ne parla già da diversi giorni a questa parte ma soltanto nel corso delle ultime ore è stato possibile a prendere quelle che dovrebbero essere le effettive intenzioni di big G in tal senso.

Stando a quanto emerso dovrebbe infatti essere YouTube a sancire il lancio di Google nel settore dello streaming dei brani musicali.

Il celebre servizio dedicato alla condivisione ed alla visualizzazione dei filmati, infatti, sarà soggetto ad una parziale metamorfosi che lo trasformerà da portale adibito al video sharing a piattaforma per l’ascolto dei brani musicali senza alcun obbligo di acquisto.

La notizia è stata riportata da CNN Money citando una fonte ovviamente anonima ma, così come di consueto, molto ben informata sui fatti e ritenuta affidabile poiché a conoscenza delle future mosse del colosso delle ricerche in rete.

Le formule disponibili per l’ascolto in streaming dovrebbero andare a ricalcare, grosso modo, quanto già visto per il momento per la concorrenza.

Google permette di cercare e trovare contenuti di Drive, Plus e Gmail

Google, la Germania e la tassa sui contenuti indicizzati

Google Germania tassa link

Quanto approvato dal Parlamento tedesco nel corso delle ultime ore potrebbe andare a stravolgere il comune operato di Google e di tutti gli altri aggregatori di notizie in Germania.

Infatti con 293 voti a favore e 243 contro è passata al Bundestag la cosiddetta “Leistungsschutzrecht für Presseverleger” ovvero la legge sul copyright accessorio per gli editori della stampa.

Come da nuova norma, quindi, i produttori di materiali di notizie avranno il diritto esclusivo sula loro disponibilità pubblica, parziale o completa, a scopi commerciali.

L’idea di fondo è dunque quella che un aggregatore di notizie, un blogger o un sito sia ora obbligato a concordare con gli editori un compenso per il rilancio dei contenuti.

Alcune eccezioni dovrebbero essere previste nel caso in cui la snippet o il testo che accompagna i link risulti ridotto all’osso.

Andy Rubin smentisce google store

Non verrà aperto nessun Google Store, parola di Andy Rubin

Andy Rubin smentisce google store

È oramai da parecchio tempo a questa parte che si parla, a più riprese, delle intenzioni di Google di lanciare dei propri store fisici mediante cui permettere agli utenti di toccare con mano i prodotti, venderli e commercializzare ogni sorta di gadget.

Sino a questo momento dal fronte Google non era ancora giunta alcuna notizia in tal senso ma nel corso delle ultime ore Andy Rubin, l’uomo simbolo dell’ecosistema Android, ha detto la sua a riguardo andando letteralmente a stroncare la speranza di poter vedere negozi di questo tipo.

All’edizione 2013 del Mobile World Congress di Barcellona Rubin ha infatti espresso la sua posizione sull’argomento senza lasciare alcun dubbio a riguardo.

Chrome Super Sync Sports: il nuovo divertente esperimento di Google!

In quanto idee, difficilmente qualcuno batte Google. Il creatore del motore di ricerca più cliccato ha diversi competitors in ogni ambiente, ma sul web sembra regnare incontrastato. Bing continua a guardare le sue spalle, soprattutto mentre Mountain View sforna delle divertentissime trovate. Questa volta non vogliamo parlare dell’unicità dei Doodle che Google inserisce per omaggiare artisti e celebrare delle speciali date, bensì del nuovo esperimento chiamato “Super Sport Sync”.

Possiamo definirlo un gioco disponibile sul browser di Google, ma in realtà non è il classico game firmato Mountain View che trovavamo anche come Doodle. Questa volta il controller del mini-videogame sarà il vostro smartphone oppure il tablet. Che cosa dovrete fare? Potrete decidere di correre, pedalare e nuotare.

Sergey Brin TED 2013 Google Glass

Sergey Brin, i Google Glass ci libereranno dalla schiavitù da smartphone

Sergey Brin TED 2013 Google Glass

Due giorni fa Sergey Brin, il co-fondatore di Google, è salito sul palco dell’edizione 2013 della conferenza TED per parlare dei Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di big G.

Brin si è soffermato sopratutto su come il lancio sul mercato degli occhiali per la realtà aumentata di Google sarà in grado di stravolgere le ben consolidate abitudini degli utenti che giorno dopo giorno divengono sempre più schiavi degli smartphone.

Lo stesso co-fondatore di Google ammette di tenere sempre sotto controllo il display del proprio smartphone per verificare se sono presenti nuovi messaggi di posta elettronica o notifiche dei social network utilizzati, una pratica questa che, a suo dire (e non solo), può essere paragonabile ad una sorta di tic nervoso.

È questo il modo in cui vorresti interagire con altre persone? È una cosa castrante. Stai lì a fare scorrere il dito su questo pezzo di vetro. È questo che vuoi davvero fare con il tuo corpo.

Google Glass in vendita su eBay

Google Glass, all’asta su eBay

Google Glass in vendita su eBay

Per poter far propri i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del colosso di Mountain View, le opzioni al momento possibili sono tre quali acquistare la Explorer Edition, riservata però ai soli sviluppatori, al “modico” costo di 1.500 dollari, attendere l’inizio della commercializzazione su larga scala o partecipare al contest lanciato da big G la scorsa settimana.

Un’ulteriore alternativa a quelle in questione poteva poi essere quella di fare la propria offerta su eBay.

Infatti, sul celebre servizio online dedicato alla vendita e all’acquisto dei prodotti in rete e, ancor di più, alle aste è apparsa, proprio nel corso delle ultime ore, un’inserzione dal titolo “Google Glasses ( Project Glass ) #ifihadglass Glasses”.

Chi ha inserito l’inserzione è, a quanto pare, uno dei pochi eletti da Google per il test dei Google Glass che, così come suggerisce il titolo dell’asta, è stato scelto per sperimentare i fantomatici occhiali partecipando al concorso indetto da big G giorni fa.

L’utente che ha inserito l’inserzione, però, non sembra essere intenzionato a tenere per sé i Google Glass che gli verranno recapitati da big G.

Rumors Google Motorola prossimo Nexus X-Phone

Google, preoccupazioni per Samsung e indiscrezioni sull’X-Phone

Rumors Google Motorola prossimo Nexus X-Phone

Il fatto che nel corso degli ultimi anni Samsung sia riuscita a guadagnarsi sempre di più il favore dell’utenza mondiale commercializzando smartphone di varia tipologia basati sulla piattaforma del celebre robottino verde non è sicuramente una novità ma che Google abbia non pochi timori nei confronti del predominio della sudcoreana per quanto riguarda il mercato Android si ed a confermare la cosa ci hanno pensato le fonti del Wall Street Journal.

Stando infatti a quanto riportato dall’autorevole testata Samsung potrebbe reclamare in esclusiva versioni più evolute di Android, potrebbe richiedere priorità su altri produttori o una maggior quantità di commissioni sui ricavati pubblicitari, che attualmente dovrebbero attestarsi intorno al 10%.

Nella peggiore delle ipotesi Samsung potrebbe addirittura decidere di abbandonare il supporto diretto a Google con una propria versione di Android o anche per un nuovo OS come nel caso di Tizen.

Google Glass 2

Google Glass, la seconda generazione è già in cantiere

Google Glass 2

Nel corso della giornata di ieri abbiamo avuto modo di apprendere che i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del gran colosso di Mountain View, saranno dotati solo del modulo Wi-Fi e Bluetooth mediante cui sarà possibile, rispettivamente, collegarsi ad internet e agganciarsi ad un device Android o Apple.

Gli occhiali, stando a quelle che sono le più recenti informazioni, potrebbero arrivare sul mercato entro la fine dell’anno corrente alla “modica” cifra di 1500 euro.

Pur restando, per il momento, un prodotto destinato ai soli sviluppatori, Google, a quanto pare, sta già pensando alla seconda generazione dei suoi fantomatici occhiali.

È infatti notizia dell’ultim’ora quella che Google sul finire del 2011 ha depositato un brevetto, svelato proprio oggi da USPTO (United States Patent and Trademark Office), che consente di dare un primo sguardo a quella che dovrebbe andarsi a configurare come la seconda generazione dei Google Glass in fase di sviluppo presso i laboratori di big G.

Google servizio streaming musicale Android

Google è al lavoro su un servizio di streaming musicale?

Google servizio streaming musicale Android

Stando a quelle che sono le più recenti indiscrezioni, riportate nel corso delle ultime ore dal Wall Street Journal, Google starebbe trattando con le case discografiche per il lancio di un servizio musicale in streaming dedicato alla piattaforma Android.

Il servizio, così come reso noto da fonti anonime molto vicine all’azienda, dovrebbe offrire a tutti gli utenti in possesso di un device mobile basato sulla piattaforma del celebre robottino verde lo streaming dei brani musicali andandosi quindi a configurare come un diretto ed un temibile concorrente per Spotify, da poco disponibile anche in Italia, e per le varie altre soluzioni anologhe.

Il servizio di streaming musicale di big G potrebbe quindi rivelarsi una risorsa complementare a Google Music che già adesso permette di archiviare sul proprio dispositivo i brani musicali acquistati online e, eventualmente, di comprarne altri.

Il servizio di streaming musicale di Google potrebbe essere lanciato mettendo a disposizione degli utenti la possibilità di scegliere tra due diverse tipologie, una a pagamento e l’altra gratuita, entrambe supportate dagli annunci pubblicitari.

Microsoft più cool Facebook Twitter

Microsoft è ora più cool di Facebook e Twitter

Microsoft più cool Facebook Twitter

Stando ad un recente sondaggio condotto da Reuters/Ipsos Microsoft ha iniziato a guadagnare, proprio nel corso degli ultimi tempi, un sempre maggior grado di attenzione da parte del pubblico più giovane, quello avente un’età compresa tra i 18 e i 29 anni.

Anche se per il momento Apple e Google continuano a mantenere le prime posizioni in questa speciale classifica, il 50% degli intervistati ha dichiarato che Microsoft è più “cool” rispetto al passato arrivando addirittura a scavalcare Facebook e Twitter, quelli che sono i due social network maggiormente apprezzati dall’intera utenza mondiale e che, appunto, hanno ottenuto percentuali pari, rispettivamente, al 42% e al 47%.

Il merito è tutto, o quasi, da attribuire al lancio di Windows 8, dei Surface e della campagna di marketing avviata, appunto, per pubblicizzare il nuovo sistema operativo ed i tablet completamente made in Redmond.

Google Chromebook Pixel touch

Google annuncia Chromebook Pixel, il laptop touch basato su Chrome OS

Google Chromebook Pixel touch

A poche ore di distanza dalle indiscrezioni diffuse dal Wall Street Journal secondo cui Google avrebbe lanciato, nel corso del 2013, un laptop con schermo touch big G ha presentato ufficialmente il nuovo Chromebook Pixel.

Si tratta, così come suggerivano i rumors, del primo notebook basato su Chrome OS prodotto da Google stessa e che, diversamente da tutti quelli commercializzati sino a questo momento, risulta dotato di uno schermo ad altissima risoluzione e sensibile al tocco.

Lo schermo, vero fiore all’occhiello del laptop, è di proporzioni 3:2, in modo tale da agevolare la navigazione, è dotato di vetro Gorilla Glass e, così come già accennato, di display trouch screen permettendo quindi di navigare online e tra i contenuti del Chromebook a colpi di dita.

Superiore a quello dello straordinario MacBook Pro Retina da 13 pollici, lo schermo del Chromebook Pixel, da 12,85 pollici, presenta una risoluzione pari a 2560 x 1700 pixel con una densità di 239 PPI.

Display a parte il nuovo Chromebook totalmente made in Google presenta poi  un processore Intel i5 Dual Core 1.8GHz, 4GB di RAM, 32 GB o 64 GB di archiviazione interna (più disponibilità su Google Drive), 2 porte USB 2.0, mini display port, un lettore SD / MMC e una batteria da 59Wh per oltre 5 ore di lavoro.

Chromebook touch screen

Google sta sviluppando un Chromebook touch screen

Chromebook touch screen

Delle presunte intenzioni di Google di immettere sul mercato un Chromebook touch se ne era già iniziato a parlare a novembre dello scorso anno quando, appunto, circolavano voci in merito alle intenzioni di big G di dare il via, entro la fine del 2012, alla produzione di un device di questo tipo.

Sino a questo momento non si era avuta più alcuna notizia ma nel corso delle ultime ore hanno cominciato ad impazzare online nuove voci a riguardo.

Stando a quanto reso noto dall’autorevole Wall Street Journal Google, a detta di fonti anonime ben informate e molto vicine all’azienda, starebbe sviluppando il suo primo Chromebook con tecnologia touch screen, una notizia questa che qualora fondata andrebbe a confermare un effetivo ulteriore adeguamento di big G a quelle che sono le tendenze del momento nel sempre più variegato e competitivo panorama dell’IT.

Google Glass contest utenti USA

Google Glass, un contest permette di ottenerli in esclusiva a 1500 dollari

Google Glass contest utenti USA

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata nati da un concept presentato lo scorso anno, hanno compiuto, proprio nel corso delle ultime ore, un ulteriore ed importante passo avanti che sancisce il termine del loro essere destinati soltanto agli sviluppatori.

Google, infatti, ha esteso il programma a tutti gli utenti USA che, in tal modo, potranno partecipare ad un concorso per ottenere una versione di prova dei fantomatici, ma non troppo, occhiali per la realtà aumentata.

Per partecipare al contest tutto ciò che gli utenti in terra a stelle e strisce dovranno fare non sarà altro che rispondere su Google+ o su Twitter alla domanda “Cosa faresti se avessi i Google Glass?”.

La selezione, che avrà termine il 27 febbraio, pur essendo limitata non è gratuita.

Per poter testare le fattezze del dispositivo gli utenti scelti come vincitori dovranno poi sborsare una cifra pari a 1500 dollari.