Gmail allegati 10 GB Google Drive

Gmail, ora è possibile inviare allegati fino a 10 GB grazie all’integrazione con Google Drive

Gmail allegati 10 GB Google Drive

Gmail, il servizio di posta elettronica reso disponibile da Google, permette di inviare e ricevere allegati aventi una dimensione massima pari a 25 MB, una limitazione questa che grazie alla neo integrazione con Google Drive, la risorsa di cloud storage lanciata da big G ad aprile dell’anno corrente, è ora possibile aggirare.

Infatti, come comunicato da big G sul suo blog ufficiale, nel corso dei prossimi giorni sfruttando l’integrazione con Google Drive sarà possibile superare la limitazione relativa alla dimensione degli allegati portandola quindi da 25 MB a, addirittura, 10 GB peso, ovvero ben 400 volte superiore rispetto al tradizionale approccio.

Gli allegati di grandi dimensioni, quindi, non saranno più abbinati “fisicamente” al messaggio di posta elettronica ma saranno lasciati sull’account Google Drive dell’utente e nell’e-mail verrà semplicemente inserito un collegamento al file salvato invece sul servizio di cloud storage.

Google intesa antitrust europa

Google, ICOA e la falsa acquisizione

Google acquisizione ICOA

Il fatto che Google sia intenzionata, in un modo o nell’altro, a prendere parte alla già folta schiera dei provider internet non è sicuramente una novità.

Tempo fa, infatti, big G ha iniziato a portare la fibra ottica in alcune zone scelte degli Stati Uniti presentando poi, all’inizio di quest’estate, i propri piani tariffari.

Nel corso delle ultime ore è stata poi diffusa in rete la notizia inerente la volontà di Google di investire ben 400 milioni di dollari, oltre 308 milioni di euro, per acquisire ICOA, un’azienda statunitense che mette a disposizione circa 1500 hotspot wireless sparsi in ben 45 stati.

Google Maps Indoors desktop

Google Maps Indoors arriva anche su desktop

Google Maps Indoors desktop

Nel corso delle ultime ore big G ha annunciato la disponibilità di Google Maps Indoors, il sistema di mappe di interni, anche per computer, sia fissi sia portatili, per cui d’ora in avanti le planimetrie di numerosi edifici pubblici, come ad esempio centri commerciali ed aereoporti, potranno essere consultate direttamente da desktop oltre che da device Android.

Quindi, dopo alcuni mesi di rodaggio, le mappe di interni di big G non sono più una prerogativa dell’app Google Maps per device Android: la mappatura di oltre 10 mila edifici nel mondo è ora a portata di desktop.

Le mappe indoor possono essere sfruttate, ad esempio, per decidere dove andare a fare shopping, per trovare il percorso da seguire in aeroporto per l’uscita di imbarco o per individuare uno sportello bancomat, per individuare punti di assistenza e molto altro ancora.

NDP, le vendite dei tablet stanno per superare quelle dei laptop

NDP vendite tablet superano laptop

Sicuramente ha inciso in maniera particolare anche il Black Friday ma molto probbilmente l’ultimo trimestre del 2012 vedrà per la prima volta le vendite dei tablet superare quelle dei laptop o almeno così dovrebbe essere per quanto concerne il territorio nord americano.

La società di analisi NDP ha infatti proiettato le vendite dei tablet a circa 21,5 milioni di unità rispetto ai 14,6 milioni di laptop venduti.

Venerdì nero a parte, le ragioni dell’incremento delle vendite dei tablet sarebbero dovute alla sempre maggiore crescita di tale segmento e, sopratutto, all’elevata penetrazione dei laptop sul merecato nord americano pari a circa il 70%.

Quello in questione va a configurarsi come un dato di particolare rilevanza che rende meno necessario l’acquisto dei computer portatili e decisamente ben più interessante quello dei tablet.

Google isola che non c'è

Google, Maps e l’isola che non c’è

Google isola che non c'è

Sandy Island, la piccola striscia di terra collocata tra l’Australia e la Nuova Caledonia e circondata dal Mar dei Coralli, è documentata da Google su Maps, nella cartografia nautica ed anche negli atlanti ma, in effetti, non esiste.

Alcuni studi recentemente condotti dai ricercatori dell’Università di Sidney sembrerebbero infatti dimostrare l’assoluta inesistenza di tale isola accertando invece la presenza di acqua al suo posto.

Da più di dieci anni Sandy Island è però presente in svariate carte geografiche tanto che Google riporta l’isola nel punto esatto dove si ritene sia posizionata.

Cercando infatti su Google Maps ed anche su Google EarthSandy Island” è possibile viaggiare direttamente dall’altra parte del mondo è scoprire la piccola striscia di terra che, tuttavia, viene indicata con una chiazza nera.

Effettuando invece una ricerca su Bing lo stesso termine conduce ad una località nell’Australia del sud, mentre collocando il cursore del mouse nella zona in cui ci si attendeva fosse l’isola a seconda del livello di zoom è possibile far comparire e scomparire una piccola striscia di terra che tenendo conto della forma e della posizione ricorda molto quella mostrata da Google Maps.

Google Take Action contro censura internet

Google Take Action, big G si schiera per la libertà della rete

Google Take Action contro censura internet

Mediante la messa online di una pagina web ad hoc, Google, nel corso delle ultime ore, ha invitato tutti gli internauti a prendere parte all’iniziativa contro quello che viene descritto come un tentativo di mettere le mani sul controllo della rete telematica mondiale da parte dell’ONU e dei relativi paesi membri.

Nel dettaglio, Google ha messo in guardia gli utenti dichiarando che adesso la rete libera e aperta è minacciata ed ha invitato gli stessi a prendere parte alla petizione online chiamata Take Action.

Stando sempre a quanto dichiarato da big G, infatti, “Alcuni governi hanno intenzione di sfruttare l’opportunità di un incontro a porte chiuse che si terrà a dicembre per autorizzare la censura e regolamentare il Web in modo restrittivo”.

Il rischio che si corre è quindi quello che l’ITU (International Telecommunication Union, l’agenzia ONU per le telecomunicazioni) decida di arrogarsi i diritti di controllo sui sistemi basilari per il funzionamento del web e degli altri servizi TCP/IP che allo stato attuale delle cose sono nelle mani di altre organizzazioni influenzate dalla politica a stelle e strisce.

Secondo i dati riportati da Google sono ben 42 i paesi che già filtrano e censurano i contenuti mentre alcuni governi hanno promulgato una serie di leggi che mettono a rischio la libertà di espressione online.

Le barra delle opzioni Google torna sulla sinistra grazie a Stylish

Da alcuni giorni Google sta testando una nuova interfaccia del suo motore di ricerca che, a quanto pare, è divenuta definitiva. In particolare, parliamo della pagina dei risultati che, come avrete visto, non mostra più la comoda colonna sulla sinistra. Le opzioni ed i filtri sono spariti? No, hanno solo cambiato posizione: dalla parte laterale, passano a quella superiore.

Non sono pochi gli utenti che non hanno apprezzato questa modifica che non sembra non personalizzabile. Lo staff di Mountain View ha deciso che la nuova barra deve essere posizionata nella zona alta della pagina e, a quanto pare, dovrà per forza rimanere in quella sezione. Per fortuna, il noto sito Ghacks ha illustrato un metodo che vi consentirà di tornare alla normale visualizzazione (o quasi)!

Google Play Musica accordo Armonia

Google Play Music, oltre 5 milioni di nuovi brani in arrivo

Google Play Musica accordo Armonia

Il catalogo musicale di Google, da poco disponibile anche in Italia su Google Play, ben presto si arricchirà di oltre 5,5 milioni di brani andando a ridurre notevolmente il distacco con la concorrenza, iTunes ed Amazon.

Google, infatti, proprio nel corso delle ultime ore ha stretto un accordo con Armonia, l’agglomerato composto dalla Società Italiana Autori Editori (SIAE), dalla società francese SACEM e da quella spagnola SGAE, che garantisce l’accesso ai rispettivi repertori musicali per i vari servizi di big G e, di conseguenza, per i clienti di tutti i paesi europei e, soltanto per alcuni repertori, anche delle nazioni euroasiatiche, del medio Oriente, della penisola arabica, dell’Africa e del subcontinente indiano.

Google concorrente AirPlay

Google, al lavoro a un concorrente di AirPlay

Google concorrente AirPlay

Google è intenzionata a sfidare Apple e per farlo ha deciso di sviluppare un’alternativa open source e bidirezionale al già conosciuto AirPlay di Cupertino o almeno così sembrerebbe stando a quelli che sono gli ultimi rumors in circolo.

La notizia, infatti, non è stata data in via ufficiale da big G ma è stato il sito web Gigaom a diffondere le prime info a riguardo.

Stando a quanto riportato da Gigaom risulterebbe, appunto, che il gigante di Mountain View, i cui portavoce si sono rifiutati di commentare l’indiscrezione, sarebbe al lavoro per realizzare una soluzione compatibile con le Google TV e con diversi televisori SMART.

AirPlay, per chi non lo sapesse, è quella tecnologia che consente di riprodurre i contenuti multimediali memorizzati su iPhone, iPad ed iPod in modalità wireless per cui all’interno di una rete domestica sfruttando tale sistema si ha la possibilità di riprodurre il flusso multimediale verso, ad esempio, una Apple TV e vari altri device compatibili come nel caso di casse, docking station, lettori Blu-Ray etc.

Nexus 4: Google lo regala ad un utente per scusarsi

Ultimamente abbiamo già avuto modo di parlare della generosità di Google. L’azienda ha da poco regalato un paio di Google Glass, i lussuosi e tecnologici occhiali, ad un utente che aveva visto esplodere il proprio Nexus 7! Adesso, Mountain View ha dimostrato nuovamente la sua benevolenza nei confronti di un altro utente che, questa volta, ha solo avuto qualche problema con l’assistenza di Google.

Google Maps app IOS

Google Maps per iOS, la fase di test è stata avviata

Google Maps app IOS

Contrariamente alle informazioni ed alle considerazioni che erano state fatte giorni fa nel corso delle ultime ore il Wall Street Journal ha diffuso ulteriori ed interessanti indiscrezioni in merito a quelle che saranno le sorti di Google Maps su iOS.

Il sistema di mappe di Google, stando agli ultimi rumors, dopo essere stato rimosso con l’aggiornamento ad iOS 6 potrebbe ritornare molto presto sui device Apple.

Sembra infatti che Google abbia iniziato a distribuire ad alcune persone esterne all’azienda una versione di Google Maps per iOS quasi completa, una beta, permettendo quindi di testarne le caratteristiche.

Google Ingress

Google Ingress, il gioco per Android che sfrutta la realtà aumentata

Google Ingress

Partendo dall’idea di voler rendere disponibili nuove risorse mediante cui intrattenere gli utenti e, al contempo, trarre dei vantaggi economici, Google, per mano della startup Niantic Labs, collegata a big G e fondata da un ex dipendente della società, ha dato vita al progetto Ingress, un gioco basato sulla realtà aumentata e che ben presto sarà disponibile in modo del tutto gratuito e per tutti i device Android.

Con Ingress, quindi, il mondo reale va a trasformarsi in un nuovo ambiente di simulazione virtuale nel quale i videogiocatori, uscendo fuori dalle proprie abitazioni e camminando lungo percorsi suggeriti dal gioco stesso, dovranno cercare di accumulare XM o, molto più semplicemente, energia.

Dopo aver accumulato il giusto quantitativo di energia gli utenti dovranno poi recarsi in luoghi pubblici di rilievo in modo tale da poter sbloccare specifiche missioni e far progredire una delle due fazioni, gli Illuminati o la Resistenza, scegliendo con la quale schierarsi all’inizio dei giochi.

Tutti i progressi compiuti durante il gioco potranno poi essere monitorati a casa e direttamente dal proprio PC una volta completate le missioni.

google

Background Image for Google: cambiare lo sfondo del motore di ricerca

google

Vi abbiamo già parlato della chiusura di iGoogle, la homepage alternativa del motore di ricerca. Questo servizio saluterà gli utenti tra circa un anno, precisamente il primo novembre del 2013. Mountain View non ha deciso di sospendere solo quest’ultimo, ma anche la possibilità di cambiare lo sfondo della propria principale pagina di Google. Se fino a qualche giorno fa, vi bastava cliccare sul bottone in basso a sinistra della homepage del motore, adesso dovrete semplicemente rinunciare ad un nuovo design di Google. L’azienda ha deciso di rimuovere tale opzione.

100,000 Stars esperimento Google Chrome

100,000 Stars: esplorare la galassia attraverso Google Chrome

100,000 Stars esperimento Google Chrome

Google Chrome, abbiamo avuto modo di apprenderlo nel corso del tempo, è molto più che un semplice browser web, così come dimostrato dai molteplici ed incredibili esperimenti proposti dal team di big G miranti, appunto, a mettere in risalto quelle che sono le sue principali e più interessanti caratteristiche, il tutto, ovviamente, anche con l’obiettivo di dilettare gli utenti.

100,000 Stars, il nuovo esperimento di Google Chrome, ne è l’esempio più palese.

100,000 Stars, online da poche ore a questa parte, è, così come dichiarato dallo stesso team di Google, un esperimento che si presenta come un viaggio guidato alla scoperta dell’universo e, nello specifico, del sistema solare, navigabile in 3D e mediante una visualizzazione interattiva.

100,000 Stars si avvale del supporto di WebGL, CSS3D e Web Audio.