Google Health la salute a portata di Click

Google Docs, Google Earth, Google Reader, Google Mail e da oggi, a sorpresa, anche Google Health.
Chi di voi ne ha mai sentito parlare?
Il lancio del servizio, che come potete intuire dal nome è dedicato principalmente alla salute, era stato annunciato da Google circa un anno fa, ma la situazione non era mai stata ben definita nei dettagli. Cosa fosse in realtà Google Health è rimasto sempre un mistero.

We actually have the product” la frase pronunciata da Merissa Mayer, coordinatrice del gruppo ricerche di Google, parla chiaro. “Google Health è aperto al pubblico, potete registrarvi fin da subito.”
Il servizio si presenta principalmente come un luogo in cui depositare le informazioni sulla propria salute. Condizioni fisiche, medicazioni, allergie, malattie, risultati dei test e vaccinazioni, tutte riunite e facilmente consultabili dal web, come un libretto sanitario online costantemente aggiornato dall’utente.
Ma Google Health non si limita a questo.

Vitality Compass: vivi sano e campi cent’anni

BlueZones

Vuoi vivere cent’anni? Mangia sano e sati sereno, fai attività sportiva regolarmente ed elimina lo stress, frequentando gruppi ricreativi in cui stare in comunione insieme ad altri esseri umani. Non è la “ricetta della nonna” ma il consiglio che dà Bluezones.com, nuovo sito internet che sta spopolando soprattutto negli Usa e che è interamente dedicato alle cosiddette “aree blu”, cioè ai paradisi terrestri di oggi. Un sito che dà consigli sugli stili di vita da mettere in atto per vivere a lungo.

A proposito di vivere a lungo, lo strumento più gettonato del sito è un test online, chiamato “Vitality Compass” (bussola della vitalità) che con 35 domande rivela in pratica la propria longevità, con domande che variano dalle caratteristiche fisiche a quelle psicologiche, dal sesso alle malattie gravi fino a domande come “frequenti gruppi religiosi”. Il test, una volta completato, svela non solo la nostra spettativa di vita, ma anche quella di vita in salute, l’età biologica e l’appartenenza o meno (lo dicevamo prima) alle blue zones, o meglio ai loro standard di vita esemplari.