Instagram integra Foursquare nella sua applicazione iOS

Abbiamo parlato di social network che si dichiarano guerra, di piattaforme che acquistano altre ed anche di servizi che decidono di stringere legami. Questa volta vogliamo prendere in considerazione l’ultimo esempio e al centro del discorso troviamo ancora una volta Instagram.

L’applicazione ha rimosso le sue foto dalla Timeline di Twitter proprio poco prima che il social network lanciasse i propri filtri. L’uccellino azzurro ed Instagram, e di conseguenza Facebook, hanno rotto definitamente ogni rapporto, ma in compenso è nata una “nuova amicizia”.

MapMe, cercare indirizzi su Google Maps direttamente dal menu contestuale di Chrome

Navigando frequentemente online non capita poi così di rado di ritrovarsi dinanzi indirizzi relativi a negozi, ristoranti, attrazioni turistiche e quant’altro che, al fine di comprenderne l’effettiva locazione, sarebbe utile poter visionare su mappa o, per meglio intenderci, su Google Maps.

In questi casi l’operazione più consona da fare consistenza nel copiare quanto d’interesse, aprire la pagina di Google Maps ed incollare il tutto direttamente nell’apposita casella di ricerca annessa al servizio in modo tale da poter visionare ed analizzare i risultati ottenuti.

L’esecuzione di tale processo, seppur abbastanza semplice, può però essere reso ancor più pratico ed immediato ricorrendo all’utilizzo di un’interessante estensione tutta dedicata a Google Chrome che, di certo, i suoi più assidui utilizzatori e, sopratutto, coloro che si servono frequentemente di Google Maps sapranno ben apprezzare.

Come trovare indirizzi


Son finiti i tempi in cui per trovare il recapito telefonico o l’indirizzo di una persona bisognava sfogliare vecchi libroni impolverati. Ora c’è Internet e, con esso, una moltitudine di servizi online che permettono di trovare persone, negozi e fornitori di servizi in un batter d’occhi: basta un click e si hanno a portata di mano tutte le informazioni di cui si ha bisogno.

Con questo post, vogliamo porre alla vostra attenzione alcune delle migliori soluzioni gratuite che aiutano chi non sa come trovare indirizzi a rintracciare persone su Internet partendo dal loro nome, la città in cui abitano o il loro numero di telefono. Non vi rimane che provarli tutti e scegliere il vostro preferito, troverete sicuramente quello che fa per voi.

Pagine Bianche

Scelta scontata ma tremendamente efficace. Se siete alla ricerca di una soluzione a come trovare indirizzi di persone di cui conoscete solo il nome e la città di residenza, Pagine Bianche è la prima scelta a cui affidarsi. Senza se e senza ma. Collegandovi alla pagina principale del sito, vi ritroverete al cospetto del più semplice dei moduli in cui vi basterà inserire il nome della persona da cercare (nel campo chi/cosa), la città di residenza di quest’ultima (se la conoscete, nel campo dove) e cliccare sul pulsante trova per avviare la ricerca dell’indirizzo. Fa quasi sempre centro, proprio come la vecchia versione cartacea delle Pagine Bianche!

Inkbkr, dopo tanti accorciamenti è tempo di riportare i nostri link alla forma originale

inkbkr

Twitter ha lanciato la moda e la fortuna delle url cortissime, necessarie per essere inserite nei micro messaggi da centoquaranta caratteri consentiti dal popolare sito. Però, chissà, in tanti link così accorciati potrebbero nascondersi indirizzi malevoli o collegamenti a siti pubblicitari o cose del genere.

Con Inkbkr risolveremo questo problema, anzi, potrebbe essere solo un dubbio. Tutto quello che dovremo fare è copiare l’indirizzo accorciato che abbiamo nell’apposita barra che vedete in home page, cliccare su “break!” e il gioco sarà bello che fatto.

Melt Mail, registrare email temporanee valide fino a ventiquattro ore

Registrare delle email temporanee, “usa e getta” per intenderci, è una funzionalità che ha rivoluzionato i processi di registrazione ai servizi online e non solo. Registrare un nuovo indirizzo email per utilizzarlo una volta sola e poi spostarlo nel dimenticatoio è davvero un peccato e tuttora è una pratica adoperata.

Le email temporanee, dopo un certo lasso di tempo (o dopo un certo numero di email ricevute, il goal è variabile), vengono rimosse e non sono più utilizzabili. Converrete con me se affermo che questa funzione è ottima per ricevere le notifiche di attivazione di un account, specie se il servizio è solamente da valutare per qualche minuto e non implica un utilizzo continuato.

Un validissimo servizio che permette di registrare email di questo tipo è senz’altro Melt Mail, che offre indirizzi gratuiti automaticamente rimovibili dopo alcune ore.

“In Europa serve un’accelerazione urgente per migrare all’IPv6”. Parola della Commissione Europea

Ipv6

I governi dei Paesi membri dell’Unione Europea, così come i siti e i portali principali del Vecchio Continente, devono guidare la migrazione allo standard IPv6. Parola del Parlamento Europeo, che proprio in questi giorni ha lanciato un allarme: se non innoviamo il metodo di gestione degli indirizzi internet, tutta la Rete e l’innovazione tecnologica sono a rischio. Secondo il piano, il 25 per cento degli utenti della rete deve migrare all’IPv6 entro il 2010.

Ma in cosa consiste l’IPv6? E che cos’è questa crisi di cui tanto si parla? È presto detto, e cercheremo di spiegarlo con parole semplici. Attualmente per gli indirizzi internet si utilizza la versione 4 dell’Internet Protocol (IPv4): uno schema 192.123.456.789(per fare un esempio di indirizzo IPv4) che permette la gestione contemporanea di 4,3 miliardi di indirizzi univoci. Questa cifra, però, verrà probabilmente raggiunta entro il 2011. Ecco perché l’urgenza di una migrazione all’IPv6.

ipv6 forse ci siamo

ipv6 forse ci siamo

Una notizia passata molto in sordina, cioè da ieri è attivo per 4 root nameserver il protocollo ipv6. Forse alcuni di voi si staranno chiedendo di che parlo, bene facciamo una breve introduzione. Gli indirizzi internet sono quasi finiti o per meglio dire si esauriranno entro breve e oggi degli oltre 4 miliardi disponibili con il sistema attuale, ovvero l’ipv4, ne rimangono liberi solo il 14 per cento.

Secondo i calcoli del Icann, nel 2011 non ce ne saranno più. Per questo è partita l’attivazione dell nuovo sistema di assegnazione, l’ipv6, che inizierà ad affiancarsi a quello attuale, l’ipv4, per prenderne completamente il posto nel giro di una quindicina d’anni. Il nuovo sistema metterà a disposizione un numero altissimo di indirizzi identificativi, pari a due elevato alla centoventottesima potenza o, se preferite, 3,4 per 10 alla trentottesima (con l’ipv4 siamo a 2 alla 32esima). Insomma c’è ne sarà un pò per tutti.