Foto del logo di Internet Explorer

Microsoft, l’era del ballot screen è finita

Microsoft ha da poco fatto sapere che d’ora in avanti gli utenti non vedranno più il famoso e tanto chiacchierato ballot screen, la schermata per la scelta del browser da utilizzare in alternativa a Internet Explorer che ha fatto tanto parlare di sé. L’obbligo di mostrare un box con l’elenco dei browser web concorrenti imposto nel 2009 dalla Commissione Europa è infatti scaduto e dunque il ballot screen non sarà più visualizzato.

Foto del logo di Internet Explorer

Per chi non lo sapesse o non ricorda bene la vicenda in seguito ad un’indagine avviata oltre cinque anni fa Microsoft era stata accusata di abusare della sua posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi al fine di ottenere il medesimo risultato anche nel mercato dei browser offrendo Internet Explorer già preinstallato in Windows. L’accusa era dunque quella che il domino tra i sistemi operativi venisse trasferito da Microsoft sul mercato dei browser dando vita ad una spinosa situazione anticoncorrenziale.

Browser Password Remover, gestire le password dei browser utilizzati

Browser Password Remover, gestire le password dei browser utilizzati

Browser Password Remover, gestire le password dei browser utilizzati

Tutti i principali browser web attualmente presenti sula piazza mettono disposizione degli utenti un sistema integrato per il salvataggio automatico delle password e per la loro gestione.

Pur trattandosi di soluzioni abbastanza valide alcuni utenti potrebbero preferire l’utilizzo di sistemi di terze parti per il salvataggio e la gestione delle proprie password.

Chi, tra voi lettori di Geekissimo, è alla ricerca di un qualcosa di simile sarà senz’altro ben felice di fare la conoscenza di Browser Password Remover.

Si tratta di un software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che può essere descritto come un gestore di password cross-browser.

Internet Explorer: Microsoft corregge il bug, anche su Windows XP

Internet Explorer: Microsoft corregge la falla, anche su Windows XP

Internet Explorer: Microsoft corregge la falla, anche su Windows XP

Nei giorni scorsi la notizia di una grave vulnerabilità insita in Internet Explorer aveva scatenato il panico tra gli utenti. Nel fine settimana da poco terminato Microsoft ha però provveduto a rimediare alla cosa rilasciando un’apposita patch di sicurezza.

Il fatto che diversi governi abbiano suggerito di non utilizzare Internet Explorer e di sfruttare un browser web alternativo, quello che la vulnerabilità fosse già stata utilizzata in alcuni exploit e l’ampiezza della base vulnerabilie hanno infatti costretto Microsoft a derogare anche al solito rilascio dei bollettini il secondo martedì del mese.

Ad annunciare la notizia è stata Adrienne Hall, il capo del team di sicurezza di Microsoft, mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale dell’azienda. Oltre a giustificare l’estensione delle correzioni anche a Windows XP (sorpresa!) con la vicinanza alla fine del supporto per l’OS nel post viene affermato che le preoccupazioni riguardanti la vulnerabilità sono state eccessive e che il numero degli attacchi che hanno sfruttato la vulnerabilità è stato limitato.

Internet Explorer 11

Internet Explorer, grave vulnerabilità nelle versioni dalla 6 alla 11

Internet Explorer, grave vulnerabilità nelle versioni dalla 6 alla 11

Brutta, anzi bruttissima situazione quella con la quale si ritrovano a dover fare i conti gli utenti del browser web di Redmond da qualche ora a questa parte. Direttamente dai laboratori Microsoft (su segnalazione dei ricercatori FireEye) giunge infatti la notizia della scoperta di una falla che mette a rischio l’utente utilizzante Internet Explorer e che va a coinvolgere tutte le versioni dello stesso che attualmente risultano presenti sulla piazza, dalla 6 alla 11.

Il problema, stando a quanto emerso, è insito nel modo in cui Internet Explorer cerca di accedere a oggetti precedentemente rimossi o mal allocati. In tal modo un malintenzionato ha dunque la possibilità di agire da remoto sul sistema vulnerabile portando all’esecuzione di codice arbitrario.

L’exploit agisce inoltre in modo particolarmente pericoloso poiché è sufficiente una visita ad un sito appositamente sviluppato per portare il codice maligno ad agire sul browser. Bastano dunque un click su un apposito link contenuto in una mail spam, uno su un link truffaldino inviato tramite chat e vari altri escamotage per far cadere gli utenti in facili trappole.

MyPermissions Cleaner, incrementare la protezione della privacy online

MyPermissions Cleaner, incrementare la protezione della privacy online

MyPermissions Cleaner, incrementare la protezione della privacy online

Per chi naviga spesso online ed ancor di più per chi utilizza svariati servizi di social netwroking cercare di preservare nel miglioro comodo possibile la propria privacy costituisce senza alcun dubbio un dato di fondamentale importanza.

Purtroppo non sempre la gestione dei social network e dei servizi online utilizzati e quella della propria privacy sono due aspetti in grado di combaciare tra loro. Per far fronte alla cosa è però possibile ricorrere all’impiego di un’apposita risorsa quale MyPermissions Cleaner.

Si tratta di un add-on disponibile per tutti i più comuni browser web (Mozilla Firefox, Google Chrome, Internet Explorer e Safari) che, una volta in uso, permette di rivedere e di modificare le autorizzazioni concesse a tutte le applicazioni ed i servizi legati ai social network e ad alcuni servizi online.

Market share Net Applications Windows IE dominano

Market share, Windows e Internet Explorer dominano

Market share Net Applications Windows IE dominano

Nel corso delle ultime ore Net Applications ha pubblicato i dati di marzo facenti riferimento al market share dei vari sistemi operativi e dei browser web.

I dati confermano chiaramente il primato di Microsoft con Windows, per quanto riguarda i sistemi operativi, e con Internet Explorer, per quanto riguarda i browser web.

Appare tuttavia opportuno specificare il fatto che la redmondiana è riuscita ad occupare i primi posti di entrambe le classifiche grazie alla diffusione delle precedenti versioni dei prodotti, quali Windows 7 e Internet Explorer 8.

L’ultimissima versione del sistema operativo della redmondiana, Windows 8, a circa cinque mesi dal lancio possiede ancora una quota di mercato pari al 5%, la versione 10 di Internet Explorer, invece, ha iniziato a diffondersi maggiormente soltanto in seguito all’arrivo su Windows 7.

Soffiata Google Opera multa Microsoft ballot screen

Multa Microsoft, la soffiata è arrivata da Google e Opera

Soffiata Google Opera multa Microsoft ballot screen

La Commissione Europea ha imposto a Microsoft il pagamento di una multa di ben 561 milioni di euro per non aver rispettato l’impegno che ne 2009 era stato preso dall’azienda in merito alla ballot screen, la schermata mediante cui offrire agli utenti Windows la possibilità di selezionare un browser web differente da Internet Explorer.

L’indagine a riguardo, appare opportuno sottolinearlo, è stata però avviata soltanto tempo dopo, nel 2012, ad oltre un anno di distanza dal rilascio del SP1 per Windows 7.

Stando a quanto sostenuto dal Financial Times la Commissione Europa si sarebbe resa conto dell’errore commesso dalla redmondiana soltanto dopo aver ricevuto la segnalazione da parte di Google ed Opera.

Microsoft, mega multa dall’UE per violazione delle norme antitrust

Ballot Screen multa Microsoft Unione Europea

Così come si vociferava già da qualche giorno a questa parte, l’Unione Europea ha fatto sapere, proprio nel corso delle ultime ore, che Microsoft dovrà pagare una sanzione monetaria pari a ben 561 milioni di euro per aver fallito nel rispettare gli accordi presi con le autorità e risalenti al 2009 per quanto riguarda l’oramai fatidica ballot screen su Windows 7.

Nel comunicato stampa di oggi Joaquín Almunia, commissario alla concorrenza, ha fatto sapere che questa è la prima volta che una società viene multata per mancata esecuzione di un precedente accordo antitrust.

Nel 2009, abbiamo chiuso la nostra indagine su un sospetto abuso di posizione dominante di Microsoft nel legare Internet Explorer a Windows, accettando gli impegni presi dalla società. Impegni vincolanti legalmente che ricoprono un ruolo importantissimo nelle nostre decisioni in materia di antitrust, perché permettono di arrivare a rapide soluzioni sui problemi di concorrenza. Naturalmente, queste decisioni richiedono una completa obbedienza. Fallire nel rispettarle è una violazione grave che deve essere sanzionata di conseguenza.

Le ragioni della sanzione, infatti, sono da ricercare nel mancato rispetto delle imposizioni giunte al termine del procedimento che aveva ritenuto la redmondiana responsabile di concorrenza sleale e di abuso di posizione dominante nel campo dei browser ed alla quale era stato imposto l’obbligo di offrire all’utente finale una finestra mediante cui scegliere il navigatore preferito al termine del processo di installazione di Windows.

cronologia browser Windows

MiTeC Internet History Browser, la cronologia di tutti i browser web in un’unica finestra

cronologia browser Windows

Chi utilizza più di un browser web sul proprio OS sicuramente avrà avuto modo di notare che per ciascuno di essi può essere visualizzata la cronologia delle ricerche che sono state effettuate online ma che non risulta disponibile alcuna opzione mediante cui consultare questi dati in gruppo.

Avere a propria disposizione una feature di questo tipo potrebbe risultare tanto comodo quanto, al contempo, utile per tutti coloro che, per un motivo o per un altro, si ritrovano a dover impiegare più browser web.

L’assenza di una feature del genere può però essere compensata ricorrendo all’utilizzo di un apposito ed interessante strumento quale MiTeC Internet History Browser.

Si tratta di un software, completamente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che consente di accedere da un’unica finestra alla cronologia di tutti i browser web impiegati sul sistema operativo.

MiTeC Internet History Browser supporta tutti quelli che sono i più comuni browser web, quali Internet Explorer, Google Chrome, Opera, Safari e Mozilla Firefox.

Risparmiare carta inchiostro stampa

PrintEco Office, risparmiare carta ed inchiostro ottimizzando la stampa dei documenti

Risparmiare carta inchiostro stampa

Non sempre tutto ciò che viene stampato è effettivamente necessario e sicuramente anche a voi, cari lettori di Geekissimo, sarà capitato di ritrovarvi ad avere a che fare con pagine e pagine di documenti contenti parti inutili che non hanno fatto altro che consumare carta ed inchiostro.

Per evitare di incorrere in situazioni questo tipo e quindi per risparmiare carta ed inchiostro ed utilizzarli solo e soltanto per quel che è effettivamente necessario è però possibile impiegare un’apposita risorsa quale PrintEco Office.

Si tratta di uno strumento totalmente gratuito e disponibile sia come add-in per Microsoft Office sia come add-on per Internet Explorer, Mozilla Firefox e Google Chrome che, una volta in uso, permette di eseguire esattamente quanto precedentemente accennato.

SavePictureAs, salvare rapidamente le immagini online utilizzando apposite hotkey

Per archiviare sul computer in uso le immagini presenti online è sufficiente, agendo da browser web, cliccare con il tasto destro del mouse su di esse e scegliere, dal menu contestuale visualizzato, l’opzione Salva immagine.

Un’operazione di questo tipo è estremamente semplice da eseguire ma può diventare tanto complicata quanto fastidiosa nel caso in cui risulti necessario archiviare sul proprio PC una gran quantità di immagini individuate online.

Alcuni siti web mettono a disposizione degli utenti apposite opzioni mediante cui effettuare download multipli ma la maggior parte di essi non offre features di questo tipo.

Per porre rimedio in maniera semplice e sopratutto rapida alla cosa è però possibile ricorrere all’utilizzo di un apposito e pratico strumento quale lo è SavePictureAs.

Si tratta di un software completamente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che permette di salvare le immagini visualizzate mediate la sola pressione di un apposito tasto di scelta rapida.

Internet Explorer: Microsoft corregge il bug, anche su Windows XP

Microsoft, Internet Explorer 10 e il video autoironico

Internet Explorer 10 autoironia Microsoft

Nel corso degli ultimi giorni Microsoft si è data davvero molto da fare per promuovere Windows 8 nel miglior modo possibile ed il raggiungimento della soglia delle 40 milioni di licenze vendute è senz’altro un chiaro indizio del fatto che quanto fatto eseguito a questo momento dalla redmondiana è stato apprezzato.

Unitamente alla promozione di Windows 8 Microsoft ha anche cercato di non far passare inosservato Internet Explorer 10, la più recente ed aggiornata dizione del browser web di casa Redmond.

Il fatto che però Internet Exolorer non abbia mai goduto del favore degli utenti, o almeno della maggior parte di essi, non è sicuramente una novità e Microsoft, consapevole di ciò, non soltanto ha cercato di migliorare enormemente l’ultimissima versione di IE ma anche messo in atto una simpatica campagna volta a fare della mera autoironia e, ovviamente, a trarre del buono, per il futuro, dai commenti degli utenti.

Browser Repair Tool, riparare le impostazioni del browser web manomesse dai malware

Quando ci si ritrova ad avere a che fare con eventuali virus sul computer in uso le conseguenze, sia per la postazione multimediale sia per i dati in essa archiviati, possono essere varie e nella maggior parte dei casi tutt’altro che positive.

Un malware, ad esempio, qualora presente sul proprio PC può agire andando a modificare, all’insaputa dell’utente, le impostazioni dei browser web e ripristinare il tutto così come in precedenza non sempre può risultare semplice.

Per porre rimedio all’insorgere di situazioni di questo tipo e quindi per reimpostare le impostazioni dei browser web impiegati sul proprio computer è possibile ricorrere ad una pratica ed utile risorsa ad hoc quale Browser Repair Tool.