Knowledge Graph Google Italia

Il Knowledge Graph di Google debutta anche in Italia

Knowledge Graph Google Italia

Del Knowledge Graph di Google, ovvero ciò che in base alle ricerche effettuate va a contestualizzare quanto richiesto fornendo informazioni extra sull’oggetto della ricerca e non più sulla keyword digitata, se ne era iniziato a parlare a maggio dell’anno corrente quando, appunto, big G compì ufficialmente il suo primo passo verso un’esperienza di ricerca semantica.

Il Knowledge Graph venne annesso sin da subito alla versione inglese di Google Search, gli altri paesi, così come specificato da big G stessa, hanno invece dovuto attendere.

Adesso, però, a poter beneficiare della tecnologia Knowledge Graph è anche la versione italiana di Google, insieme a quella in altre lingue tra le quali giapponese, francese e russo.

Nel corso delle prossime ore, così come specificato sul blog di Google in italiano, il Knowledge Graph sarà annesso anche a google.it consentendo quindi a tutti gli utenti del Bel paese di poter usufruire di questo nuovo e potente strumento per l’esecuzione delle proprie ricerche.

Con Knowledge Graph, ad esempio, Google è ora in grado di elaborare il fatto che “Parma” è una città, ma anche una squadra di calcio, un’università e molto altro ancora e tiene presente questi diversi aspetti nel momento in cui fornisce i risultati di ricerca per cui ciò che si otterrà non saranno, così come di consueto, tutta una serie di indirizzi a siti web esterni ma informazioni come, ad esempio, il numero di abitanti, la cartina del luogo e molto altro ancora.

Google Knowledge Graph

Google presenta Knowledge Graph, il primo passo di big G verso la ricerca semantica

Google Knowledge Graph

Dopo il susseguirsi di alcune indiscrezioni Google, proprio nel corso delle ultime ore, ha ufficialmente compiuto il suo primo passo verso un’esperienza di ricerca semantica, ovvero quella ritenuta da molti come la prossima frontiera del web.

Ponendo come fine ultimo quello di categorizzare le parole ricercate assegnandogli gli attributi ed i significati che queste vanno ad assumere per ciascun utente big G ha quindi reso disponibile Knowledge Graph, ovvero quello che in termini spiccioli può essere definito come un nuovo ed utile pannello laterale annesso a Google Search ma che, per essere più precisi, in base alle ricerche effettuate andrà a contestualizzare quanto richiesto fornendo info extra sull’oggetto della ricerca e non più sulla keyword immessa.

Google sta pianificando un motore di ricerca di nuova generazione

Al contrario di quanto sostenuto dal fondatore di Volunia durante la presentazione della sua discussa creatura, i motori di ricerca non sono rimasti immutati nel corso degli anni. Google, ad esempio, è diventato un ecosistema di servizi in continua evoluzione capace di fornire risultati assai diversi da quelli proposti, non solo qualche anno, ma qualche mese fa. Dalle parti di Mountain View, però, stanno lavorando a qualcosa di ancora più grosso. Qualcosa destinato a rivoluzionare completamente il sistema di ricerca che conosciamo oggi.

Durante un’intervista rilasciata al Wall Street Journal, il search executive di “big G”, Amit Singhal, ha infatti rivelato che Google sta lavorando ad un motore di ricerca di nuova generazione in grado di fornire risultati adeguati a “come le persone percepiscono il mondo”. I primi cambiamenti dovrebbero essere integrati nel motore di ricerca già a partire dai prossimi mesi, ma per la vera rivoluzione si parla di un’attesa che potrebbe durare anni.

Banda larga: USA non ancora pronti per il futuro. E l’Italia?

Una clamorosa sorpresa per gli USA ed una mesta conferma per l’Italia. Possiamo riassumere così, senza troppi arzigogoli, l’esito della ricerca condotta per Cisco dall’Università di Oxford e dall’Università di Oviedo in merito allo stato di salute delle infrastrutture per la banda larga che si trovano in giro per il mondo.

Il quadro che n’è uscito è abbastanza sconfortante: gli unici paesi già attrezzati per affrontare le esigenze della rete del futuro (streaming di video in alta definizione, trasferimento massiccio dei dati per conto del cloud computing, ecc.) sono Corea, Giappone, Svezia, Lituania, Bulgaria, Lettonia, Olanda, Romania e Danimarca.

Gli USA, insieme ad alcune tra le nazioni europee più avanzate tecnologicamente (Francia, Germania, Norvegia, Finlandia, ecc.), Taiwan, Hong Kong e Russia, hanno infrastrutture più che sufficienti per l’oggi ma non ancora pronte per il domani. Mentre l’Italia…