La Corte UE dice no ai filtri per il file sharing illegale

La UE respinge l'imposizione dei filtri anti-pirateria a tutti gli ISP

Gli internet provider non potranno effettuare procedure atte ad impedire gli utenti di accedere ai canali per la condivisione di file anche qualora queste dovessero risultare utili per impedire il file sharing illegale: è esattamente questo quanto stabilito da una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europa.

Il principio espresso appare abbastanza chiaro: anche se la tutela della proprietà intellettuale va a configurarsi come un aspetto fondamentale questo non può far si che vengano escluse altre priorità e, in particolare, tale tutela deve essere bilanciata con quella di altri diritti fondamentali.

La sentenza, nello specifico, fa seguito ad una denuncia, risalente al 2007, presentata presso la Corte della Sabam (società degli editori, compositori e produttori belga) con l’intenzione di estendere a tutti gli ISP del paese dei filtri imposti in sede legale alla Scarlet Extension SA, il provider autore dell’attuale ricorso alla Corte Europea.

Uk: i provider combattano la pirateria, altrimenti saranno sanzionati

Ladro

Gli internet service provider dovranno compiere azioni concrete per impedire i download illegali, altrimenti subiranno sanzioni legali. È questo il pensiero del governo inglese, dopo che alcune ricerche hanno accertato che nel paese sarebbero circa sei milioni gli utenti Adsl che scaricano illegalmente software, film e musica. Secondo quanto ha spiegato il ministro per la Cultura, una legge in materia potrebbe essere approvata, dopo le opportune consultazioni, nell‘aprile del 2009.

Contenti, ovviamente, i rappresentanti dell’industria musicale e videoludica: “Gli Isp sono gli unici nella condizione di poter produrre un vero e proprio cambio di mentalità”, ha commentato John Kennedy, capo dell’International Federation of the Phonographic Industry. Non molto d’accordo, invece, i provider stessi, secondo i quali creare una legge apposita non sarà semplice da attuare in termini di legalità, usabilità e sostenibilità economica.