Cucusoft Net Guard, monitorare l’utilizzo della banda internet direttamente dal desktop

Le ragioni in base alle quali può essere necessario monitorare l’utilizzo della propria banda internet potrebbero essere molteplici come, ad esempio, nel caso in cui si desideri verificare quali servizi e quali programmi necessitano dell’accesso alla rete.

Di strumenti grazie ai quali poter eseguire l’operazione in questione ne esistono molteplici e qui su Geekissimo abbiamo avuto modo, nel corso del tempo, di fare la conoscenza di diverse risorse di questo tipo.

Qualora però quanto proposto sino a questo momento non sia stato di vostro gradimento o, ancora, nel caso in cui foste alla ricerca di uno strumento alternativo allora, cari lettori, potreste provare a dare uno sguardo ad uno strumento tanto pratico quanto efficace quale lo è Cucusoft Net Guard.

Trattasi, nello specifico, di un software utilizzabile gratuitamente e disponibile per tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che va a configurarsi come un’ottima soluzione grazie alla quale monitorare l’utilizzo dei dati da PC ed ottenere diverse ed utili informazioni circa la connessione.

Google Web Lab

Web Lab, il laboratorio virtuale di Google al London Science Museum

Google Web Lab

Google e lo Science Museum di Londra hanno unito le loro forze al fine di rendere disponibile una nuova ed interessantissima area del museo londinese dove i visitatori potranno interagire con cinque apposite installazioni fisiche mediante cui poter comprendere il funzionamento di internet.

Trattasi, nello specifico, di quello che prende il nome di Google Web Lab, un’area, che resterà aperta sino all’estate del 2013 ed a cui è possibile accedere in modo del tutto gratuito, ideata, appunto, per permettere a tutti, sopratutto ai più giovani, di conoscere il mondo virtuale mediante tutta una serie di appositi esperimenti che vengono eseguiti servendosi di oggetti reali.

All’ingresso del museo a ciascun visitatore verrà consegnato un “lab tag” ovvero una piccola etichetta mediante cui potrà essere identificato all’interno del museo permettendo inoltre di salvare e condividere tutto ciò che viene creato con gli esperimenti.

CES 2014, YouTube presenterà il codec VP9 per lo streaming dei video 4K

YouTube, una tra le più potenti piattaforme di informazione

YouTube piattaforma d'informazione

YouTube sta diventando, poco alla volta, una vera e propria piattaforma di notizie, un nuovo ed imponente canale d’informazione, ed a dimostrazione di ciò non vi sono soltanto i numeri pubblicati da big G secondo i quali un terzo dei video top della classifica nell’ultimo anno e mezzo proviene direttamente dalla sezione Notizie ma anche il recente report pubblicato da Pew research Center.

Da semplice piattaforma adibita alla condivisione video YouTube è infatti diventato uno tra i più potenti media attualmente presenti sulla piazza.

Basti infatti pensare al terremoto del 9° grado della scala Richter che colpì le coste nord-orientali del Giappone l’11 marzo del 2011 causando uno spaventoso tsunami e la cui coperatura da parte dei media di tutto il mondo ha potuto contare, appunto, su YouTube: nei sette giorni successivi i 20 video presenti nella sezione notizie più visitati su YouTube facevano tutti riferimento alla tragedia.

Domini .it con accento

Domini .it, d’ora in avanti sarà possibile utilizzare le parole accentate

Domini .it con accento

I responsabili di Registro.it, ovvero l’anagrafe dei domini italiani gestita dall’istituto di informatica e telematica del Consiglio nazione dalle ricerche (lit-Cnr), hanno annunciato che a partire da oggi, 11 luglio, sarà consentito registrare nomi contenenti caratteri speciali.

Questo, in alteri termini, sta a significare che d’ora in avanti sarà possibile registrare domini contenenti lettere accennate come, ad esempio, caffè.it o, ancora, che sarà possibile utilizzare anche caratteri di uso comune nelle lingue francese e tedesca come la cediglia (ç) di garçon.it o la ß di straße.it.

Il registro, gestito dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr), farà inoltre differenza tra denominazioni che contengono accentazioni differenti come nel caso di lèggere.it e leggère.it.

Internet diritto fondamentale uomo

Internet è un diritto fondamentale dell’uomo

Internet diritto fondamentale uomo

Internet è un diritto fondamentale dell’uomo e a stabilirlo sono state, proprio in queste ore, le Nazioni Unite mediante la pubblicazione di un’apposita dichiarazione nella quale viene sostenuto, appunto, che tutti dovrebbero potersi esprimere liberamente online e senza timore di essere disconnessi.

Nella dichiarazione in questione, firmata dai membri del Consiglio dei Diritti Umani, viene inoltre sottolineato il fatto che gli stessi diritti di cui godono gli individui offline devono essere protetti e garantiti anche in rete, senza limiti di frontiere o di mezzo utilizzato.

I membri del Consiglio hanno inoltre invitato i capi di Stato e di Governo a promuovere e facilitare l’accesso al web e a riconoscere alla rete un ruolo di guida nell’accelerazione dei processi di sviluppo in ogni singolo paese del globo terrestre.

Steve Wozniak difende Kim dotcom

Steve Wozniak difende Kim Dotcom e Megaupload

Steve Wozniak difende Kim dotcom

Il co-fondatore di Apple Steve Wozniak ha preso le difese di Kim Dotcom dichiarando senza problemi che le accuse degli Stati Uniti nei confronti dell’ex proprietario del celebre portale di file sharing Megaupload di cui si discute già da qualche mese a questa parte stanno soltanto minacciando l’innovazione portata da internet.

Wozniak e Dotcom sono, allo stato attuale delle cose, in ottimi rapporti, così come dimostrato dal continuo scambio giornaliero di messaggi di posta elettronica e così come certificato anche dalle foto che i due hanno scattato insieme giorni addietro unitamente alla compagnia di Ira Rothken, avvocato di Mister Megaupload.

La notizia ha subito destato un po’ di scalpore ma non per forze di cose l’atteggiamento di Wozniak deve esser visto come di parte.

Al fine di spazzar via ogni discussione ed ogni dubbio a riguardo il co-fondatore di Apple ha infatti ben pensato di rendere nota la sua posizione ed il suo punto di vista mediante un’apposita intervista tramite e-mail con Cnet.

Digital Power Index

Digital Power Index: quali sono i personaggi più potenti della rete?

Digital Power Index

Gli esperti del Newsweek e del The Daily Beast hanno recentemente stilato una speciale classifica intitolata la Digital Power Index indicante, appunto, coloro che, allo stato attuale delle cose e per le ragioni più svariate, vanno a configurarsi come i 100 personaggi più influenti e rappresentativi della rete e dando uno sguardo ai vari nomi non è poi così difficile rendersi conto del fatto che i geek hanno ereditato la terra, così come commentato direttamente dagli organizzatori.

Per generare la classifica gli esperti hanno adottato 10 criteri di scelta in base ai quali sono state previste 10 categorie generali.

Un pool di 5 esperti per sezione ha poi è stato poi selezionato per nominare e giudicare i diversi canditati in base a tre differenti criteri, quali la capapcità di presa sul pubblico, l’impatto e l’lnnovazione.

Ad essere il più influente in assoluto ed anche il primo nella categoria “rivoluzionari” è Julian Assange, il fondatore di Wikileaks ed il motivo del suo primo posto non è certo un mistero.

Jimmy Wales difende Richard O’Dwyer

Jimmy Wales dice no all’estradizione dell’admin di TVShack

Jimmy Wales difende Richard O’Dwyer

Jimmy Wales, fondatore di Wikipeida, ha scelto di prendere le difese di Richard O’Dwyer, il giovane inglese creatore della piattaforma TVShack a rischio di una condanna di ben 10 anni di carcere in una prigione statunitense per accusa di violazione di copyright.

TVShack, ora oscurato, per chi non lo sapesse, era un aggregatore di collegamenti ipertestualizzati diretti verso servizi per la condivisione di contenuti digitali, sia legali che non, con cui il suo ideatore è riuscito a guadagnare, nel giro di tre anni, la modica cifra di circa 140 mila sterline grazie alla pubblicità ed a causa del quale ora rischia l’estradizione.

È la prima volta che accade un episodio di questo tipo ed il suo significato è tale che Jimmy Wales ha deciso di scendere in campo e di difendere O’Dwyer e ciò che rappresenta.

Google antitrust USA abuso posizione dominante

Google pubblica il nuovo rapporto sulla censura

Google rapporto censura governi

Sul blog ufficiale di Google ha fatto la sua comparsa un nuovo post intitolato “More transparency into government requests” ovvero “Più trasparenza nelle richieste governative”, vale a dire quello che, in altri termini, va a configurarsi come la presentazione del nuovo rapporto redatto dal gran colosso delle ricerche in rete al fine di fornire agli utenti informazioni più trasparenti in merito a quello che viene richiesto dalle autorità alla società.

Il rapporto, nel dettaglio, fa riferimento al periodo che va da luglio a dicembre del 2011 e risulta comprensivo di tutte le informazioni in merito alle richieste di censura che sono pervenute a Google durante quei mesi.

Nel rapporto sono presenti richieste di blocco dei blog, di eliminazione di specifici video da YouTube e di rimozione di elenchi di ricerca unitamente al numero, all’ubicazione e al tipo di contenuto sottoposto a censura.

ICANN nuovi nomi dominio

ICANN: ecco i domini web del futuro

ICANN nuovi nomi dominio

L’ICANN (Internet Corporation for Assigned Named and Numbers), a poco meno di un anno di distanza dall’annuncio relativo alla liberalizzazione dei nomi di dominio di primo livello, ha presentato la lista delle richieste fatte da coloro che vanno a configurarsi come i colossi del business a livello mondiale.

Nello specifico, le richieste giunte all’ICANN sono state ben 884 per un totale di oltre 1.900 domini ed ogni azienda ha avuto l’opportunità di far richiesta di più di un dominio particolare.

Ciascuna azienda tra quelle presenti in elenco che, tra le altre cose, risulta anche consultabile online, ha potuto e può farsi assegnare nomi di dominio generici identificati come “stringhe”.

InternetOff, gestire e regolare gli intervalli di tempo in cui attivare l’utilizzo di internet

Utilizzare internet, si sa, spesse volte può farci distrarre da quelle che dovrebbero essere le effettive operazioni da eseguire quando ci si ritrova ad operare con il proprio computer e di certo molti tra voi lettori di Geekissimo saranno concordi con quanto appena affermato.

Per evitare di andare incontro all’insorgere di situazioni di questo tipo che, in alcune circostanze, possono essere particolarmente dannose per quella che è la propria produttività, è possibile, unitamente ad una buona dose di forza di volontà, ricorrere all’utilizzo di una semplice ma efficace risorsa quale lo è InternetOff.

Si tratta infatti di un software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che consente di gestire e di regolare gli intervalli di tempo in cui attivare l’utilizzo di internet sul computer in uso.

CISPA approvata

CISPA è stata approvata dalla Camera dei Rappresentati USA

CISPA approvata

Con ben 248 voti a favore e 168 contrari la Camera dei Rappresentati USA ha approvato CISPA (ovvero Cyber Intelligence Sharing and Protection Act), il grande fratello della rete, quella che, molto più semplicemente, per così dire, può essere definita come la SOPA della sicurezza e che sin da subito ha ottenuto il supporto di diversi tra i più importanti nomi del panorama dell’IT come nel caso di Microsoft, Facebook, IBM, Oracle e molti altri ancora.

Lo scopo della CISPA è infatti quello di realizzare una rete di prevenzione da attacchi informatici che, tuttavia, va a trasformarsi in una sorta di monitoraggio costante di tutto, o quasi, quello che è il materiale condiviso online.

FBI, internet rischia il blackout a causa di un virus

Virus internet FBI

Nel corso della prossima estate oramai alle porte potrebbero verificarsi non pochi problemi per quell’enorme quantitativo di utenti che è solito navigare online poiché l’intera rete potrebbe essere oscurata da un virus in grado di bloccare l’accesso ad internet o, almeno, questo è quanto pronosticato dall’FBI.

Si tratta infatti dell’ultimo allarme lanciato dal Federal Bureau of Investigation che, dopo aver eseguito un’accurata indagine relativamente ad una truffa informatica, avrebbe poi individuato un particolare virus diffuso mediante lo spam che, a quanto pare, potrebbe già aver intaccato diverse migliaia di computer.

Tale virus, sempre stando a quanto reso noto dall’FBI, sarebbe stato programmato per entrare in azione a partire dal 9 luglio dell’anno corrente con lo scopo, appunto, di impedire ai computer infetti di connettersi ad internet.

Sergey Brin Facebook Apple minacciano web

Sergey Brin contro Facebook ed Apple: sono una minaccia per il web

Sergey Brin Facebook Apple minacciano  web

La libertà di internet non è mai stata così a rischio come negli ultimi tempi e a dichiararlo è Sergey Brin, co-fondatore di Google e suo attuale CEO, nel corso di un’intervista al quotidiano The Guardian durante la quale ha inoltre avuto modo di esprimere tutti i propri timori nei confronti delle sempre più accanite strategie adottate da varie parti per ottenere il controllo totale della rete e degli innumerevoli contenuti disponibili online.

Nello specifico, Sergey Brin punta il dito contro quelle che, ad oggi, vanno a configurarsi come le due principali aziende concorrenti: Facebook ed Apple.

Sergey Brin, infatti, accusa Facebook e, soprattutto, Apple di aver preso parte a questa nuova forma di politica mirante alla censura dei contenuti online dando vita a piattaforme digitali caratterizzate da una forma di controllo particolarmente agguerrita ed eseguita dalle stesse società coinvolte obbligando dunque gli sviluppatori a pubblicare solo e soltanto ciò che l’azienda ritiene sia più opportuno.

A risentirne, sempre a detta di Brin, sono, in primis, gli utenti finali la cui libertà appare quindi fortemente limitata da vincoli che vengono imposti direttamente dai colossi dell’IT.