“Dal prossimo anno pagelle solo online”. Ci sembra un po’ azzardato… e tra l’altro in Italia già si fa

Pagella

Sta facendo molto parlare di sé, in questi ultimi giorni, l’annuncio del neo-ministro della Funziona pubblica, Renato Brunetta, secondo cui entro un anno, un anno e mezzo anche le pagelle scolastiche saranno online. Una decisione, ha spiegato il ministro, che servirà far risparmiare carta alla pubblica amministrazione: “Se sapremo cambiare – ha spiegato il ministro – potremo spendere meglio e liberare importanti risorse da impieghi poco produttivi”.

Una scelta intelligente, penseranno in molti, anche se – ma sto esprimendo un’opinione personale – forse bisognerebbe iniziare da altre parti a eliminare la carta. La pagella scolastica, oltre che un importante documento che tutti i genitori, i nonni e i parenti dovrebbero poter continuare a toccare con mano, è anche un ricordo che si tramanda di generazione in generazione. E poi: anche se ormai internet “ce l’hanno tutti”, quante sono le famiglie che non riuscirebbero a visualizzare online la pagella, per incompetenza o per mancanza fisica di mezzi (collegamento a internet o computer)? A mio parere ancora molte. Ben venga, dunque, il risparmio di carta, ma probabilmente si potrebbe iniziare da altri settori.

L’iPhone in italia arriverà con Vodafone e Tim!!

iPhone

Il noto blog TheApple Lounge dedicato al mondo Apple, e facente parte del gruppo iSayBlog, non si perde nessuna notizia e nessun comunicato riguardante il mondo Apple. Questa volta arrivano notizie veramente interessanti riguardo l’iPhone. L’ormai vicenda Tim-iPhone sembra portarsi a una svolta. Ormai tutti sapevamo che la Tim avrebbe commercializzato l’iPhone in Italia, la conferma era arrivata tempo fa ma non si sapeva se fosse stato l’unico operatore a distribuire questo SmartPhone di Apple.

Come avrete letto dal titolo, arriva la conferma da Tim, ma dopo il comunicato rilasciato da Vodafone. Infatti, anche Vodafone distribuirà in Italia questo iPhone, ma non solo in Italia lo distribuirà anche in altri 10 paesi: Australia, Repubblica Ceca, Egitto, Grecia, India, Portogallo, Nuova Zelanda, Sud Africa e Turchia.

Una vera e propria svolta in questa vicenda che ormai stava diventando una piccola Fiction. Dopo il salto trovate, i comunicati ufficiali dei due operatori e l’opinione di noi di Geekissimo.

Italia.it, cronaca di una morte annunciata

Italia_puntoit

“A ottobre il ministro per i Beni Culturali con delega al Turismo Francesco Rutelli disse che il portale non era più funzionale. Noi di conseguenza abbiamo deciso di procedere ad un momento di ripensamento. Il contratto che era stato siglato con una società di cui l’Ibm era la capofila, era valido fino al 31 dicembre. Dal 1 gennaio abbiamo attivato le procedure di chiusura. Ora si dovrà decidere come procedere”.

È affidata a questo scarno comunicato del capo dipartimento per l’Innovazione tecnologica, Ciro Esposito, la voce ufficiale del Governo, che dopo alcuni giorni in cui si rincorrevano voci contrarie, ha ufficializzato che il portale Italia.it, presentato l’anno scorso in pompa magna dal vicepresidente del Consiglio Rutelli e che doveva essere la vetrina turistica del nostro paese nel mondo, è stato chiuso. Un comunicato che arriva dopo i tentativi di numerosi giornalisti e blogger di capirne di più. Noi stessi abbiamo contattato il ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la presidenza del Consiglio nonché il ministero per le Riforme e le Innovazioni nella P.A., ricevendo risposte discordanti.

Proposta per un’unione dei blogger. Quanto è fattibile?

Sciopero

Sta facendo molto discutere nella blogosfera mondiale un interessante articolo pubblicato su Columbia Journalism Review (rivista della celeberrima scuola di giornalismo della Columbia University) secondo cui sarebbe necessaria e auspicabile un’unione dei blogger per rivendicare i diritti di coloro che scrivono su internet per lavoro e per passione. Nell’articolo si legge che la disputa tra gli sceneggiatori di film Tv e le industrie dei media che ha portato allo sciopero, che dura da mesi e che tanto sta danneggiando l’industria cinematografica americana, ha la sua origine nel Web.

Quello che gli sceneggiatori vorrebbero è ottenere un compenso extra quando i propri contenuti sono ritrasmessi su internet. Le case di distribuzione ovviamente non vogliono cedere e il compenso rimane sempre lo stesso. Ma perché internet, che ormai ha più utenti della televisione e dei giornali, non viene considerato così importante come televisioni e giornali? Il parallelismo con lo sciopero degli sceneggiatori secondo me è molto interessante, perché in un futuro non troppo lontano se le cose non cambieranno, anche i blogger potrebbero decidere di entrare in sciopero.

IT.Rss: ricevere feed via sms gratis in italia

Oggi voglio segnalarvi un software tutto italiano, sviluppato da Rocco Verrastro. IT.Rss è una piccola applicazione freeware che permette di ricevere i feed rss via sms gratis in Italia. Attualmente però, l’autore è riuscito a dare questo servizio solo ai clienti della Vodafone, anche se in futuro prevede di estendere il servizio a tutti gli operatori mobili, sempre gratuitamente.

Purtroppo non ho una sim Vodafone, quindi non ho potuto testarne il funzionamento, anche se da quello che ho letto in giro il software è stabile e funzionante al 100%, quindi se qualcuno di voi lo vuole provare e poi nei commenti ci dice come va, ci farebbe veramente molto piacere (diteci se è possibile avere anche i feed di Geekissimo). Ma ora vediamo bene come funziona (tratto direttamente dal sito dell’autore):

Zeitgeist 2007: ma davvero gli italiani cercano YouTube e Beppe Grillo?

Zeit

Questi giorni giornali e telegiornali hanno dedicato ampio spazio alla pubblicazione, da parte di Google, degli Zeitgeist del 2007. Zeitgeist, se non lo sapete, è una parola tedesca che significa “Spirito del tempo” ed è un’espressione, “spesso adottata nella filosofia della cultura otto-novecentesca, che indica la tendenza culturale predominante in una determinata epoca” (da Wikipedia). In questo caso viene utilizzata da Google per calcolare quali sono le tendenze dei propri utenti in tutto il mondo e, quindi, le tendenze (più o meno) globali della nostra epoca.

Sono un po’ scettico a dir la verità su queste tendenze. Ma andiamo con ordine. Non so se eravate già a conoscenza degli Zeitgeist 2007 in Italia, che secondo Google indicano “uno specchio d’interessi e curiosità dell’Italia che naviga e che usa Google come vettore d’informazione”. Primo assoluto in classifica è Beppe Grillo, seguito da YouTube, Badoo, Inps e Agenzia delle Entrate. Poi, ancora, MySpace, Inter, Alitalia, Milan e Superenalotto. Ma quanto sono attendibili per rappresentare uno specchio dell’Italia? Poco, a mio parere: di seguito vi spiego perché.