Google Take Action contro censura internet

Google Take Action, big G si schiera per la libertà della rete

Google Take Action contro censura internet

Mediante la messa online di una pagina web ad hoc, Google, nel corso delle ultime ore, ha invitato tutti gli internauti a prendere parte all’iniziativa contro quello che viene descritto come un tentativo di mettere le mani sul controllo della rete telematica mondiale da parte dell’ONU e dei relativi paesi membri.

Nel dettaglio, Google ha messo in guardia gli utenti dichiarando che adesso la rete libera e aperta è minacciata ed ha invitato gli stessi a prendere parte alla petizione online chiamata Take Action.

Stando sempre a quanto dichiarato da big G, infatti, “Alcuni governi hanno intenzione di sfruttare l’opportunità di un incontro a porte chiuse che si terrà a dicembre per autorizzare la censura e regolamentare il Web in modo restrittivo”.

Il rischio che si corre è quindi quello che l’ITU (International Telecommunication Union, l’agenzia ONU per le telecomunicazioni) decida di arrogarsi i diritti di controllo sui sistemi basilari per il funzionamento del web e degli altri servizi TCP/IP che allo stato attuale delle cose sono nelle mani di altre organizzazioni influenzate dalla politica a stelle e strisce.

Secondo i dati riportati da Google sono ben 42 i paesi che già filtrano e censurano i contenuti mentre alcuni governi hanno promulgato una serie di leggi che mettono a rischio la libertà di espressione online.

Flame malware

Kaspersky lancia l’allarme Flame, il malware più pericoloso di sempre

Flame malware

L’allerta arriva direttamente da Kasprsky Lab che, proprio nel corso delle ultime ore, hanno annunciato la scoperta di un nuovo e, a quanto pare, sofisticato malware identificato con il nome di Worm.Win32.Flame o, molto più semplicemente, Flame impiegato, sino a questo momento, per effettuare svariati attacchi in altrettanti svariati paesi della regione dell’Asia Occidentale.

Il malware è stato definito come la più pericolosa arma per lo spionaggio informatico mai creata sino a questo momento, molto più di Stuxnet e Duqu.

Trattasi, nel dettaglio, di di una vera e propria applicazione costituita da numerosi moduli continuante aggiornati per una dimensione totale di ben 20 MB, un dato questo che complica, e non di poco, il processo di analisi di ogni riga di codice.

La scoperta del nuovo malware è avvenuta per puro caso quando i Kaspersky Lab erano stati contattati dalla ITU (International Telecomunication Union) al fine di indagare su un malware che stava provvedendo alla rimozione delle informazioni sensibili di numerosi computer del Medio Oriente ed è stato proprio durante la fase di ricerca che ha avuto luogo l’individuazione di Flame.