LinkedIn

Microsoft compra LinkedIn per 26,2 miliardi di dollari

Nel corso delle ultime ore Microsoft ha messo a segno un’interessante ed importante acquisizione che di certo saprà ben attirare l’attenzione dei più. Con una spesa pari a ben 26,2 miliardi di dollari la redmondiana ha infatti messo le mani su LinkedIn, il social network dedicato al mondo del lavoro.

LinkedIn

A seguito dell’acquisizione, LinkedIn continuerà a maniere il suo brand e i suoi obiettivi. Jeff Weiner, il CEO del social network, continuerà inoltre a restare in carica ma risponderà direttamene a Satya Nadella, il CEO di Microsoft.

Account Google, 5 milioni di password pubblicate online

Rubate 2 milioni di password per l’accesso a Facebook ed altri servizi

Rubate 2 milioni di password per l'accesso a Facebook ed altri servizi

Stando a quanto emerso da un recente report pubblicato dai ricercatori di Trustwave SpiderLabs su un server in Olanda sono state raccolte ed archiviate circa 2 milioni di password utilizzate per accedere a Facebook, Twitter e LinkedIn oltre che ai servizi offerti da Google e da Yahoo!.

Nel dettaglio, oltre 1,5 milioni di username e password sono usate per effettuare l’accesso a vari siti web tra cui Facebook (318.121), Yahoo! (59.549), Google (54.437), Twitter (21.708) e LinkedIn (8.490). La password più diffusa (15.820 account) è “123456“ (viva la fantasia e l’attenzione verso la sicurezza!). L’elenco include inoltre 320.000 account email, 41.000 account FTP e 3.000 credenziali Remote Desktop.

Come disattivare le email di notifica di LinkedIn

LinkedIn email

Anche se – ammettiamolo – sono in pochi a sfruttarne realmente le potenzialità, siamo in molti ad essere iscritti a LinkedIn e, in virtù di ciò, riceviamo ogni settimana decine di email relative a nuovi inviti, cambiamenti di qualifiche per i nostri contatti e quant’altro. Ma sono davvero tutte così importanti queste email? Beh, dipende dai punti di vista e, soprattutto, dall’uso che si fa di LinkedIn. Ad ogni modo, oggi vogliamo suggerirvi un trucchetto per disabilitarle tutte contemporaneamente.

LinkedIn nega le accuse e preannuncia battaglia contro la class action

LinkedIn nega le accuse e preannuncia battaglia contro la class action

LinkedIn nega le accuse e preannuncia battaglia contro la class action

Il team di LinkedIn non ha alcuna intenzione di continuare ad essere additato per furto di email, account e liste di contatti dei suoi utenti motivo per il quale ha deciso, proprio nel corso delle ultime ore, di fare il punto della situazione.

Il social network dedicato al mondo del lavoro è stato infatti accusato, mediante class action, di aver approfittato dei dati raccolti dai propri utenti ottenuti passando in rassegna tutti gli indirizzi di posta elettronica dei contatti in modo tale da poter poi procedere all’invio di sollecitazioni all’iscrizione al servizio.

Il team di LinkedIn ha però affermato che quelle in questione altro non sono che accuse prive di merito e che la giurisprudenza avrà presto il dovere si smontarle in sede di giudizio.

LinkedIn: sotto accusa per furto di email, account e liste di contatti

LinkedIn: sotto accusa per furto di email, account e liste di contatti

LinkedIn: sotto accusa per furto di email, account e liste di contatti

Dopo il caso, risalente allo scorso anno, della fuga di milioni di password rubate su LinkedIn nel corso delle ultime ore la questione sicurezza degli utenti e dati d’accesso è tornata a farsi sentire a gran voce seppur sotto altra veste.

Il noto social network dedicato al mondo del lavoro è stato infatti citato in giudizio negli Stati Uniti da vari utenti che hanno accusato la società di essersi appropriata senza autorizzazione delle loro identità virtuali a scopi di marketing, di aver poi hackerato gli indirizzi di posta elettronica e, infine, di aver scaricato la rubrica dei contatti.

La denuncia è stata depostaita presso una corte californiana. Gli utenti coinvolti nella causa chiedono che il social network venga obbligato, in futuro, a non compiere più violazioni del genere. Gli utenti chiedono inoltre un rimborso corrispondente ai ricavi che l’azienda ha ottenuto utilizzato i dati finiti nell’occhio del ciclone.

Facebook come LinkedIn: arrivano le Competenze Professionali

facebook-competenze-professionali

Facebook è il social network più famoso del web, su questo non abbiamo ombra di dubbio. Solitamente i grandi tendono ad ispirare gli altri che tentano di intraprendere la stessa strada. Le pagine bianche e blu, invece, molto spesso prendono le funzionalità degli avversari e le inserisce nella sua piattaforma.

Copiare non gli impedisce di essere il più importante, anzi gli consente di essere sempre più apprezzato dagli utilizzatori.

LinkedIn compra l’app Pulse per 90 milioni di dollari

Quante applicazioni per leggere notizie esistono? Infinite, ma tra le tante solo alcune riescono ad emergere e farsi notare, come ad esempio la nota Pulse News. Difficilmente non conoscerete questo titolo, se siete degli utenti che sfruttano questo tipo di applicazioni.

La casa sviluppatrice Alphonso Labs ha raggiunto un soddisfacente trionfo, addirittura sono stati citati dalla CNN, dal NYTimes e dal Fortune Magazine grazie, appunto, a Pulse.

Microsoft voleva acquisire Nokia

Nokia smentisce l’interesse per gli smartphone Android

Nokia smentisce smartphone Android

Una recente ricerca di lavoro su LinkedIn aveva fatto insinuare il dubbio che Nokia fosse intenzionata ad affidare il proprio destino, o parte di esso, ad Android, il sistema operativo per device mobile targato big G.

Nokia, tuttavia, non sembra essere intenzionata ad abbandonare Windows Phone o a prestare attenzione anche all’universo Android o almeno questo è quanto emerge dall’intervento su Twitter di Doug Dawson, il numero uno del comparto media relations per la finlandese.

La finlandese, infatti, smentisce i rumors e fa sapere che l’annuncio inerente la ricerca di un esperto Linux che aveva alimentato le ipotesi di un interessamento di Nokia per la realizzazione di uno o più device basati sul sistema operativo mobile di Google fa riferimento a Nokia Here.

Nokia annuncerà il suo smartphone Android al MWC 2014

Nokia vuole realizzare smartphone basati su Android?

Nokia smartphone Android

C’è stato un tempo, quello precedente all’avvento di iOS e di Android, in cui i telefoni cellulari Nokia, e nello specifico quelli basati sulla piattaforma Symbian, dominavano il panorama del settore mobile tanto da far detenere alla finlandese il titolo di principale produttore al mondo.

Il successivo avvento dell’iPhone e degli smartphone basati sull’OS del robottino verde, primi tra tutti i device Samsung, ha però spodestato Nokia dalla sua posizione di produttore numero uno facendo sprofondare la finlandese in un periodo buio e di mera crisi.

Successivamente Nokia ha scelto di affidare le sue sorti a Windows Phone previa instaurazione di un rapporto di partnership con Microsoft e dal quale hanno poi avuto origine i recenti device appartenenti alla gamma Lumia.

Nokia, quindi, sembrerebbe essere tornata a rigare dritto grazie al sistema operativo mobile reso disponibile dalla redmondiana ma una recente ricerca di lavoro su LinkedIn, il social network dedicato al mondo del lavoro, dimostrerebbe il fatto che la finlandese sia attualmente intenzionata a prestare un minimo d’attenzione anche al fronte Android.

LinkedIn class action furto password

LinkedIn e le password rubate: class action in USA

LinkedIn class action furto password

LinkedIn, la risorsa di social networking dedicata di professionisti, corre un grosso rischio: incorrere in una mega sanzione da almeno 5 milioni dollari per poter rimborsare i propri utenti dopo la tanto chiacchierata fuga di milioni di password avvenuta non molti giorni addietro.

La discussa vicenda ha infatti portato direttamente nell’occhio del ciclone i responsabili di del social network verso i quali è stata avanzata una class action avviata presso una corte federale di Sant Josè, in California.

La class action, nello specifico, ha preso il via da Katie Szpryka che non molto tempo fa aveva deciso di usufruire delle funzionalità premium del social network e, di conseguenza, di pagare in modo tale da poter sfruttare tutti i servizi messi a disposizione da LinkedIn.

Come testare la password di LinkedIn

Come ormai noto, sono state rubate le password di milioni di utenti di LinkedIn. L’hacker che ha compiuto il furto ha postato le password in forma crittografata su un forum russo ed ormai nessuna di queste può ritenersi sicura, ma se volessimo sapere con precisione se la nostra parola chiave è stata scoperta o meno? Un modo c’è ed ora andiamo a illustrarvelo.

Per testare la password di LinkedIn e scoprire se le proprie credenziali di accesso al social network sono finite in pubblica piazza, ci si può rivolgere al sito di LastPass. Il popolare servizio di gestione delle password ha istituito una pagina attraverso la quale ognuno può inserire la sua vecchia password di LinkedIn e scoprire se è stata scoperta o meno.

Milioni di password rubate su LinkedIn

Se siete utenti di LinkedIn, correte a cambiare la password del vostro account. Il noto social network professionale è stato oggetto di un attacco hacker in cui sono state rubate circa 6 milioni di password. L’autore del “furto”, che per il momento rimane anonimo, ha postato un file con 6.5 milioni di password sottratte dai server di LinkedIn su un forum russo.

Le password (che scremati i doppioni dovrebbero essere circa 5.8 milioni) sono prive dei corrispondenti username e non sono in chiaro. Sono state postate nel formato crittografato con hashing SHA-1, ma secondo le ultime stime oltre il 60% di queste è già stato “tradotto”.