
Pericolo scampato, almeno per ora, sul fronte dell’equo compenso. Nonostante le pressioni della SIAE, la somma che tutti noi paghiamo come “indennizzo” ai titolari dei diritti d’autore ogni volta che acquistiamo un hard disk, una chiavetta USB, un DVD, un PC o qualsiasi altro dispositivo possa essere utilizzato per realizzare una copia privata di un’opera acquistata regolarmente, non aumenterà.
Nel corso di un’audizione alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria, il ministro dei Beni e delle attività culturali Massimo Bray ha annunciato che non verrà applicata alcuna maggiorazione automatica all’equo compenso. Si procederà bensì a un monitoraggio della situazione per capire con esattezza se e quali dispositivi o supporti i consumatori utilizzano per effettuare copie private di opere protette da copyright.