Microsoft attacca Apple: rende gli iPhone lenti per obbligare gli utenti a comprare i nuovi modelli

Il nuovo capo della divisione Windows Phone in Microsoft, Terry Myerson, ha deciso di dare un taglio al fair-play che di solito contraddistingue il colosso di Redmond nelle sue uscite pubbliche e di attaccare in maniera piuttosto decisa Apple durante il Mobile World Congress di Barcellona. Secondo Myerson, l’azienda guidata da Tim Cook limiterebbe intenzionalmente la velocità dei suoi telefonini per spingere gli utenti ad acquistare i nuovi modelli di iPhone, ma c’è stata qualche frecciatina anche per Google.

Parlando di Apple – hai ragione, tu puoi scaricare iOS 5 e installarlo su iPhone 3G(S) – ma poi quest’ultimo diventa inutilizzabile“, ha detto il dirigente Microsoft rispondendo ad una domanda sui sistemi di aggiornamento degli OS per smartphone. “È un grande veicolo per le vendite hardware, per quel che mi riguarda. Installare un sistema operativo che rende il tuo hardware lento, al punto da diventare inutilizzabile, ti costringe a tornare in negozio e comprare un nuovo dispositivo“.

Microsoft VS Apple: Infografica

Il sito Manolution ha pubblicato un’interessantissima infografica dedicata alla sfida Microsoft VS Apple dal 1984 ad oggi, un modo simpatico e non “pesante” per ripercorrere in pochi istanti le tappe più importanti della storia di questi due colossi dell’informatica. Graficamente parlando, l’infografica non è tra le più belle che abbiamo visto qui su Geekissimo ma ciò non la rende meno interessante.

La composizione parte con le quote di mercato dei sistemi operativi nel mese di Maggio 2011 per poi continuare con tutti i numeri della sfida Apple VS Microsoft in relazione alla diffusione dei loro browser, i loro sistemi operativi per smartphone e i loro player MP3 (sì, anche Microsoft li fa!). Conclude l’infografica una sfilza di date con il riassunto di tutti gli eventi più importanti della storia dei big di Redmond e Cupertino. Buona visione.

Microsoft batte Apple per il gadget tecnologico più venduto nel minor tempo, merito di Kinect


Microsoft ha battuto Apple. Questa volta però non parliamo né di sistemi operativi né di quotazioni in borsa.

Il colosso di Redmond ha stracciato il suo rivale storico nelle vendite, nei numeri. Tutto merito del controller Kinect, che con i suoi 2.5 milioni di unità commercializzate in 25 giorni ha letteralmente “bruciato” il record detenuto fino ad oggi dall’iPad di Apple (4.5 milioni di pezzi venduti in 3 mesi) come gadget tecnologico più venduto nel minor tempo.

Se la matematica non ci inganna, il nuovo gingillo tecnologico “made in Redmond” è riuscito finora a vendere la bellezza di 100.000 unità al giorno contro le 50.000 della tavoletta cupertiniana.

Bill Gates e Steve Jobs: come erano negli anni 80? [video]

Oggi sono due degli uomini più famosi e ricchi del mondo, ma com’erano Bill Gates e Steve Jobs ai loro inizi, negli anni 80? Poveri, brutti, alquanto spocchiosi, ma con il piglio tipico di chi sa che la strada intrapresa, benché accidentata e irta di ostacoli, lo porterà lontano. Molto lontano.

Ebbene, il sito Internet Neowin è riuscito a pescare da YouTube un “reperto storico” in cui possiamo vedere i due (anti)eroi del mondo informatico sullo stesso palco: un evento Apple targato 1983 in cui un poco riconoscibile Jobs – paffuto e senza il golfino nero che lo avrebbe reso celebre qualche decennio dopo – discute con un Gates che sembra avere non 30 ma 50 anni in meno di quello attuale. Eccolo:

iPhone 4=Windows Vista? Per Microsoft, sì

La Apple è nella bufera. L’iPhone 4 non funziona a dovere e, tra un problema di ricezione e l’altro, cominciano a montare le voci relative a clamorosi ritiri del dispositivo, miracolosi aggiornamenti e class action da miliardi di dollari.

In tutto questo marasma, poteva mai Microsoft starsene ferma a guardare e perdere l’occasione di lanciare una bella frecciatina alla sua storica rivale? Certo che no. E allora, direttamente dal palco della Worldwide Partner Conference in cui il gruppo di Redmond ha illustrato le ultime novità di Windows Phone 7 (il suo nuovo OS mobile), ecco arrivare una provocazione dal Chief Operating Officer dell’azienda, Kevin Turner, che non mancherà di scatenare diverse polemiche: Apple? Sembra proprio che l’iPhone 4 possa essere il loro Vista.

Se siete appassionati di informatica e avete più di quattro anni (cosa assai probabile se siete su queste pagine), già sapete questo cosa voglia dire: che nonostante gli ottimi risultati ottenuti sul mercato, il gruppo di Steve Ballmer sente puzza di flop per iPhone 4 e pensa che le beghe del nuovo melafonino macchieranno l’immagine di Apple in maniera analoga a quanto fatto dal malriuscito Vista con Microsoft. E non è finita qui.

Microsoft non può innovare, ecco perché (secondo il fondatore di RealNetworks)

Uno dei tanti luoghi comuni del mondo informatico vuole Microsoft incapace di innovare, stanca, e nemmeno più tanto brava ad andare dietro a coloro che invece sono riusciti a fare dell’innovazione il loro pane quotidiano: Google per i servizi online ed Apple per i software e i dispositivi mobili. Ma è davvero così? Si tratta davvero di un luogo comune? Secondo Rob Glaser, no. È la pura realtà.

L’ex vice presidente per i sistemi multimediali del gruppo di Redmond, adesso alla guida di RealNetworks (società produttrice di Real Player e molto altro ancora, che ha fondato nel 1994), ha messo nero su bianco la sua visione sull’azienda guidata da Steve Ballmer in questo sito, con un articolo in cui viene detto che “la capacità di Microsoft di innovare il mercato nel 2010 è molto più vicina a quella di IBM o HP che a quella di Google o Apple”.

Riprendendo poi la tesi di chi vede Steve Ballmer fuori da Microsoft entro qualche mese, il vecchio Rob ha identificato il peccato originale di Microsoft nella visione troppo PC-centrica del mondo, che come detto qualche giorno fa, si starebbe invece indirizzando verso il Web e i dispositivi mobili.

Apple: è lei la nuova “cattiva” del reame informatico?

Il mondo informatico vive anche di favole, suggestioni, lo si sa. Una di queste, fra le più diffuse, vede Microsoft ed Apple impersonare, rispettivamente, i ruoli di strega cattiva e Biancaneve in un reame i cui confini sembrano fin troppo definiti per essere reali.

Perché siano nate queste caratterizzazioni è facilmente intuibile: con la sua posizione dominante sul mercato e la sua fama da multinazionale avida che non guarda in faccia a nessuno, Microsoft è stata vista sempre come il male, il vecchio che ristagna, il pozzo oscuro dove le richieste degli utenti cadono per non ritornare più a galla; Apple l’esatto opposto, è sempre stata considerata “cool”, amica di tutti, innovatrice e attenta alle esigenze del pubblico. Ma le cose potrebbero non stare più così.

Molti attenti analisti del settore IT, come Preston Gralla di Computer World, stanno infatti avallando sempre di più l’ipotesi secondo cui i ruoli fra le big di Redmond e Cupertino si sarebbero letteralmente capovolti. Il Darth Fener della situazione sarebbe quindi diventato Steve Jobs, mentre Steve Ballmer anche se non calato ancora nei panni di Biancaneve (brrr…) si starebbe rivelando meno peggio di quanto creduto in passato.

10 cose che Apple dovrebbe imparare da Microsoft

Se vuole continuare sulla strada che porta al successo, Apple deve seguire attentamente tutte le mosse di Microsoft e in taluni casi prendere spunto proprio da queste ultime. Ecco la tesi sostenuta da un provocatorio articolo pubblicato da ITWeb, il quale mette l’accento su 10 cose che Apple dovrebbe imparare da Microsoft, nel bene e nel male.

Noi, come già fatto con articoli di carattere simile (primi fra tutti quelli di Preston Gralla pubblicati da Computer World), vi riportiamo tutto senza filtri e passiamo direttamente la palla a voi, gentilissimi lettori. Leggete tutto attentamente e diteci cosa ne pensate nei commenti.

Sicurezza

Al contrario di Microsoft, Apple non sembra mettere in cima alle proprie priorità il fattore sicurezza. Forse non ha ancora capito che più aumenta la quota di mercato del suo sistema operativo e più diminuisce il grado di sicurezza di quest’ultimo. I malware sono sempre dietro l’angolo e l’azienda di Cupertino deve rendersene conto in tempo.