Microsoft e Yahoo!, l’accordo è OK per le istituzioni. Google deve iniziare a preoccuparsi?

Il matrimonio tra Microsoft e Yahoo! s’ha da fare. A decretarlo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la Commissione Europea, che così permettono ai due giganti del settore informatico di mettere in atto il loro piano anti-Google.

Sta quindi per prendere il via quel processo che, entro il 2010, trasformerà Bing in un potentissimo motore di ricerca che ingloberà anche i risultati e i servizi di Yahoo!, il cui scopo è quello di sfruttare una piattaforma forte come quella di Microsoft per offrire “una search experience coinvolgente e innovativa che consenta agli utenti di esplorare e trovare informazioni, persone e siti più rilevanti per loro”.

Quanto alle pubblicità (che giocano un ruolo fondamentale in questo affare), il comunicato stampa ufficiale delle sue aziende ci fa sapere che Yahoo! e Microsoft forniranno singolarmente supporto a diversi segmenti di inserzionisti. Il team commerciale di Yahoo! si occuperà di inserzionisti con volumi elevati, agenzie SEO, SEM e rivenditori, mentre Microsoft rappresenterà e supporterà gli inserzionisti self-service.

Microsoft e Yahoo! sposi: libertà di scelta a rischio?

Il matrimonio si è fatto, ma per ora niente chicchi di riso. Quello tra Microsoft e Yahoo! è un accordo strategico (quindi non un’acquisizione) sfiorato più volte e finalmente ufficializzato che si ripromette di mettere i bastoni tra le ruote a Google, il colosso di Mountain View che con la sua quota di mercato del 65% è, di fatto, un monopolista nel campo dei motori di ricerca (e non solo).

Dicevamo che bisogna aspettare a tirare i fatidici chicchi di riso perché la prospettata unione decennale tra l’azienda di Steve Ballmer e quella di Carol Bartz – che dovrebbe tagliare i nastri di partenza nel 2010 – potrebbe essere “ostacolata” dall’antitrust (vecchia conoscenza del big di Redmond), a causa di una paventata riduzione della libertà di scelta per l’utente finale.

Ma sarebbe davvero così? Prima di scoprirlo, vediamo insieme i dettagli dell’accordo tra i due giganti del mondo IT a stelle e strisce.