Da qualche tempo si sono diffusi una serie di siti di social lending, cioè di prestiti effettuati, a titolo personale, da privati ad altri privati, che utilizzano il canale Internet per agevolare la fruizione di questo strumento. Viene anche chiamato prestito peer-to-peer lending o prestito tra persone, in analogia ai famosi sistemi di diffusione dati tra utenti.
Tra questi siti, Zopa è uno dei più famosi e risulta attivo da tempo negli USA, nel Regno Unito, in Giappone e in Italia, chiaramente con differenti termini d’uso. Lo scopo del sito, in linea con altri siti di prestiti p2p, è di mettere in contatto la domanda e l’offerta di piccolo credito.
Il 10 Luglio 2009 è stato notificato un decreto a Zopa del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, su indicazione della Banca d’Italia, ha provveduto a cancellare dall’elenco degli intermediari finanziari abilitati all’esercizio della professione in Italia la società di Zopa, mossa che impedisce a Zopa di attivare nuovi prestiti e le consente soltanto di mantenere in vita quelli vecchi e già attivi.