
Il Moto X non è soltanto il primo smartphone frutto dell’accoppiata Google-Motorola ma è anche il primo device mobile ad essere stato interamente assemblato e prodotto in terra a stelle e strisce.
Il nuovo Moto X sarà infatti realizzato negli stabilimenti situati in Texas senza appoggiarsi a società dell’Estremo Oriente dove la manodopera è disponibile a prezzi stracciati. In tal modo è possibile impedire la fuga di capitali, competenze tecniche e innovazione verso l’estero, contribuendo alla ripresa economica degli Stati Uniti, così come spiegato da Dennis Woodside, CEO di Motorola, in un apposito post pubblicato sul blog del gruppo.
Era opinione comune che non fosse possibile. Gli esperti hanno sempre detto che i costi sono troppo elevati negli USA, che gli Stati Uniti hanno perso la loro capacità produttiva e che la forza lavoro americana non è abbastanza flessibile. È vero: la maggior parte dell’industria legata all’elettronica di consumo si è trasferita altrove nell’ultimo decennio.



