Bose si scaglia contro Beats di Apple per violazione di brevetti

Apple è a un passo dall’acquisizione di Beats Electronics?

Apple è a un passo dall'acquisizione di Beats Electronics?

Al momento non vi è ancora nulla di confermato ma stando a quanto reso noto dalle fonti del Financial Times e così come riportatato anche dal Wall Street Journal, dal New York Times e da Re/code Apple sarebbe in procinto di acquisire Beats Electronics per un valore di circa 3,2 miliardi di dollari.

A volere l’acquisizione pare sia proprio Tim Cook in persona, ansioso di nominare il CEO di Beats Jimmy Iovine come “special advisor” di Cupertino, una sorta di consigliere per le questioni creative dell’azienda, per le strategie per allargare ulteriormente il peso della mela morsicata nel mondo della musica.

Mute.fm, interrompere la musica all'esecuzione di altri suoni

Mute.fm, interrompere la musica all’esecuzione di altri suoni

Mute.fm, interrompere la musica all'esecuzione di altri suoniSpesso capita che mentre si è intenti ad ascoltare un brano musicale al PC risulti necessario avviare l’esecuzione di un ulteriore file multimediale.

Al verificarsi di una situazione di questo tipo è indispensabile eseguire tutta una serie di operazioni, quali: interrompere la riproduzione del brano musicale o ridurre il volume del player in uso, avviare quella dell’altro file multimediale ed effettuare poi l’operazione inversa per continuare ad ascoltare la musica. La procedura non è affatto complicata ma, nel complesso, decisamente poco pratica. È proprio per questo che l’utilizzo di un software quale Mute.fm può rivelarsi molto utile.

Mute.fm è un programma gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che agisce andando ad interrompere la musica di sottofondo quando comincia l’esecuzione di un altro suono.

Apple: in cantiere un rivale di Spotify e un'app iTunes per Android?

Apple: in cantiere un rivale di Spotify e un’app iTunes per Android?

Apple: in cantiere un rivale di Spotify e un'app iTunes per Android?

Al momento la notizia non è stata ancora confermata in via ufficiale ma stando a quanto emerso in rete nel corso delle ultime ore sembra che Apple stia trattando con i dirigenti di diverse etichette discografiche per poter lanciare un servizio di streaming musicale on-demand simile a Spotify grazie al quale gli utenti potrebbero ascoltare determinati brani.

L’azienda di Cupertino starebbe inoltre cercando di portare iTunes sui dispositivi Android in modo tale da attirare l’attenzione anche dei clienti di Big G e, di conseguenza, far fronte alle perdite che sono state registrare negli ultimi tempi.

A divulgare per primo le informazioni in questione è stato il sito web Billboard affermando di aver appreso tali dettagli da tre fonti anonime ma ben a conoscenza dei prossimi movimenti di Apple.

Amazon lancia Payments e sfida PayPal nei pagamenti online

Amazon: in vista un servizio di streaming musicale?

Amazon: in vista un servizio di streaming musicale?

In un futuro non molto lontano anche Amazon, il colosso dell’e-commerce, potrebbe entrare a far parte dell’oramai sempre più folta schiera di servizi adibiti allo streaming musicale.

Sulla falsariga di un rumor risalente a circa un anno fa sul sito web Re/code si parla infatti dell’esistenza di una trattativa già avviata da tempo con le major discografiche. Tale trattativa dovrebbe permette ad Amazon di avere a propria totale disposizione il catalogo dei brani da far ascoltare all’utenza.

YouTube indica i migliori brani degli artisti cercati

YouTube indica i migliori brani degli artisti cercati

YouTube indica i migliori brani degli artisti cercati

Al momento non vi è ancora alcuna conferma ufficiale da parte di Google ma a quanto pare YouTube si sta avvicinando sempre di più al mondo dello streaming musicale. Una delle più recenti ed interessanti dimostrazioni di ciò è sicuramente la nuova feature introdotta sulla celebre piattaforma video da qualche giorno a questa parte.

Adesso, infatti, cercando su YouTube il nome di un cantante o di una band viene mostrato un box nella parte destra della schermata in cui sono indicati i brani più popolari, la discografia ufficiale ed alcuni artisti correlati, così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot annesso al post.

Premendo sull’immagine in evidenza con l’etichetta Brani più popolari viene avviata la riproduzione di una playlist. Una volta cominciato l’ascolto questo non viene interrotto passando ad altre pagine del portale, almeno non fino a quando viene aperto un nuovo filmato. I pezzi, quindi, sono riprodotti in sottofondo proprio così come avviene su tutti i più comuni servizi di streaming musicale.

iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

Dopo oltre un decennio di crescita inarrestabile iTunes Store, il negozio di musica di Apple, ha registrato il suo primo calo storico, perdendo, tra il 2012 ed il 2013, ben il 5,7% delle vendite, passando da 1,34 miliardi di brani a 1,25 e registrando una piccola caduta anche per gli album completi scesi dello 0,1% da 117,7 a 117,6 milioni.

Ma perchè è accaduto tutto ciò dopo anni ed anni di “onorata carriera”? La colpa, a quanto pare, è da dare in buona parte alle applicazioni.

A parlarne è Horace Dediu, analista di Asymco, secondo cui i servizi di streaming legali (come nel caso di Spotify e di YouTube, per citarne alcuni) centrerebbero davvero poco. Sarebbe infatti l’utente stesso a decidere se ascoltare più o meno musica e ad influire su tale decisione pare siano proprio le applicazioni per le quali, appunto, gran parte delle persone decidono di spendere il proprio budget e con cui scelgono di passare il proprio tempo libero.

Google Play Music: in arrivo l'upload dei brani da browser?

Google Play Music: in arrivo l’upload dei brani da browser?

Google Play Music: in arrivo l'upload dei brani da browser?

Chi è iscritto alla piattaforma Google Play Music ha la possibilità di effettuare l’upload dei propri brani sul cloud in modo tale da potervi accedere per lo streaming da altri eventuali postazioni o device mobile. Per poter effettuare l’operazione in questione è però necessario utilizzare l’apposita applicazione Music Manager disponibile per Windows, Mac e Linux che, appunto, opera andando a trasferire i file dal computer ai server di Google.

Prossimamente le cose potrebbero però esser ben diverse rispetto allo scenario appena descritto. Il processo di upload dei brani sembra infatti destinato ad esser notevolmente semplificato.

Il servizio musicale di YouTube arriverà nel primo trimestre del 2014?

Il servizio musicale di YouTube arriverà nel primo trimestre del 2014?

A distanza di pochi giorni dalle più recenti indiscrezioni quest’oggi si torna a parlare ancora una volta di Music Pass, ovvero quello che dovrebbe essere il servizio dedicato allo streaming dei brani musicali in dirittura d’arrivo su YouTube e che dovrebbe andarsi a configurare come una sorta di concorrente interno per Google Play.

Stando alle ultime voci di corridoio, riportate in primis dal solitamente affidabile AllThingsD e fornite da una fonte ritenuta attendibile ma rimasta anonima, il nuovo servizio del gran colosso delle ricerche in rete farà il suo debutto online durante il primo trimestre del 2014 e non entro la fine dell’anno così come invece era stato inizialmente ipotizzato.

Il ritardo potrebbe esser dovuto alla necessità di trovare un modo efficace per la gestione dei filmati generati dall’utenza e contenenti estratti di canzoni protette da copyright.

YouTube, il servizio Music Pass è in dirittura d'arrivo?

YouTube, il servizio Music Pass è in dirittura d’arrivo?

YouTube, il servizio Music Pass è in dirittura d'arrivo?

Nel corso delle ultime ore è stato dato il via alla distribuzione di un nuovo aggiornamento dell’app ufficiale di YouTube specifica per device Android.

Le novità introdotte nella nuova versione dell’app, quella siglata come 5.3.23, riguardano la comparsa dei canali nelle pagine dei risultati di ricerca ed alcuni accorgimenti al layout degli stessi.

Si tratta di novità minime ma comunque interessanti ma ciò che in effetti ha attirato maggiormente l’attenzione è stato quanto emerso dall’analisi del codice degli APK.

Google Glass, nuove feature legate alla musica

Google Glass, nuove feature legate alla musica

Google Glass, nuove feature legate alla musica

Per i Google Glass big G ha ben pensato di rendere disponibili nuove ed interessanti funzionalità tutte legate al mondo della musica e rilasciate con il preciso obiettivo di fornire un’esperienza utente ancor più completa di quella attuale.

A render nota la cosa è stato, in primis, il New York Times il quale, appunto, ha sottolineato che le nuove feature sono in fase di rilascio e che una volta disponibili permetteranno gli utenti di interagire con la musica direttamente dai chiacchieratissimi occhiali di Google per la realtà aumnetata.

Grazie alle nuove feature, annunciate inoltre dal video promozionale visibile dopo il salto, agli utenti viene infatti offerta la possibilità di cercare brani musicali, di effettuarne la scansione attraverso playlist selezionate e di ascoltare musica in streaming mediante Google Play, il tutto semplicemente servendosi di comandi vocali ad hoc.

YouTube, in arrivo un servizio musicale premium?

YouTube, in arrivo un servizio musicale premium?

YouTube, in arrivo un servizio musicale premium?

Sull’oramai sempre più vasto panorama di servizi musicali in streaming e a pagamento sta per affacciarsi anche YouTube.

Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore anche la celebre piattaforma dedicata alla condivisione ed alla visualizzazione dei video presto potrebbe fare il suo ingresso nel campo dei servizi musicali premium.

Il rumor è stato pubblicato nella nottata da Billboard che afferma di aver ottenuto informazioni a riguardo da una fonte ritenuta affidabile.

In merito alle tempistiche necessarie per il lancio la fonte dell’indiscrezione parla di fine 2013.

Le caratteristiche principali del servizio potrebbero essere la totale assenza di inserzioni pubblicitarie prima e durante la visione dei filmati, lo streaming di interi album senza alcun senza interruzione e la possibilità di scaricare le clip direttamente nella memoria interna del device in uso in modo tale da poterle poi vedere anche in mobilità e senza dover sfruttare alcuna connessione ad internet.

Amazon AutoRip, ora è utilizzabile anche in Italia

Amazon AutoRip, ora è utilizzabile anche in Italia

Amazon AutoRip, ora è utilizzabile anche in Italia

A gennaio dell’anno corrente Amazon, il colosso dell’e-commerce, ha annunciato il lancio di Amazon AutoRip, una nuova ed interessante funzionalità legata al servizio Amazon Cloud Player. Grazie a tale feature tutti gli utenti che hanno acquistato o che acquisteranno CD musicali sullo store online potranno ottenerne la versione MP3 in maniera totalmente gratuita.

Purtroppo tale funzionalità non era ancora stata resa disponibile per l’Italia. Da qualche ora a questa parte, però, Amazon AutoRip ha fatto il suo debutto anche nel Bel paese.

L’iniziativa, è opportuno sottolinearlo, presenta però una piccola differenza rispetto a quanto comunicato da Bezos e soci in un primo momento: Amazon AutoRip fa riferimento soltanto ai dischi che sono stati comprati da novembre del 2010 in poi e non dal 1998 ad oggi.