Bin Laden fa impazzire i social network: ecco tutte le statistiche di Twitter, Facebook, ecc.


L’uccisione di Bin Laden è sicuramente la notizia dell’anno: giornali, TV e siti Internet hanno dedicato e continuano a dedicare all’avvenimento fiumi di pagine, ore di dirette, approfondimenti e speciali di ogni genere. Ma qual è stato l’impatto della morte di Osama nel mondo social?

A questa domanda ci risponde un interessante articolo di Mashable in cui sono state raccolte tutte le statistiche relative a Twitter, Facebook e altri siti “social”, grazie alle quali possiamo capire come e quanto l’uccisione del capo di Al Qaeda abbia sconquassato la Rete nelle ultime 24 ore. Alcuni dati sono davvero impressionanti: scopriteli insieme a noi.

Twitter – 12.4 milioni di tweet all’ora

Pur non andando in tilt come in occasione della morte di Michael Jackson, Twitter ha registrato numeri mostruosi per l’uccisione di Bin Laden, fino a 25% oltre il normale. Poco prima del discorso in cui il Presidente Obama ha annunciato la morte dello “sceicco del terrore” (le 23.00 di lunedì, in America) gli utenti hanno generato 5.106 tweet al secondo; alla fine del medesimo discorso (alle 23.45) i tweet al secondo sono diventati 5.008 con una media che ha visto spedire 3.000 messaggi al secondo nell’arco di tempo compreso fra le 22.45 e le 00.30. Morale della favola: Twitter “ha fatto il picco” arrivando a registrare l’incredibile cifra di 12.4 milioni di tweet all’ora.

Bin Laden ucciso, prepariamoci a un’invasione di virus informatici!


Ormai l’avrete sicuramente sentito in TV o letto da qualche parte: Osama Bin Laden è stato ucciso in Pakistan nel corso di un intervento dei soldati americani. Si tratta di un evento storico che avrà sicuramente delle ripercussioni sia sulle decisioni politico-militari di mezzo mondo che in Rete, soprattutto sul fronte della sicurezza informatica.

Come tutti i grandi eventi planetari in grado di catturare l’attenzione della gente, dalla morte di Michael Jackson al matrimonio dei reali d’Inghilterra, anche l’uccisione dello “sceicco del terrore”, infatti, sarà sfruttata con molta probabilità dai criminali della Rete per creare e diffondere virus che vedremo poi dilagare su e-mail e social network. Un copione ormai vecchio ma – ahinoi – sempre efficace ogni volta che viene messo in atto.

Al momento, i rischi più grandi sono due: il likejacking su Facebook avente come oggetto video e foto che ritraggono il corpo di Bin Laden (se avete lo stomaco forte, la presunta foto del terrorista morto la trovate su tutti i maggiori siti di informazione internazionali, non c’è bisogno di andare su Facebook) e la riesumazione di vecchi virus informatici “a tema”.