Joachim Kempin attacca Steve Ballmer

Joachim Kempin attacca Steve Ballmer: occupa indegnamente la carica di CEO Microsoft

Joachim Kempin attacca Steve Ballmer

Intervistato da Reuters in occasione della presentazione del suo libro “Resolve and Fortitude: Microsoft’s ‘Secret Power Broker’ Breaks his Silence”, Joachim Kempin, l’ex vice presidente del marketing di Microsoft, ha dichiarato che Steve Ballmer, l’attuale CEO della redmondiana, sta soffocando la società con le sue pratiche poco ortodosse e con l’idea fissa di voler cacciare via dall’azienda chiunque possa rappresentare una minaccia per la sua leadership.

Kempin, che ha lavorato presso Microsoft tra il 1983 e il 2002 a capo della divisione delle vendite di Windows per i produttori di computer, non fa eufemismi e dichiara quindi che Ballmer occupa in maniera indegna la sua carica descrivendolo inoltre come una persona dalle potenzialità limitate e come il responsabile di molti dei ritardi che oggi il gruppo cerca di colmare con iniziative come, ad esempio, Surface che apparirebbe come una sorta di imitazione dell’iPad di Apple.

Steve Ballmer è il CEO con il più basso grado di approvazione nell’ultimo anno

Dopo aver festeggiato a inizio 2011 gli 11 anni da CEO Microsoft, anche se c’è qualcuno che continua a chiedere le sue dimissioni, torniamo a parlare di Steve Ballmer. Secondo le analisi condotte da Glassdoor, il peggior CEO (come percentuale di gradimento dei dipendenti) delle 12 maggiori aziende tecnologiche a livello mondiale è risultato essere proprio Ballmer.

Il periodo di tempo a cui fanno riferimento le analisi è dal 16 marzo 2010 al 15 marzo 2011. Secondo le percentuali di approvazione e gradimento, l’amministratore delegato Microsoft detiene il “solo” 40%, -6 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Di sicuro non sono dei bei numeri per Ballmer.

Se la passa un po’ meglio il CEO di eBay John Donahoe che ha visto dinanzi i propri occhi il più grande miglioramento nell’approvazione verso il personale e i dipendenti dell’azienda. Tra il marzo 2009 e marzo 2010 aveva un indice di gradimento pari al 24%, mentre in quest’ultimo anno il suo rating di approvazione è salito al 46%.