Foto che mostra il logo di YouTube in primo piano

YouTube, niente più pubblicità da 30 secondi

Uno dei formati di pubblicità maggiormente diffusi su YouTube è quello dei filmati in pre-roll dalla durata di 30 secondi che l’utente non può saltare e che deve guardare fino al termine prima di poter accedere al video di interesse. Stando però a quanto svelato nel corso delle ultime da Google ben preso tale formato sparirà dalla circolazione.

Foto che mostra il logo di YouTube in primo piano

La cancellazione non sarà cosa immediata ma avverrà entro il 2018. Continueranno invece ad essere mostrate le clip pubblicitarie da 20 secondi. Alla luce di ciò, la piattaforma intende inoltre puntare maggiormente su una forma di spot più breve ma da un certo punto di vista anche più invasiva: i bumper ads, delle inserzioni da 6 secondi introdotte lo scorso aprile.

Opera, un ad-blocker integrato nel browser

Nel corso delle ultime ore Opera ha annunciato una nuova funzionalità che consente di aumentare, e non poco, la velocità di navigazione int rete oltre che la fluidità di visualizzazione delle pagine Web.

Opera Skyfire

Infatti, la versione Developer del browser Opera per Windows, Mac e Linux integra una tecnologia che blocca le inserzioni pubblicitarie presenti nelle pagine. A differenza delle estensioni disponibili per altri browser l’ad-blocker nativo funziona a livello di Web engine e quindi è ingrato di garantire prestazioni decisamente più elevate.

Foto che mostra il logo di YouTube online

YouTube Red, video in streaming senza pubblicità

Da pochissimo Google ha confermato l’esistenza di YouTube Red, la nuova formula di sottoscrizione a pagamento che elimina ogni iscrizione pubblicitaria da YouTube e che consente di guardare i filmati senza alcuna interruzione. La cosa, è bene tenerlo presente, si vociferava già da qualche tempo a questa parte ed a settembre erano cominciate ad arrivare le prime avvisaglie più serie ma è stato soltanto nel corso delle ultime ore che è giunta la conferma ufficiale.

Foto che mostra il logo di YouTube online

L’iniziativa sarà attiva a partire da mercoledì 28 ottobre con il primo mese di prova gratuito ed inizialmente verrà resa disponibile soltanto negli Stati Uniti al prezzo di 9,99 dollari al mese.

Immagine che mostra il logo di Youtube visto da un paio di occhiali

YouTube, in arrivo un abbonamento per rimuovere la pubblicità?

Nella maggior parte dei casi per poter guardare un video su YouTube si è costretti a spendere qualche secondo in visualizzazioni di inserzioni pubblicitarie. Google ha infatti scelto di adottare tale metodo per offrire agli utenti il suo servizio di streaming video in maniera gratuita assicurandosi al tempo stesso gli introiti necessari per poter continuare a mandare avanti la piattaforma. In un futuro non molto lontano le cose potrebbero però cambiare.

Immagine che mostra il logo di Youtube visto da un paio di occhiali

Nel corso delle ultime ore è stata infatti diffusa online una notizia secondo cui Google avrebbe provveduto ad inviare una email ai partner di YouTube avvisandoli della prossima introduzione di una sottoscrizione a pagamento che permetterà a chi naviga di rimuovere l’advertising dal sito accedendo direttamente ai filmati.

Foto che mostra i risultati di ricerca di Google in Chrome

Google, nuove funzioni per impedire l’installazione di malware

Al fine di garantire un maggior livello di sicurezza e di protezione per i suoi utenti nel corso degli ultimi giorni Google ha introdotto alcune novità in Chrome, nel motore di ricerca e per quanto concerne le inserzioni pubblicitarie.

Foto che mostra i risultati di ricerca di Google in Chrome

Nello specifico Google ha scelto di focalizzare la sua attenzione sulla lotta ai malware cercando di impedirne l’accidentale installazione durante la visualizzazione dei siti web.

Facebook dice no alla pubblicità su WhatsApp

Dopo aver ottenuto il via libera da parte della Commissione Europea per la messa a segno dell’acquisizione di WhatsApp il buon Mark Zuckerberg ed il suo team hanno fatto sapere di non essere intenzionati ad introdurre pubblicità o servizi a pagamento sull’oramai celebre piattaforma di instant messaging. La lieta notizia è stata data dal giovane CEO del social network in persona durante un incontro in India sul tema dell’espansione della connettività nei Paesi del terzo mondo.

Facebook dice no alla pubblicità su WhatsApp

Facebook, quindi, non cercherà ulteriori tentativi di monetizzazione e si “accontenterà” del canone annuo di 0,99 centesimi di euro che i possessori di WhatsApp già pagano per l’utilizzo dell’app a partire dal secondo anno.

Mozilla Firefox, ecco perchè saranno mostrati i siti web sponsorizzati

Mozilla Firefox, ecco perchè saranno mostrati i siti web sponsorizzati

Abbiamo avuto modo di apprenderlo ieri: a partire dalle prossime versioni di Firefox Mozilla integrerà la funzionalità denominata Directory Tiles.

Trattasi, detta in termini spiccioli, di inserzioni pubblicitarie mostrate in sostituzione dei riquadri vuoti presenti nella scheda Nuova pagina del browser web del panda rosso.

Ma perché Mozilla ha scelto di introdurre la pubblicità nel suo browser web? A spiegarlo è la stessa Foundation, a breve distanza dal precedente annuncio, mediante la pubblicazione di un apposito post sul suo blog ufficiale.

Allo stato attuale delle cose la maggior parte degli introiti di Mozilla proviene dalla funzione di ricerca supportata da Google, Bing, Yahoo!, Yandex, Amazon e eBay. L’introduzione della funzione Directory Tiles permetterà però di diversificare le fonti di guadagno.

Mozilla Firefox, inserzioni pubblicitarie in arrivo

Mozilla Firefox, inserzioni pubblicitarie in arrivo

Mozilla Firefox, inserzioni pubblicitarie in arrivo

Da circa un anno a questa parte Mozilla ha dato il via allo sviluppo di una tecnologia che su Firefox blocca, per impostazione predefinita, i cookie di terze parti. La cosa non è mai stata vista di buon occhio dall’IAB (acronimo di Interactive Advertising Bureau, l’associazione internazionale dedicata allo sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva) che sin da subito ha protestato contro “la trovata” della Foundation. Nel corso degli ultimi giorni sembra però che la situazione sia cambiata e che gli scontri tra Mozilla e l’industria dell’advertising siano destinati a finire grazie al raggiungimento di un interessante nuovo accordo.

Nel corso del meeting annuale dell’IAB Mozilla ha infatti annunciato che a partire da una delle prossime versioni di Firefox gli utenti inizieranno a visualizzare siti web sponsorizzati. L’obiettivo è quello di mostrare direttamente all’interno del browser web contenuti rilevanti in base ai siti web maggiormente visitati.

La novità, identificata con il nome di Directory Tiles, inizialmente riguarderà Firefox per Windows, Mac e Linux e soltanto in un secondo momento verrà estesa, forse, anche a ad Android e Firefox OS.

Google Maps: migliorato l'embed, ora le mappe mostrano info personali

Google Maps: migliorato l’embed, ora le mappe mostrano info personali

Google Maps: migliorato l'embed, ora le mappe mostrano info personali

Dopo il restyling effettuato a maggio dell’anno corrente e dopo l’aggiunta di diverse nuove caratteristiche il colosso di Mountain View ha scelto di introdurre un’ulteriore novità in Google Maps, questa volta, però, puntando sull’embed delle mappe ovvero quella funzione che consente di visualizzare una porzione di territorio in qualsiasi pagina web mediante l’impiego di un semplice ed apposito codice da incorporare nel sorgente HTML.

Con un apposito post pubblicato nel corso delle ultime ore sul blog ufficiale del servizio Google ha infatti annunciato che chi sceglie di includere una mappa all’interno del proprio blog o del proprio sito web d’ora in avanti offrirà a chi naviga la possibilità di vederla arricchita dalle proprie personalizzazioni, naturalmente solo nel caso in cui sia stato effettuato il login con l’account Google.

Microsoft pubblicizza il Surface 2 ma sbaglia i calcoli in Excel

Microsoft pubblicizza il Surface 2 ma sbaglia i calcoli in Excel

Microsoft pubblicizza il Surface 2 ma sbaglia i calcoli in Excel

Da giorni le città statunitensi sono state tappezzate da appositi ed enormi cartelloni pubblicitari realizzati con il preciso scopo di mettere in bella mostra le grazie del nuovo Surface 2 e quelle di Office 2013.

Che Microsoft sia fermamente convinta del fatto che la sua sia una suite di produttività di qualità e ben superiore alla soluzione di Apple non ci sono dubbi ma di certo se la redmondiana vuole che anche gli utenti la pensino in egual maniera dovrà provvedere a sostituire al più presto i cartelloni promozionali affissi in terra a stelle e strisce.

Facebook, pubblicità più mirata tracciando il movimento del mouse

Facebook, pubblicità più mirata tracciando il movimento del mouse

Con il chiaro obiettivo di proporre una pubblicità ancor più specifica per ognuno dei propri iscritti Facebook sta sperimentando un nuovo software in grado di tracciare i movimenti del mouse che vengono compiuti dall’utente sullo schermo del computer.

A render nota la cosa è stato, proprio nel corso delle ultime ore, Ken Rudin, il responsabile del settore analitico di Facebook.

Già da diverso tempo il team di Facebook studia il comportamento dei propri utenti passando in rassegna i Mi piace, i commenti scritti ed i click che vengono effettuati sulle pagine in modo tale da poter inviare pubblicità mirate in base ai gusti dei singoli iscritti.

I Banner Pubblicitari arrivano anche su Google?

google-spot

Il web ci offre infinite risorse, ma molto spesso i siti che maggiormente amiamo ospitano anche delle pubblicità. I portali devono pur guadagnare e, di conseguenza, inseriscono dei banner che consentono ai proprietari di ottenere soldi in cambio di visite o, per meglio dire, click degli utenti. Difficile non trovare delle pubblicità sul web, a meno che non vi troviate sul famoso motore di ricerca di Google che risulta privo di questi “fastidi”.

Eric Schmidt

Google e le pubblicità: gli utenti protestano sostituendo la propria foto con quella di Eric Schmidt

Eric Schmidt

Il prossimo 11 novembre, entreranno in vigore i nuovi termini di servizio sulla privacy di Google che consentiranno al colosso di Mountain View di usare le foto degli utenti negli annunci pubblicitari. La cosa, a chi ne è al corrente, non è andata giù. Ed anche se è possibile negare il consenso all’utilizzo delle proprie foto negli ads, molti utenti hanno deciso di protestare attivamente usando una tecnica piuttosto originale.

Instagram: è ufficiale, la pubblicità sta per arrivare

instagram

Si vociferava che Instagram avesse incluso dei mini-video della durata di 15 secondi, e non 6 come Vine, per aggiungere in futuro degli spot pubblicitari che, secondo molti, avrebbero rovinato l’esperienza d’uso offerta da una delle app più amate di sempre.

Questo momento sembra essere arrivato, il team di Instagram ha annunciato l’arrivo degli spot, ma prima della loro effettiva introduzione ha voluto subito tranquillizzare gli utilizzatori: le pubblicità non rovineranno la user experience offerta dalla loro applicazione. Questo è quanto cerca di evidenziare il lungo post pubblicato sul blog ufficiale di Instagram.