Gmail ricerca allegati

Gmail, ora è possibile fare ricerche tra i contenuti degli allegati

Gmail ricerca allegati

Tutti gli utenti in possesso di un account Gmail da oggi in poi potranno effettuare ricerche direttamente all’interno della propria casella di posta elettronica esaminando anche il contenuto dei file eventualmente allegati alle e-mail.

Google, infatti, nel corso delle ultime ore, ha reso disponibile la nuova ed utilissima feature in questione anche se per il momento non è stata ancora annunciata ufficialmente.

In tal modo, quindi, il contenuto di tutti gli allegati ai messaggi di posta elettronica verrà indicizzato automaticamente permettendone e garantendone la ricerca per parola chiave.

Per poter usufruire della nuova feature è sufficiente accedere all’interfaccia web di Gmail, digitare uno o più keywords nella casella di ricerca ed aggiungere has:attachment (ad esempio geekissimo has:attachment) e, infine, cliccare sul pulsante raffigurante la lente d’ingrandimento o premere il tasto Invio sulla tastiera.

Search Plus, un motore ricerca per le schede aperte in Google Chrome

Sicuramente uno tra i fastidi più grandi derivanti dal ritrovarsi a dover operare con un browser web pieno zeppo di schede aperte d’ogni genere è quello di non riuscire a gestire in maniera ottimale i contenuti d’interesse riscontrando inoltre non poche difficoltà nel reperire specifiche tab.

Per poter ovviare in maniera pratica ed efficace ad una situazione alla quale, purtroppo, non si ha l’opportunità di far fronte sfruttando quelli che sono i settaggi di default del browser web è possibile utilizzare Search Plus… a patto però che venga impiegato Google Chrome.

Search Plus, infatti, è un’estensione specifica per il browser web del gran colosso delle ricerche in rete che, dopo essere stata installata, metterà a disposizione dei suoi utilizzatori tutta una serie di apposite ed interessanti caratteristiche mediante le quali migliorare la propria esperienza di navigazione a schede.

Google sta per aprire il suo primo negozio a New York?

Google dovrà censurare i termini torrent, RapidShare e Megaupload dalle ricerche

Google censura torrent

Google, d’ora in avanti, dovrà invitare i suoi tecnici a mettersi all’opera in modo tale da intervenire sul celebre motore di ricerca al fine di censurare termini quali, ad esempio, torrent, RapidShare e Megaupload.

A stabilirlo sono stati i giudici francesi nell’ambito della vertenza che ha visto big G contrapposto a SNEP (Syndicat national de l’édition phonographique), l’organizzazione che si occupa di tutelare i diritti dell’industria discografica francese.

La vicenda, nello specifico, ha avuto inizio nel 2010 quando la SNEP si rivolese ad un tribunale perchè costringesse big G a rimuovere i termini incriminati dal suo motore di ricerca in quanto in grado di favorire la pirateria.

Un primo tribunale rigettò la richiesta di SNEP dichiarando che i termini presenti nel motore di ricerca di big G non andavano a configurarsi come una violazione del copyright.

Immagine che mostra il logo di Google Chrme

Google Chrome, alcuni problemi con la ricerca istantanea

Google Chrome problemi ricerca istantanea

Google Chrome, il browser web del gran colosso delle ricerche in rete, da qualche ora a questa parte pare stia dando alcuni fastidiosi problemi agli utenti durante le ricerche effettuate digitando una specifica query all’intero della omnibar.

Stando alle segnalazioni risulta infatti che numerosi utenti, sia Windows sia Mac, appartenenti a differenti locazioni geografiche stanno visualizzando, in maniera piuttosto frequente, una pagina bianca al posto di quella che, invece, dovrebbe contenere i risultati della ricerca effettuata.

Allo stato attuale delle cose da parte di Google non è stata ancora resa disponibile alcuna info ufficiale in merito alla natura della problematica anche se big G ha provveduto a sottolineare il fatto che il tutto è stato risolto per buona parte degli utenti.

Coloro che, nonostante ciò, si stanno ritrovando ancora a dover fare i conti con la fastidiosa pagina bianca sono molteplici, così come testimoniano le discussioni presenti sul forum ufficiale del progetto ed anche su Twitter.

Google X network neurali

Google X, il supercomputer ed il processo di apprendimento automatico

Google X network neurali

Direttamente dalle stanze del segretissimo, o quasi, laboratorio Gooogle X arriva il nuovo progetto avanzato firmato big G che pone come fine ultimo quello di studiare e comprendere al meglio le capacità di apprendimento dei network computerizzati.

Al centro del progetto vi è, nello specifico, un simulatore neurale che, appunto, studia l’intelligenza delle macchine.

Il network è stato costruito dai ricercatori del team di Google è risulta basato su 1000 computer collegati in rete per un totale di ben 16 mila diverse unità computazionali in modo tale da poter simulare una parte della corteccia visiva del cervello umano.

FileInfo, cercare informazioni dettagliate per tutte le estensioni dei file

Esistono migliaia di estensioni di file e non è certo un mistero il fatto che, talvolta, riuscire ad individuare l’applicazione più adatta per poter aprire correttamente quanto d’interese può risultare molto ma molto difficile.

Si tratta di una situazione con la quale, sicuramente, molti tra voi lettori di Geekissimo si saranno ritrovati ad avere a che fare più e più volte.

D’ora in avanti, però, piuttosto che passare ore ed ore a cercare online informazioni circa l’estensione di uno o più file sarà possibile ricorrere all’utilizzo di un’apposita risorsa in rete quale FileInfo.

Si tratta, per l’appunto, di un interessante servizio web, utilizzabile in maniera totalmente gratuita e senza dover effettuare alcun tipo di sottoscrizione, che, così come suggerisce lo steso nome, permette di cercare ed ottenere tutti i dettagli relativi ad ogni tipologia di file semplicemente digitandone l’estensione nell’apposita casella di ricerca.

Magnify: una lente d’ingrandimento, e non solo, per Chrome in stile iOS

Chi naviga spesso online e chi, altrettanto frequentemente, ha difficoltà a visualizzare in maniera corretta gli elementi testuali annessi alle pagine web visitate sicuramente quest’oggi sarà più che felice di poter fare la conoscenza di Magnify… a patto però che venga impiegato Google Chrome come browser web.

Magnify, infatti, è un’estensione specifica per Chrome che, una volta installata, non soltanto consente di ingrandire gli elementi testuali presenti online ma, per di più, permette anche di eseguire rapidamente ricerche e traduzioni e di catturare screenshot.

Per eseguire le operazioni in questione tutto ciò che risulterà necessario fare non sarà altro che cliccare e tenere premuto con il tasto sinistro del mouse per circa un secondo sull’elemento su cui si desidera agire.

FullSearch, cercare parti di testo in tutte le schede aperte in Google Chrome

Tutti coloro che si ritrovano ad avere a che fare quotidianamente con una gran quantità di schede aperte nella finestra del browser web sicuramente avranno avuto modo di verificare personalmente quanto possa essere difficoltoso, in determinate situazioni, riuscire ad individuare specifici contenuti, in particolare quando risulta necessario passare continuamente da un tab all’altro.

Al fine di offrire una migliore gestione delle schede aperte nella finestra del browser web abbiamo presentato più volte, qui su Geekissimo, estensioni ed add-on appositamente adibiti a tal scopo.

Alcuni utenti, però, piuttosto che utilizzare uno strumento adibito ad una miglior gestione potrebbero avvertire la necessità di utilizzare una risorsa mediante cui effettuare una ricerca dei contenuti, così come nel caso di FullSearch, una recente ed interessante estensione specifica per Google Chrome.

Collegamento in fibra ottica da 1Terabit/s, il record è stato fissato a Pisa

Pisa collegamento fibra ottica 1 Terabit/s

La notizia arriva direttamente dai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che, in collaborazione con il Laboratorio Nazionale di Reti Fotoniche del CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) e grazie anche all’appoggio di Ericsson, nel corso delle ultime ore hanno fatto sapere di aver fissato un importante record, tanto per l’Italia quanto per l’intero settore dell’IT, riuscendo a trasmettere dati ad una velocità pari a ben 1000 gigabit per secondo, ovvero 1 Terabit per secondo, andandosi quindi a configurare come un nuovo ed importantissimo passo avanti nella trasmissione dei dati telematici tramite fibra ottica.

Il record, però, pur essendo stato raggiunto a Pisa e, sopratutto, sfruttando apparecchiature progettate e realizzate nel Bel paese, è stato messo a segno conseguenzialmente a tutta una serie di test condotti in Spagna appoggiandosi alla rete messa a disposizione dall’operatore Telefonica, coprendo una distanza di trasmissione pari a circa 300 Km ed ottenendo un risultato corrispondente a 448 Gigabit al secondo per canale superato poi dall’esperimento che ha portato la velocità a quota 1Terabit/s.

Android: le app gratuite riducono all’osso la batteria

Batteria Android EProf

Secondo quanto emerso da una recente ricerca della Purdue University eseguita in collaborazione con la Microsoft circa il 75% della carica di un device mobile e, in questo caso specifico, dei dispositivi Android, viene consumata dall’advertising delle app gratuite mentre il mero impiego delle applicazioni, diversamente da quello che potrebbe essere il pensiero comune, comporta un consumo pari al 25% e che, se confrontato con gli altri risultati, appare praticamente minimo.

La ricerca, avente come obiettivo, appunto, quello di verificare quanto la pubblicità possa andare ad incidere sui consumi della batteria dei device Android, è stata eseguita sfruttando un apposito strumento denominato EProf (attualmente in fase di sviluppo anche per piattaforma Windows Phone) in grado di misurare le varie istanze attive sul dispositivo e di tenere traccia dei singoli consumi.

Ciò che ne è emerso dall’analisi è stato, sostanzialmente, che tutte le applicazioni gratuite contenenti pubblicità fanno pesare il loro mancato pagamento sulla batteria del device in uso… come? Semplice: utilizzando la connessione ad internet per effettuare il download di banner e spot e per l’invio dei dati.

Pretty Run: ricercare ed accedere rapidamente a file, cartelle, preferiti, software e molto altro ancora

Il menu start di Windows Vista e 7 risulta comprensivo di un’utile casella di ricerca mediante cui accedere rapidamente, previa digitazione di specifiche parole chiave, a quanto d’interesse.

Alcuni tra voi lettori di Geekissimo, però, potrebbero essere alla ricerca di una risorsa da integrare al proprio OS in grado di eseguire quanto appena accennato ma anche molto di più.

In tal caso un applicativo quale Pretty Run potrà rivelarsi senz’altro molto utile.

Pretty Run è infatti un software totalmente gratuito ed utilizzabile non soltanto su Windows Vista e 7 ma anche su XP che, una volta in uso, consentirà di ricercare e di accedere velocemente ai file e alle cartelle ma anche ai preferiti di Internet Explorer, Mozilla Firefox e Google Chrome, ai file mp3 sfruttando i relativi tag, alle varie sezioni del Pannello di controllo, alle stampanti collegate al computer ed alle relative opzioni.

Ma non finisce qui!

Facebook Fast Search, ricercare informazioni su Facebook direttamente dal menu contestuale di Chrome

Alcuni giorni fa, come senz’altro ricorderanno alcuni di voi lettori di Geekissimo, avevamo dato un’occhiata ad un’utile ed interessante estensione specifica per Google Chrome mediante cui, previa selezione di una specifica parola o frase presente online, ricercare rapidamente i file torrent d’interesse.

Ora, coloro che hanno avuto modo di apprezzare le fattezze di tale risorsa, di certo, quest’oggi, saranno ben lieti di sperimentare quelle di un altro utile add-on realizzato dal medesimo sviluppatore, a patto però che ci si serva di Facebook o, quanto meno, che vanga utilizzato come fonte informativa.

Ma adesso bando alle ciance e scopriamo, nel dettaglio, di cosa si tratta!

Search torrents without signing up, ricercare file torrent facilmente e direttamente da Chrome

Al fine di ottenere i file torrent d’interesse, generalmente, la maggior parte degli utenti preferisce appellarsi all’efficienza dei comuni motori di ricerca disponibili online mettendo però in conto il fatto di non poter eseguire un’operazione di questo tipo in modo prettamente immediato proprio a causa della gran mole di risultati offerti.

Considerando quanto appena affermato, di sicuro risulterebbe ben più semplice ed intuitivo servizi di apposite risorse adibite allo scopo in questione e grazie alle quali, in men che non si dica, ottenere i file torrent d’interesse.

Qualora però l’utilizzo del browser venisse preferito agli strumenti da desktop destinati all’esecuzione di tale procedura, allora, senza alcun dubbio, una risorsa quale Search torrents without signing up saprà fare la felicità di gran parte di voi appassionati lettori, a patto però che venga impiegato Google Chrome.

Tab Title Search, visualizzare e ricercare tutte le schede aperte in Google Chrome

La navigazione a schede è senz’altro una gran bella comodità mediante cui riuscire a visionare molteplici contenuti web d’interesse simultaneamente ma, al tempo stesso, potrebbe divenire anche una vera e propria problematica se si considera che più tab aperti vi sono e più diviene difficile individuarne il relativo contenuto in un sol colpo d’occhio.

Purtroppo, in situazioni di questo tipo, vi è ben poco da fare se non cercare di ridurre il numero di schede aperte o impiegare il doppio del tempo richiesto al fine di individuare tutto quanto occorre.

Un altra valida alternativa a tutto ciò viene però offerta da un comodo ed utilissimo add-on ideato appositamente a tale scopo ed utilizzabile solo ed esclusivamente qualora il browser web in uso sia Google Chrome.