Effettuare due ricerche contemporaneamente su Google

Ogni giorno effettuerete chissà quante ricerche su Google. Molte volte personalmente mi capita di effettuare due ricerche simili e di dover paragonare i risultati per poter trovare quello che sto realmente cercando.

Per velocizzare questo processo solitamente apro due schede nel mio amato Firefox, ma dopo tutto questa soluzione è davvero rozza e non mi sembra proprio da veri Geek!

Ecco quindi che grazie all’interazione delle Search API di Google e’ nato il sito SearcHack, un servizio che interagendo con Google può aiutare moltissimo nelle proprie ricerche, soprattutto se dobbiamo paragonare i risultati come ho precedentemente detto.

Comunicati i dati Audiweb: panel del mese di Aprile e quelli censuari giornalieri di Maggio.

Ieri sono stati comunicati i dati AudiWeb, realizzati in collaborazione con Nielsen Online, riguardo il panel AW View del mese di Aprile. Partendo dal presupposto che questi dati si basano su un mese caratterizzato dai lunghi ponti che molti italiani hanno trascorso fuori di casa, i numeri riguardo le connessioni da ufficio o da casa sono in leggero calo rispetto al mese precedente, Marzo.

Sono stati 23milioni i navigatori che si sono connessi a internet almeno una volta nel mese di aprile diminuiti di un 4% rispetto a marzo, se includiamo gli utilizzatori di Messenger o gli utenti dei programmi di File Sharing, arriviamo a 24,2 milioni di utenti. Rispetto a Marzo, come dicevo prima, sono calati gli accessi a internet da Casa (-6%), ma calano anche i collegamenti dagli uffici (-2%). Con questa ricerca siamo in grado anche di sapere che mediamente, una persona ha passato 27 ore collagata ad internet nello scorso mese, 2 in più rispetto a marzo.

Il mercato delle telecomunicazioni è completamente impreparato alla crisi della telefonia fissa

Telefoni

Come sappiamo tutti, oggi dovrebbe essere finalmente presentata la nuova versione dell’iPhone, il famoso iPhone 2.0 o iPhone 3G che – speriamo al più presto – verrà commercializzato anche in Italia (anzi, vi consiglio ovviamente di seguire tutte le novità su TheAppleLounge.com). Ebbene, proprio pochi giorni fa è stata diffusa una ricerca secondo cui il mercato delle telecomunicazioni sia impreparato alla crisi della telefonia fissa. La cricerca, promossa da Jajah (società di comunicazione specializzata in servizi VoIP), pone l’accento sul fatto che i principali responsabili delle società di telecomunicazioni globali siano molto preoccupati della riduzione delle linee di telefonia fissa e della continua crescita dei servizi basati su Ip.

“Il principale timore dei carrier – si legge – riguarda indiscutibilmente il crescente abbandono della telefonia fissa tradizionale. Per sostituire il conseguente crollo dei ricavi, i migliori candidati player sul mercato si rivelano quelli in grado offrire servizi a valore aggiunto basati su Ip con nuove strategie di prezzo, sebbene molte aziende debbano ancora definire le rispettive strategie relative all’IP”. Tra l’altro, i dati sono anche confermati da una recente indagine, secondo cui quasi una famiglia statunitense su sei (poco più del 15 per cento) non possegga una linea fissa, e che quasi tre famiglie su dieci possiedono solo il telefono cellulare e non ricorrono praticamente mai all’apparecchio tradizionale.

Dall’università di Pisa uno studio innovativo per evitare gli ingorghi sulla rete

Network

Quando progetti e studi italiani raggiungono l’eccellenza e suscitano clamore nel mondo scientifico internazionale è sempre un piacere parlarne. Accade all’università di Pisa, dove uno studio coordinato dal professor Stefano Giordano (docente di Telecomunicazioni del dipartimento di Ingegneria dell’informazione) è stato premiato nel corso dell’International Conference on Communications 2008 di Pechino. Lo studio è tutto incentrato ad avverare il sogno di ogni operatore di rete. Quale? La possibilità di “saltare gli ingorghi telematici della rete nel trasferimento dei dati, stimando i punti critici dei sistemi trasmissivi”.

Il lavoro dell’équipe toscana è stato scelto come “Best paper awards” insieme al altri dieci progetti tra oltre tremila lavori presentati nel corso del congresso delle telecomunicazioni organizzato dall’Institute of Electrical and Electronic Engineers. Focus del lavoro, dunque, la possibilità di riuscire a stimare i punti critici dei sistemi trasmissivi saltando le informazioni di network management degli apparati della rete stessa.

50 estensioni per Firefox dedicate agli studenti

Ormai manca davvero poco: gli esami di maturità sono alle porte e tantissimi ragazzi e ragazze si preparano ad una “full immersion” in libri e scartoffie varie, compreso ovviamente il tanto bistrattato (da chi non se ne intende) web. E se vi dicessimo che uno dei migliori strumenti per studiare tramite la grande rete è il mitico browser Mozilla Firefox?

Proprio così, grazie alle sue innumerevoli estensioni utli ad espanderne le funzionalità, Firefox si trasforma in una vera e propria macchina da guerra per le ricerche scolastiche. Ecco perché oggi vogliamo proporvi una bella lista contenente 50 estensioni per Firefox dedicate agli studenti, molte delle quali, siamo sicuri, vi faciliteranno non poco la dura vita da maturandi. Buona lettura a tutti e, ricordate: dopo Geekissimo tutti a studiare!

Ricerca

  1. Zotero: permette di salvare velocemenete, senza quindi passare da una scheda all’altra, tutte le fonti utilizzate per una ricerca.
  2. BetterSearch: migliora l’esperienza di navigazione nei motori di ricerca (Google, Yahoo, Ask.com ecc.) visualizzando anteprime dei risultati ed aggiungendo diverse funzioni aggiuntive.
  3. Clusty Toolbar: permette di effettuare ricerche in modo immediato su enciclopedie e dizionari, anche tramite il menu contestuale.

Gli utenti del Web e l’egoismo

Utenti

Sembra che gli utenti del Web (noi, quindi!) siano diventati molto, molto egoisti. Lo rivela il report annuale sulle abitudini in rete e l’usabilità stilato dal “guru” Jakob Nielsen, secondo cui sul Web si diventa molto poco pazienti. Invece di “perdere tempo” su siti poco interessanti, gli utenti starebbero diventando sempre più impazienti e vorrebbero arrivare subito “al sodo” (cioè a quello che cercano), completare quello che devono fare e andarsene.

Se facciamo un paragone con il 1999, attualmente il 75 per cento delle persone ammette di andare online ed essere soddisfatto per aver completato quello che doveva fare; nove anni fa, invece, solo il 60 per cento era soddisfatto. Secondo Nielsen ci sono due ragioni. “I design dei siti Web sono migliorati, e gli utenti si sono abituati meglio agli ambienti interattivi”. Inoltre (ma questo – ammettiamolo – è un bene) i navigatori iniziano ad essere anche molto sospettosi di offerte e promozioni.

HP Smart Web Printing ovvero il nostro collage dal web

HP Smart Web Printing ovvero il nostro collage dal web

Se siamo soliti fare ricerche sul web, e fare un copia e incolla delle informazioni, possiamo utilizzare un ottimo tool offerto dalla HP.

Sto parlando di HP Smart Web Printing, che aggiunge un bottone in Internet Explorer o Firefox, grazie a questa utility potremo selezionare, memorizzare e organizzare del testo e delle immagini tratte da differenti siti web, ed modificare ed infine stampare il nostro collage. Il tutto possibile utilizzando le web clips.

Il 20 per cento delle famiglie americane non ha mai utilizzato il computer né l’e-mail!

Mailbox

Nella mentalità comune gli Stati Uniti sono spesso considerati sinonimo di avanguardia tecnologica e semplificazione grazie a computer e internet. Forse una ricerca pubblicata ieri dalla Parks potrà però, sull’argomento, far ricredere qualcuno. Un quinto degli americani, infatti, non ha connessione internet né ha mai mandato un messaggio e-mail: si tratta di circa 20 milioni di famiglie.

Non stiamo parlando ovviamente solo dell’e-mail, ma di persone che non hanno mai utilizzato un computer per scrivere documenti. E non si tratta, come si potrebbe pensare, solo della fascia più anziana della popolazione. Il digital divide, piuttosto, è tutto basato sul livello di educazione delle persone: circa 10 milioni di famiglie americane che non utilizzano le nuove tecnologie, infatti, hanno dichiarato che il capofamiglia non ha finito il liceo.