Google ha deciso di seguire i consigli di Edward Snowden rafforzando la cifratura di Gmail in maniera tale da evitare gli occhi indiscreti delle autorità che intendessero spiare le conversazioni degli utenti. IN questo senso, è chiaro il riferimento alla National Security Agency americana e alle sue discutibili pratiche di raccolta dati direttamente dai data center delle più importanti Web companies.
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PRISM: nuova intervista ad Edward Snowden da Hong Kong
Il South China Morning Post ha pubblicato una nuova intervista ad Edward Snowden, l’ex tecnico della CIA auto-denunciatosi “talpa” del caso PRISM. Il pezzo, pubblicato nelle scorse ore, non riporta la data del colloquio ma risulta ugualmente significativo per i dettagli che contiene, sia sulla vita del ventinovenne “fuggitivo” sia sulle attività di spionaggio condotte dalla National Security americana.
PRISM: ecco Edward Snowden, l’uomo che ha rivelato i piani segreti del governo USA
La fuga di informazioni che ha svelato al mondo l’esistenza del programma PRISM si deve ad un uomo, il ventinovenne Edward Snowden, ex technical assistant della CIA, che ha deciso di uscire dall’anonimato e di comunicare, in una lunga intervista rilasciata al Guardian, i motivi che l’hanno spinto a rendere pubblici i documenti segreti della National Security Agency americana.
PRISM, le autorità USA cercano di fare chiarezza
Il capo della National Intelligence americana, James Clapper, ha rilasciato un comunicato attraverso il quale le autorità a stelle e strisce tentano di chiarire cosa c’è davvero dietro il programma PRISM e quali sono le finalità delle attività spionistiche condotte dalla NSA nei confronti dei cittadini.
PRISM, le reazioni di Mark Zuckerberg e Larry Page
Sono ore caldissime quelle che si stanno vivendo nel mondo delle Web companies. Google, Facebook ed altri colossi made in USA sono accusati di collaborare ad un progetto segreto del governo a stelle e strisce per spiare le comunicazioni degli utenti, il famigerato programma PRISM, ma se da un lato la stampa continua a tirare fuori dettagli inquietanti – oltre alle telefonate degli utenti Verizon, infatti, verrebbero monitorate anche le comunicazioni delle linee Sprint, AT&T e le transazioni delle carte di credito – dall’altro fioccano le smentite dei diretti interessati.
Scandalo NSA: gli USA spiano anche le comunicazioni sui server di Google, Facebook, Microsoft e Apple
Il vaso di Pandora con i segreti delle autorità americane è stato scoperchiato; e ne stanno venendo fuori di tutti i colori. Non solo, come abbiamo appreso nella giornata di ieri, l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale ha spiato le telefonate di milioni di utenti Verizon ma, stando a quanto riportato dal Washington Post, avrebbe messo le mani anche sulle comunicazioni ospitate sui server di tutte le più grandi Internet companies: Yahoo!, Google, Facebook, Microoft, PalTalk, Aol, Skype, Youtube e Apple.
Kaspersky ha scovato Red October, la nuova rete di spionaggio globale
È stata battezzata Red October o, per dirla alla nostrana, Ottobre rosso ed è la rete di spionaggio e cybercrimine scoperta da Kaspersky che è stata svelata alla stampa dopo diversi mesi di duro lavoro e, sopratutto, di indagini.
Il nome, così come sottolineato dalla nota agenzia di sicurezza informatica, è ispirato dalle origini del network e dal suo essere operato prevalentemente da nativi russi con server dislocati non soltanto lungo il paese più vasto del pianeta ma anche in Germania.
Red October è, nello specificio, il frutto di ben 5 anni di spionaggio e di cybercrimine ed è diffuso praticamente a macchia d’olio nei paesi petroliferi, nell’Europa dell’Est ed anche in Nord America risultando infiltrato nei sistemi di ricerca e di archiviazione diplomatici, governativi e scientifici.
Gli autori del network sono dei veri e propri professionisti dello spionaggio che raccolgono informazioni sui bersagli da colpire e che, in un’azione combinata, scagliano contro di loro malware ad hoc alle spalle dei quali c’è un lavoro di intelligence.
Huawei e ZTE sono un rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti
Huawei e ZTE, i colossi cinesi in fatto di telecomunicazioni, potrebbero presto essere tagliati fuori dal mercato statunitense poiché, stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore, la potenziale influenza esercitata su di loro dallo Stato cinese costituisce una seria minaccia per la sicurezza del popolo americano.
Huawei e ZTE, rispettivamente il secondo ed il quindo produttore al mondo ai apparecchiature per le telecomunicazioni, detta in altri termini, sarebbero quindi accusati di spionaggio.
Nella bozza del nuovo rapporto della U.S. House of Representatives Intelligence Committee, il Congresso statunitense, è infatti messo in evidenza che dopo l’esecuzione di diverse ed approfondite indagini viene consigliato ai dipartimenti governativi e alle imprese nazionionali di evitare i prodotti resi disponibili dai due gruppi cinesi.