Apple vuole migliorare Siri ed abbandonare Nuance

Apple, il brevetto sulla tecnologia multi-touch è stato invalidato

Apple brevetto multi-touch annullato

Il brevetto siglato con numero 7.749.949, quello registrato circa tre anni fa da Apple e relativo ad “un dispositivo touchscreen, ai modi e all’interfaccia utente grafica per determinare i comandi applicando sistemi euristici“, è stato annullato.

Il brevetto che, in linea generale, definisce il multitoutch e le azioni ad esso correlate, tra cui anche il celebre pinch to zoom, è stato dichiarato dall’ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi registrati non valido respingendo quindi le tesi presentate da Cupertino nella lunga e travagliata battaglia contro Samsung.

Il brevetto incriminato, identificato anche come quello di Steve Jobs poiché in cima alla lista dei suoi inventori figura, appunto, il nome dell’ex CEO Apple, è allo stato attuale delle cose oggetto di revisione da parte dell’ufficio statunitense dietro richiesta di riesame avanzata da una o più aziende i cui nomi per il momento restano sconosciuti.

Trimestrale Apple, record di vendite per l'iPhone ma l'utile è in calo

Black Friday USA, Apple ha dominato nello shopping online e su Surface

Apple domina Black Friday 2012

Il Black Friday, il venerdì nero degli acquisti scontati con il quale i consumatori statunitensi danno il via alle spese natalizie, è stato dominato da Apple, sia per quanto concerne la modalità d’acquisto sia per quanto riguarda i prodotti che sono stati comperati.

Rispetto allo scorso anno, infatti, lo shopping online è aumentato di circa il 20% grazie sopratutto ai numerosi acquisti che i consumatori hanno fatto servendosi di iPhone e iPad .

Nel dettaglio, secondo i dati raccolti da IBM è risultato che il 24% di chi ha comprato online lo ha fatto tramite un tablet o no smartphone, una percentuale questa che risulta nettamente superiore a quella del 2011 pari invece al 14%.

L’88% di coloro che hanno usato un tablet aveva un iPad, seguito poi da Kindle, Galaxy, Nook e vari altri prodotti.

Nel complesso, invece, chi ha usato device Apple ha portato a termine il 18,5% delle transazioni, chi ha usato un device Android, invece, il 5,5%, tutto il resto è andato ai ben più tradizionali computer.

Dati inerenti la modalità d’acquisto a parte è emerso inoltre che nel corso del Black Friday i clienti americano hanno preferito l’iPad al Surface RT.

NDP, le vendite dei tablet stanno per superare quelle dei laptop

NDP vendite tablet superano laptop

Sicuramente ha inciso in maniera particolare anche il Black Friday ma molto probbilmente l’ultimo trimestre del 2012 vedrà per la prima volta le vendite dei tablet superare quelle dei laptop o almeno così dovrebbe essere per quanto concerne il territorio nord americano.

La società di analisi NDP ha infatti proiettato le vendite dei tablet a circa 21,5 milioni di unità rispetto ai 14,6 milioni di laptop venduti.

Venerdì nero a parte, le ragioni dell’incremento delle vendite dei tablet sarebbero dovute alla sempre maggiore crescita di tale segmento e, sopratutto, all’elevata penetrazione dei laptop sul merecato nord americano pari a circa il 70%.

Quello in questione va a configurarsi come un dato di particolare rilevanza che rende meno necessario l’acquisto dei computer portatili e decisamente ben più interessante quello dei tablet.

Apple VS Samsung brevetti

Apple VS Samsung, 4 brevetti sotto accusa

Apple VS Samsung brevetti

La battaglia legale, oramai senza fine, tra Apple e Samsung continua a non dare tregua ai giudici statunitensi che nel corso delle ultime ore sono stati chiamati, ancora una volta, ad esprimersi in materia di proprietà intellettuale.

Infatti, dopo l’ordine di rimozione del bando che era stato imposto sulle vendite del Galaxy Nexus e del Galaxy Tab 10.1 ora un giudice dell’ITC ha stabilito che Samsung ha violato ben 4 brevetti Apple di cui uno facente riferimento al design dell’iPhone e gli altri tre, invece, inerenti la parte software.

Nello specifico la sudcoreana avrebbe infranto la feature relativa alla navigazione multi-touch dello schermo e si sarebbe appropriata del brevetto che consente al device in uso di mostrare un’immagine sul display con una seconda immagine traslucida sopra quando vengono eseguite diverse applicazioni simultaneamente.

I brevetti contestati da Apple a Samsung erano però inizialmente 7 dei quali uno è stato subito eliminato nel corso del processo e gli altri, eccezion fatta per i quattro che secondo il giudice sarebbero stati effettivamente violati, non avrebbero alcun rilievo giudiziario.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

Amazon, rimborsi in arrivo per gli utenti vittima del cartello degli ebook

Amazon rimborso ebook

In seguito all’indagine condotta, non molto tempo addietro, dal Dipartimento di Giustizia staunitense e conseguenzialmente alle varie grane emerse facenti riferimento agli editori è ora giunto il momento di mettere la parola “fine”, o almeno così sembrerebbe, al presunto cartello istituito nella vendita dei libri digitali.

Durante le ultime ore, infatti, Amazon ha fatto sapere ai suoi utenti, mediante l’invio di apposite e-mail, che presto verrà reso disponibile un rimborso per tutti coloro in possesso di un account che tra aprile 2010 e maggio 2012 abbiano effettuato l’acquisto di ebook distribuiti dalle case editrici Hachette, HarperCollins e Simon & Schuster.

Le tre case editrici in questione hanno infatti deciso di patteggiare portando i giudici ad emettere una sentenza grazie alla quale potrà essere messo un punto alla vicenda.

Il fatto che le case editrici in questione abbiano deciso di patteggiare si traduce, per gli utenti, in un rimborso risarcimento tra 0,30 e 1,32 dollari.

Google antitrust USA abuso posizione dominante

Google nel mirino dell’Antitrust USA: abuso di posizione dominante nel search

Google antitrust USA abuso posizione dominante

La Federal Trade Commission (FTC) pare stia decidendo, a maggioranza, di mettere Google alle strette ed il motivo, stando alle ultime notizie al momento disponibili fornite da fonti interne alla commissione Antitrust USA, sarebbe l’essere colpevole, per il gran colosso di Mountain View, di abuso di posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca e di aver esteso ad altre proprietà il successo ottenuto e maturato in ambito search.

Google, infatti, avrebbe sfruttato in maniera illegale il suo dominio nel mercato della ricerca online per danneggiare i suoi competitors.

Agendo sulla base di parametri propri gli algoritmi di Google sarebbero stati modificati ed ottimizzati nel corso del tempo in modo tale da andare a penalizzare i siti ed i servizi appartenenti alla concorrenza e favorendo, in tal modo, le pagine relative ai servizi targati big G.

Samsung Galaxy Nexus annullato divieto di vendita in USA

Samsung Galaxy Nexus, annullato il divieto di vendita negli USA

Samsung Galaxy Nexus annullato divieto di vendita in USA

Il Samsung Galaxy Nexus, lo smartphone nato, appunto, dalla collaborazione tra Google e la sudcoreana, può continuare ad essere commercializzato senza problemi anche in terra a stelle e strisce dove aveva rischiato il blocco delle vendite per mano di Apple.

Tempo fa, infatti, Apple aveva domandato il blocco delle vendite del Galaxy Nexus sulla base del brevetto siglato come 8.086.604, quello facente riferimento alla ricerca universale unificata, lamentando possibili vendite mancate.

La corte locale della California aveva quindi concesso su richiesta di Apple l’ingiunzione preliminare del device nato dalla collaborazione tra Google e Samsung.

Nel corso delle ultime ore, però, la corte federale d’appello USA ha ribaltato la sentenza preliminare.

Huawei e ZTE accusate di spionaggio in USA

Huawei e ZTE sono un rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti

Huawei e ZTE accusate di spionaggio in USA

Huawei e ZTE, i colossi cinesi in fatto di telecomunicazioni, potrebbero presto essere tagliati fuori dal mercato statunitense poiché, stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore, la potenziale influenza esercitata su di loro dallo Stato cinese costituisce una seria minaccia per la sicurezza del popolo americano.

Huawei e ZTE, rispettivamente il secondo ed il quindo produttore al mondo ai apparecchiature per le telecomunicazioni, detta in altri termini, sarebbero quindi accusati di spionaggio.

Nella bozza del nuovo rapporto della U.S. House of Representatives Intelligence Committee, il Congresso statunitense, è infatti messo in evidenza che dopo l’esecuzione di diverse ed approfondite indagini viene consigliato ai dipartimenti governativi e alle imprese nazionionali di evitare i prodotti resi disponibili dai due gruppi cinesi.

Apple Samsung blocco Galaxy Nexus Galaxy Tab

Apple VS Samsung: il Galaxy Nexus torna in vendita, il Galaxy Tab 10.1 no

Apple Samsung blocco Galaxy Nexus Galaxy Tab

Giorni fa era stata data la notizia relativa al nuovo colpo messo a segno da Apple nella sua battaglia legale contro Samsung per tentare di impedire la commercializzazione del Galaxy Nexus e del Galaxy Tab 10.1.

Nel caso specifico del Samsung Galaxy Nexus era stata stabilita un’ingiunzione, valida solamente in terra a stelle e strisce, basata sulla violazione di alcuni brevetti di Cupertino.

Per quanto concerne il Galaxy Tab 10.1, invece, era stato stabilito che la commercializzazione del tablet venisse bloccata, sempre solo e soltanto in territorio USA, sino a nuovo ordine da parte delle autorità.

Durante le ultime ore, però, sono giunte ulteriori notizie in merito alle sorti dei due device in questione.

Samsung Galaxy Nexus annullato divieto di vendita in USA

Apple VS Samsung: anche le vendite del Galaxy Nexus sono state bloccate negli Stati Uniti

Apple blocco Samsung Galaxy Nexus Stati Uniti

Nel corso degli ultimi giorni è andato ad aggiungersi un ulteriore episodio all’oramai infinita saga della patent war tra i giganti dell’IT: lo scorso venerdì, infatti, Apple ha messo a segno un nuovo colpo di notevole importanza nella sua battaglia contro Samsung.

Il giudice Koh ha infatti stabilito un’ingiunzione, valida soltanto per quanto concerne il territorio statunitense, nei confronti del Galaxy Nexus, il fortunato smartphone Android realizzato dalla sudcoreana in partnership con Google.

L’ingiunzione andrebbe a basarsi sulla violazione di alcuni brevetti Apple che, tra le altre cose, avrebbero arrecato ingenti danni alla celebre azienda della mela morsicata sottraendole fette di mercato.

I brevetti finiti nell’occhio del ciclone sono, nello specifico, quattro ed a differenza di quanto accaduto diverse altre volte in passato non hanno a che fare con l’estetica e l’interfaccia del dispositivo ma riguardano più specificamente la parte software.

Apple blocco Samsung Galaxy Tab 10.1 USA

Apple VS Samsung: le vendite del Galaxy Tab 10.1 sono state bloccate negli USA

Apple blocco Samsung Galaxy Tab 10.1 USA

Lucy Koh, il giudice della Corte Distrettuale degli Stati Uniti ne è pienamente convito: Samsung ha il diritto di competere ma non ha il diritto di farlo in maniera scorretta andando ad immettere sul mercato prodotti che, in un modo o nell’altro, vanno ad infrangere la legge e, in questo caso specifico, quella relativa ai prodotti Apple

È questa la nuova sentenza emanata che condanna Samsung ed il suo Galaxy Tab 10.1 che, stando a quanto dichiarato nella nota di ingiunzione, d’ora in avanti non potrà più essere commercializzato in terra a stelle e strisce sino a nuovo ordine.

Trattasi, nello specifico, di un’ingiunzione preliminare alla quale, molto probabilmente, seguirà un ricorso in appello da parte di Samsung ma che, almeno momentaneamente, impedisce alla sudcoreana di commercializzare il tanto contestato Galaxy Tab negli Stati Uniti.

Flame è stato creato da USA e Israele

Flame, il malware è stato creato da USA e Israele

Flame è stato creato da USA e Israele

Già alcuni giorni addietro gli esperti di sicurezza del team di Kaspersky avevano ipotizzato, conseguenzialmente agli studi condotti, l’esistenza di un collegamento tra Flame, il super malware che nell’ultimo periodo sta facendo tanto parlare di sé, e Stuxnet, l’altra temuta minaccia di cui, però, si è discusso in maniera ben più approfondita mesi fa.

Le ipotesi di Kaspersky, a quanto pare, sarebbero ora state confermate da un ex militare statunitense anonimo, a suo tempo in possesso di un grado sufficientemente elevato da permettergli di avere accesso alle informazioni in questione, che, appunto, ha dichiarato al Washington Post come Flame sia il frutto della collaborazione tra USA ed Israele per poter attaccare i sistemi informatici iraniani presenti all’interno degli impianti mediante cui il paese starebbe portando avanti il programma di arricchimento nucleare tanto temuto dalle altre nazioni.

Giorno dopo giorno, quindi, Flame avrebbe offerto l’opportunità di ottenere informazioni riservate tramite le quali poter seguire l’evoluzione del programma di arricchimento nucleare in attesa di ulteriori sviluppi sin quando i due governi non avrebbero poi ritenuto necessario intervenire.

A questo punto sarebbe quindi entrato in azione Stuxnet che già in passato ha ampiamente dimostrato le sue effettive potenzialità in tal senso.

LinkedIn class action furto password

LinkedIn e le password rubate: class action in USA

LinkedIn class action furto password

LinkedIn, la risorsa di social networking dedicata di professionisti, corre un grosso rischio: incorrere in una mega sanzione da almeno 5 milioni dollari per poter rimborsare i propri utenti dopo la tanto chiacchierata fuga di milioni di password avvenuta non molti giorni addietro.

La discussa vicenda ha infatti portato direttamente nell’occhio del ciclone i responsabili di del social network verso i quali è stata avanzata una class action avviata presso una corte federale di Sant Josè, in California.

La class action, nello specifico, ha preso il via da Katie Szpryka che non molto tempo fa aveva deciso di usufruire delle funzionalità premium del social network e, di conseguenza, di pagare in modo tale da poter sfruttare tutti i servizi messi a disposizione da LinkedIn.

Google Car Nevada

Google Car, via libera in Nevada

Google Car Nevada

Del progetto Google Car se ne parla già da parecchio tempo a questa parte ma la cosa ha iniziato a prendere effettivamente forma soltanto alcune settimane addietro quando, appunto, il team di big G ha pubblicamente testato su strada la sua automobile dimostrando inoltre come possa essere pilotata da un non vedente.

Nel corso delle ultime ore, però, sono giunte ulteriori buone nuove in merito al fantomatico, ma non troppo, progetto di Google: lo stato del Nevada ha deciso di permettere al gran colosso delle ricerche in rete di testare le sue automobili senza autista direttamente sulle strade pubbliche.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che le Toyota Prius modificate da big G inizieranno, tra non molto, a girovagare liberamente per le strade del Nevada dotate però di una particolare targa rossa contrassegnata dal simbolo dell’infinito e della scritta “veicolo autonomo”.