Knowledge Graph Google Italia

Il Knowledge Graph di Google debutta anche in Italia

Knowledge Graph Google Italia

Del Knowledge Graph di Google, ovvero ciò che in base alle ricerche effettuate va a contestualizzare quanto richiesto fornendo informazioni extra sull’oggetto della ricerca e non più sulla keyword digitata, se ne era iniziato a parlare a maggio dell’anno corrente quando, appunto, big G compì ufficialmente il suo primo passo verso un’esperienza di ricerca semantica.

Il Knowledge Graph venne annesso sin da subito alla versione inglese di Google Search, gli altri paesi, così come specificato da big G stessa, hanno invece dovuto attendere.

Adesso, però, a poter beneficiare della tecnologia Knowledge Graph è anche la versione italiana di Google, insieme a quella in altre lingue tra le quali giapponese, francese e russo.

Nel corso delle prossime ore, così come specificato sul blog di Google in italiano, il Knowledge Graph sarà annesso anche a google.it consentendo quindi a tutti gli utenti del Bel paese di poter usufruire di questo nuovo e potente strumento per l’esecuzione delle proprie ricerche.

Con Knowledge Graph, ad esempio, Google è ora in grado di elaborare il fatto che “Parma” è una città, ma anche una squadra di calcio, un’università e molto altro ancora e tiene presente questi diversi aspetti nel momento in cui fornisce i risultati di ricerca per cui ciò che si otterrà non saranno, così come di consueto, tutta una serie di indirizzi a siti web esterni ma informazioni come, ad esempio, il numero di abitanti, la cartina del luogo e molto altro ancora.

Wikidata

Wikidata, la Wikipedia di tutti i dati del mondo

Wikidata

Un gruppo di ricercatori tedeschi già collaboratori di Wikipedia, l’enciclopedia libera online, sta lavorando a Wikidata ovvero quello che presentandosi come un nuovo progetto ospitato e supportato da Wikimedia va a configurarsi come la versione contemporanea e, sopratutto, direttamente online di quello che, per gli antichi, fu l’oracolo.

Trattasi, nello specifico, di un progetto, guidato dal capitolo tedesco di Wikimedia e supportato da una donazione dell’Allen Institute for Artificial Intelligence, dalla Gordon and Betty Moore Foundation e di Google, che mira a creare una conoscenza di base che risulti libera nel mondo e che possa essere letta e modificata allo stesso modo sia dagli esseri umani sia dagli automi.

Wikidata fornirà dati in tutte le lingue dei progetti Wikimedia e permetterà di accedervi in maniera centralizzata agendo analogamente, o quasi, a Wikimedia Commons per quanto concerne i file multimediali.

Tenendo conto di ciò la differenza con Wikipedia è abbastanza evidente: mediante l’enciclopedia è possibile ricercare delle voci, mediante Wikidata, invece, è possibile ottenere delle risposte che verranno articolate in base ad una serie di criteri.

Google Knowledge Graph

Google presenta Knowledge Graph, il primo passo di big G verso la ricerca semantica

Google Knowledge Graph

Dopo il susseguirsi di alcune indiscrezioni Google, proprio nel corso delle ultime ore, ha ufficialmente compiuto il suo primo passo verso un’esperienza di ricerca semantica, ovvero quella ritenuta da molti come la prossima frontiera del web.

Ponendo come fine ultimo quello di categorizzare le parole ricercate assegnandogli gli attributi ed i significati che queste vanno ad assumere per ciascun utente big G ha quindi reso disponibile Knowledge Graph, ovvero quello che in termini spiccioli può essere definito come un nuovo ed utile pannello laterale annesso a Google Search ma che, per essere più precisi, in base alle ricerche effettuate andrà a contestualizzare quanto richiesto fornendo info extra sull’oggetto della ricerca e non più sulla keyword immessa.

Web semantico, Yahoo!, e il miraggio del Web 3.0

Fino ad ora abbiamo parlato continuamente di Web 2.0, di quell’insieme di tecnologie che hanno reso il web il frutto della completa interazione tra utente e contenuti, una rivoluzione che in pochi anni ha travolto internet mutandone il volto, da freddo involucro a variopinta manifestazione di contenuti digitali elaborati, rifiniti e scelti dagli stessi fruitori.

La nascita e l’ irrefrenabile sviluppo di Blog e Reti Sociali, di piattaforme per l’intrattenimento e lo studio, per la condivisione del sapere fino ad arrivare alle applicazioni web-based di cui tanto parliamo, sono solo alcuni dei traguardi raggiunti dal Web 2.0, oggetto di discussione in questo ultimo periodo alla luce della progettazione di una nuova forma di Web, che qualcuno ha azzardatamente soprannominato Web 3.0.
Questa volta l’interprete principale non è Big G, ma il suo eterno rivale, Yahoo!