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Yahoo sotto accusa, spia la posta elettronia degli utenti

Stando a quanto emerso da un recente report di Reuters, Yahoo avrebbe creato un sistema di sorveglianza in risposta ad una richiesta del Governo degli Stati Uniti grazie al quale, in gran segreto, viene effettuata una scansione di tutte le email dei suoi utenti alla ricerca di determinate parole chiave in modo tale da poterle poi mettere a disposizione delle autorità a stelle e strisce.

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Reuters non sa con precisione quali fossero le parole chiave ricercate e neppure sa con esattezza cosa cercassero le autorità del nuovo continente. Ciò che però appare ben evidente è il fatto che Yahoo ha messo a punto un potente software in grado di effettuare la scansione della posta elettronica dei suoi utenti in tempo reale.

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Attacco hacker email: 272,3 milioni di account compromessi

Il team di Hold Security, società specializzata in sicurezza informatica, ha scoperto la messa a segno di una recente attacco da parte di un gruppo di hacker russi che hanno volato e messo a repentaglio la sicurezza di tanti, anzi tantissimi account di posta elettronica.

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Nel dettaglio, sono sati presi di mira ben 272,3 milioni di account email. Tra questi, 57 milioni appartengono al servizio Mail.ru mentre sarebbero 40 milioni gli account di Yahoo Mail interessati dalla violazione, 33 milioni quelli di Outlook e 24 milioni per Gmail. Tra i provider interessati anche realtà locali di Germania e Cina. Migliaia di credenziali apparterrebbero a dipendenti di istituti bancari, produttori e rivenditori statunitensi.

Foto dell'app Gmail su iPhone

Google lancia Gmailify, tutta la posta come se fosse Gmail

Più o meno in contemporanea alla diffusione della notizia di una nuova versione premium di Outlook di Microsoft il colosso delle ricerche in rete Google ha provveduto a mettere in campo un’interessante iniziativa interamente legata all’universo ella posta elettronica: Gmailify.

Foto dell'app Gmail su iPhone

Trattasi di una nuova soluzione targata big G grazie alla quale è possibile gestire gli altri account email direttamente dall’interfaccia di Gmail e sfruttando tutte le funzionalità avanzate della famosa casella di posta elettronica di Google, sia attraverso le app mobile sia tramite interfaccia Web.

Foto dell'app Gmail in uso su iPhone

Gmail, tecnologie di machine learning per combattere lo spam

Nel corso delle ultime ore Google ha annunciato un’interessante novità per quanto riguarda Gmail. Mediante la pubblicazione di un apposito post sul suo blog ufficiale della celebre casella di posta elettronica Google ha infatti reso noto di voler sfruttare delle tecnologie di machine learning (le stesse impiegate per le ricerche online e per l’assistente Now) al fine di rendere più efficace la lotta allo spam.

Foto dell'app Gmail in uso su iPhone

Detta in altri termini in tal modo i sistemi di intelligenza artificiale vengono applicati da Google per tenere traccia dei messaggi pericolosi e quelli non desiderati ben lontani dalle caselle di posta elettronica degli utenti.

Screenshot del logo del nuovo servizio email Inbox di Google

Inbox: ora è disponibile per tutti, senza invito

Interessanti novità per Google e per Inbox. Infatti, a circa sette mesi dal lancio, big G ha finalmente deciso di mettere al bando gli inviti e di rendere accessibile a tutti la sua neo casella di posta elettronica. L’annuncio è arrivato nel corso dell’evento I/O 2015 in scena a San Francisco.

Screenshot del logo del nuovo servizio email Inbox di Google

Per chi non ne fosse a conoscenza Inbox è una piattaforma creata e continuamente migliorata dallo stesso team al lavoro su Gmail e va a configurasi come uno strumento avanzato per la gestione dei messaggi di posta elettronica con filtri ed algoritmi in grado di portare subito all’attenzione dell’utente le conversazioni di rilievo.

Foto che mostra una lente di ingrandimento sul logo di Amazon online

Amazon annuncia Workmail, email e calendario come Microsoft

Sul fatto che Amazon stia cercando il più possibile di ampliare il proprio business ormai non ci sono dubbi. A dimostrazione di ciò vi è infatti il lancio dei numerosi servizi made in Amazon a cui è stato possibile assistere nel corso degli ultimi mesi ed a cui va a sommarsi quello da poco avvenuto di Workmail.

Foto che mostra una lente di ingrandimento sul logo di Amazon online

Il colosso dell’e-commerce ha infatti annunciato un nuovo servizio in dirittura d’arrivo chiamato, appunto, Workmail ovvero una piattaforma indirizzata alle imprese che offre email e calendario digitale e che va a porsi in diretta competizione con Microsoft ed il suo Exchange ma anche con Google con le sue Apps for Business e altri tra cui Dropbox, Evernote, Quip e Box.com.

Screenshot del logo del nuovo servizio email Inbox di Google

Inbox by Gmail, il nuovo servizio email di Google

Gmail, lo storico servizio di posta elettronica reso disponibile da Google potrebbe essere ben presto superato da una nuova ed ancor più fresca soluzione: Inbox.

Screenshot del logo del nuovo servizio email Inbox di Google

Non si tratta di un prodotto della concorrenza bensì di una nuova casella email lanciata dallo stesso colosso delle ricerche in rete e realizzata dal medesimo team di Gmail che diversamente da quanto reso disponibile sino a questo momento si propone di aiutare gli utenti a non perdere di vista quelle che sono le cose realmente importanti e che risulta del tutto indipendente dal servizio di posta elettronica attivo ormai dal 2004.

Gmail, per cancellarsi dalle mailing list basta un click

Gmail, per cancellarsi dalle mailing list basta un click

Gmail, per cancellarsi dalle mailing list basta un click

Il bello dell’iscriversi ad una mailing list è quello di poter restare costantemente aggiornati sulle ultime novità provenienti da una fonte di particolare interesse. L’iscrizione ad una mailing list comporta la ricezione nella casella di posta elettronica di aggiornamenti periodici sotto forma di una email contente link a post e vari altri contenuti online.

Se iscriversi ad una mailing list è tanto pratico quanto bello cancellarsi dalla stessa non è sempre cosa semplice. Ben consapevole di ciò Google ha deciso di facilitare la vita ai suoi utenti, a coloro che utilizzano Gmail, integrando al suo servizio di posta elettronica un metodo semplice e rapido per annullare l’iscrizione alle newsletter attraverso un semplice click.

Gmail, ora gestisce email con accenti e caratteri non latini

Gmail, ora gestisce email con accenti e caratteri non latini

Gmail, ora gestisce email con accenti e caratteri non latini

Nel corso delle ultime ore Google ha provveduto ad annunciare alcune importanti novità per quanto concerne il suo servizio di posta elettronica Gmail.

Il team alle spalle del motore di ricerca più celebre al mondo ha infatti reso noto che d’ora in avanti Gmail sarà in grado di gestire in maniera corretta gli indirizzi contenti lettere accentate e caratteri non latini come ad esempio 武@メール.グーグル.

Gli utenti Gmail possono inviare email a (oppure riceverle da) persone che hanno questo tipo di caratteri nel loro indirizzo. Ovviamente, si tratta di un primo passo e la strada da percorrere è ancora lunga. In futuro faremo il possibile per consentire a chiunque di creare un account Gmail di questo tipo.

Outlook.com, disponibili le regole avanzate per le email

Outlook.com, disponibili le regole avanzate per le email

Outlook.com, disponibili le regole avanzate per le email

Gli utenti che per la posta elettronica si servono di Outlook.com sono ben consapevoli del fatto che si tratta di un servizio che offre svariate ed interessanti funzioni per la gestione dei messaggi. Il modo migliore per mantere ordinata la propria casella di posta elettronica è però quello di utilizzare apposite regole.

Presa coscienza di ciò Microsoft ha dunque deciso di aggiungere alla sua web mail un’opzione ad hoc per la creazione di regole avanzate multi-azione e multi-condizione che, appunto, consentono di archiviare, ordinare e spostare i messaggi in arrivo.

Gmail ha compiuto 10 anni

Gmail ha compiuto 10 anni

Gmail ha compiuto 10 anni

Sarà stata la foga della caccia al pesce d’aprile o molto più semplicemente una dimenticanza ma ieri il servizio di posta elettronica Gmail ha compiuto dieci anni esatti.

Era infatti il 1° aprile dell’anno 2004 quando Gmail venne svelato all’utenza da Big G mediante la pubblicazione di un apposito annuncio. All’epoca in molti, visti i tempi e considerando il giorno, pensarono che il lancio di una casella di posta elettronica con 1 GB di spazio gratuito per archiviare i messaggi fosse uno scherzo ma, come poi dimostrarono i fatti, non fu così.

A differenza che in passato oggi Gmail gode della piena fiducia e del pieno supporto da parte di tantissimi utenti, offre una quota di storage gratuita pari a ben 15 GB (eventualmente condivisbile con gli altri servizi del motore di ricerca) ed a distanza di 10 anni dal suo debutto in rete può essere considerato come il servizio di posta elettronica più usato al mondo anche se ai nuovi iscritti potrà apparire molto meno rivoluzionario rispetto a coloro che per primi cominciarono ad utilizzarlo.

Microsoft, un wristband in arrivo entro fine anno

Microsoft dice stop alla lettura delle email dei suoi utenti

Microsoft dice stop alla lettura delle email dei suoi utenti

La notizia dell’ex programmatore Microsoft arrestato con l’accusa di aver divulgato segreti industriali ad un blogger francese ha fatto molto discutere nei giorni scorsi, specie riguardo il modus operandi della redmondiana relativamente alla privacy dei suoi utenti, alla loro casella di posta elettronica e alle email ricevute ed inviate.

Al fine di far chiarezza sulla questione qualche girno fa Microsoft aveva sottolineato il fatto che attenendosi ai termini che regolano i servizi dell’azienda è previsto che in determinate circostanze, come nel caso di quella in questione, sia possibile la lettura dei contenuti per proteggere le proprietà intellettuali dell’azienda.

Nel corso delle ultime ore, però, Microsoft ha annunciato un cambio di rotta: d’ora in avanti non controllerà più i contenuti privati degli utenti qualora scopra un furto di proprietà intellettuale.

Microsoft, in casi eccezionali può frugare tra le email Outlook

Microsoft, in casi eccezionali può frugare tra le email Outlook

Microsoft, in casi eccezionali può frugare tra le email Outlook

La notizia, risalente a due giorni fa, dell’ex programmatore della redmondiana arrestato con l’accusa di aver divulgato segreti industriali ad un blogger d’Oltralpe è oramai cosa nota. Microsoft è riuscita a scoprire tutto leggendo una email che era stata inviata all’indirizzo Hotmail del destinatario.

Per quanto imputabile e punibile possa essere l’operato dell’ex dipendente la vicenda, tenendo conto del modus operandi di Microsoft, ha però suscitato non poche preoccupazioni da parte degli utenti per quanto concerne il rispetto della privacy. In molti, infatti, hanno cominciato ad interrogarsi circa l’effettiva legalità dell’accesso ad un account privato senza l’autorizzazione del giudice.

Attenendosi agli stessi termini che regolano i servizi Microsoft è previsto che in determinate circostanze sia possibile la lettura dei contenuti per proteggere le proprietà intellettuali dell’azienda. Tenendo conto di ciò e considerando che lo scambio di messaggi tra l’ex programmatore ed il blogger francese è avvenuto tramite servizi Microsoft non è stato necessario alcun mandato del giudice per autorizzare le ricerche.

Facebook e lo strano caso della registrazione con l'e-mail altrui

Facebook e lo strano caso della registrazione con l’email altrui

Facebook e lo strano caso della registrazione con l'email altrui

Sin dagli albori, dal momento in cui l’amico Zuckerberg mise per la prima volta online la sua oramai celebre creatura in blu, il binomio privacy-facebook ha fatto discutere, e non poco, generando dubbi e creando dissapori tra utenti ed autorità. Tenendo conto di ciò molto probabilmente non tutti si stupiranno della singolare vicenda accaduta al collega Giuseppe Benevento e raccontata, proprio qualche ora fa, sulle pagine di The Apple Lounge. Eppure, considerando la gravità della cosa, lo stupore c’è, eccome!

Detta in breve, anzi brevissima, l’esperienza di Giuseppe mette ben in risalto una grave falla, chiamiamola così, di Facebook ed i rischi derivanti dal fatto che qualcuno, per mero “diletto” o per puro errore, possa creare un account sul tanto amato social network con l’indirizzo email di altri utenti non registrati ed operare indisturbato per tutta una serie di giorni, i fatidici tre ed oltre entro i quali dovrebbe esser confermato l’indirizzo di posta elettronica indicato ed ancor di più quelli necessari al team del buon Zuck affinché si accorga che qualcosa, effettivamente, non sta andando proprio come dovrebbe.