Immagine che mostra un supercomputer

IBM e NVIDIA realizzeranno i due supercomputer del futuro

La buona nuova è stata annunciata nel corso degli ultimi giorni: i due colossi IBM e NVIDIA sono stati incaricati dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per la costruzione di due nuovi supercomputer che risulteranno addirittura tre volte più potenti di Titan, il campione attuale. I due supercomputer si chiameranno Summit e Sierra e per il loro sviluppo stono stati stanziati fondi pari a 425 milioni di dollari.

Immagine che mostra un supercomputer

L’obiettivo con la costruzione di questi due nuovi supercomputer è quello di permettere la messa in atto di grandi, anzi grandissimi passi in avanti nel settore energetico e della ricerca ma anche in quello dell’efficienza dei combustibili, delle previsioni delle catastrofi e molto altro ancora grazie a prestazioni che potrebbero essere tra 30 e 60 volte superiori alle attuali.

Classifica brevetti IFI CLAIMS Patents Service

Brevetti, IBM domina per il ventesimo anno di fila

Classifica brevetti IFI CLAIMS Patents Service

Durante le ultime ore IFI CLAIMS Patents Service ha pubblicato una classifica aggiornata relativa all’oramai trascorso 2012 sulle aziende che hanno presentato un maggior numero di nuove richieste di brevetti.

Ciò che ne è emerso è che Apple, nonostante le numerose critiche ricevute, sopratutto negli ultimi anni, a causa degli svariati brevetti d’ogni sorta che sono stati presentati, non va però ad assumere una posizione dominante rispetto alle altre aziende.

Soltanto due anni fa, infatti, Apple è riuscita a collocarsi tra le prime 50 aziende per numero di richieste e solo nel 2012 Cupertino ha raggiunto per la prima volta in assoluto la posizione numero 22 della classifica con 1136 richieste di brevetto presentate all’USPTO facendo quindi registrare un incremento di circa il 68% rispetto allo scorso anno.

Google, invece, dopo aver rafforzato enormemente il proprio portfolio brevettuale nel 2011 e nel 2012 in seguito all’acquisizione di Motorola Mobility, a quella di oltre 2000 brevetti da IBM e dopo aver preso parte al consorzio per l’acquisto della proprietà intellettuale di Kodak, va a collocarsi al posto numero 22 della classifica, esattamente un gradino sopra Apple.

Supercomputer IBM Sequoia

IBM Sequoia è il computer più veloce e potente al mondo

Supercomputer IBM Sequoia

Così come oramai da tradizione anche quest’anno è stato “incoronato” quello che, tenendo conto delle sue caratteristiche, è riuscito a guadagnarsi il titolo di supercomputer numero uno nella TOP500 delle macchine più potenti al mondo e questa volta a primeggiare è stato un sistema statunitense, quello targato IBM.

Il nuovo supercomputer più veloce e potente al mondo, infatti, si chiama Sequoia, è stato costruito da Big Blue nei pressi del Lawrence Livermore National Laboratory e fa girare Linux.

Trattasi sostanzialmente della rivincita di IBM considerando che nella precedente classifica la ben nota azienda non figurava neanche tra le prime dieci posizioni mentre nel nuovo elenco di computer di Big Blu ce ne sono addirittura quattro.

Ad avere avuto la meglio su tutti, anche sulla concorrenza, è stato però Sequoia, di cui, però, se ne parla già da qualche tempo, e le sue caratteristiche lasciano ben pochi dubbi a tal proposito.

IBM detiene ancora il primato dei brevetti

IBM

Ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica delle aziende aventi un maggior numero di brevetti è, anche questa volta, per ben diciannove anni consecutivi, la International Business Machines o, molto più semplicemente, IBM.

Infatti, stando a quelle che sono le ultime statistiche rese disponibili da IFI Claims, l’IBM va a configurarsi come una tra le aziende più attive presso gli sportelli dell’ufficio brevettuale statunitense che nel corso dell’oramai passato 2011 ha registrato un numero di brevetti pari a 6.180, una cifra questa che, senza alcun indugio, è in grado di scoraggiare tutta la più accanita concorrenza, così come sottolineato anche da Manny Schecter, consigliere brevettuale di Big Blue.

L’elevato numero di brevetti registrati da IBM, tra l’altro frutto di un investimento annuale equivalente all’incirca a 6 miliardi di dollari nella ricerca e nello sviluppo, fanno riferimento ad una vasta gamma di tecnologie differenti, passando dalla concessione dei privilegi nei domini di sicurezza del commercio elettronico sino ad arrivare ad un metodo mediante cui sviluppare un sistema computerizzato di simulazione del cervello, mettendo inoltre in evidenza anche il motivo in base al quale Big Blue non figura tra le aziende attualmente coinvolte nella Patent War mondiale.

IBM: cinque previsioni tech per i prossimi cinque anni

IBM

In casione della sesta edizione di “Five in Five”, ovvero l’evento durante il quale Big Blue si cimenta nella descrizione di come sarà il mondo tecnologico da qui a cinque anni, IBM ha fatto fatte cinque previsioni, tanto interessanti quanto innovative, per il futuro.

Si tratta, in alteri termini, di cinque innovazioni che potrebbero contribuire al cambiamento del mondo e che, così come spiegato dai portavoce di IBM, risultano basate su su tendenze sociali e di mercato e su tecnologie emergenti dai laboratori di Big Blue dell’intero globo terresetre.

La nuova versione di quello che, in termini scherzosi, potrebbe essere definito “l’oracolo” di IBM, comprende l’energia verde, le password corporali, la lettura del pensiero, il digital divide ed e-mail spam aventi un elevato livello di utilità.

Per quanto concerne l’energia verde, secondo IBM, i progressi tecnologici in tal senso consentiranno ai singli individui di raccogliere l’energia cinetica che, in questo modo, non andrà più sprecata ma potrà essere impiegata per contribuire ad alimentare case, spazi di lavoro ed anche le città.

Google ha acquistato oltre 1000 brevetti da IBM

Google acquista brevetti IBM

Nelle ultime ore Google ha reso nota la notizia concernente il completamento dell’acquisto di oltre 1000 brevetti della International Business Machines Corp o, così come comunemente denominata, IBM, al fine di cautelarsi dai frequenti e fastidiosi scontri legali relativi ad Android e, ovviamente, anche ai device mobile ad esso legati, portati avanti, generalmente, da Apple e Microsoft.

Stando a quelli che sono i dati visionabili dal sito ufficiale dell’ufficio dell’US Patent and Trademark l’acquisto da parte di Google sarebbe stato avviato lo scorso 17 Agosto ma la conferma dell’affare è stata data soltanto nelle ultime ore, così come dichiarato da Jim Prosser, portavoce del gran colosso delle ricerche online.

Chris Andrews, portavoce della International Business Machines Corp, invece, non sembrerebbe essersi ancora espresso in merito alla corposa acquisizione in questione.

IBM sceglie Firefox, che raggiunge i 2 miliardi di estensioni scaricate

Nonostante sia finito dietro Chrome in quasi tutti i test di Lifehacker e proprio il browser di “big G” continui a rosicchiare importanti fette di mercato alla concorrenza, per Firefox questo è un periodo decisamente brillante. Nel giro di pochissime ore, il browser del panda rosso ha infatti raggiunto due importantissimi traguardi, quello dei 2 miliardi di estensioni scaricate da parte degli utenti e quello del “matrimonio” con un’importante nome del mondo informatico, IBM, che ha deciso di usare Firefox come browser predefinito.

Questo vuol dire che il navigatore di casa Mozilla verrà utilizzato da circa 400.000 dipendenti di IBM in tutto il mondo e impostato come browser predefinito in tutti i nuovi computer usati dall’azienda americana. I motivi di questa scelta? Tanti, tantissimi.

Cultura Geek: Jugene, viaggio al centro del supercomputer europeo

jugene

Assicurare all’Europa un accesso indipendente a tecnologie chiave per il ventunesimo secolo, studiare i cambiamenti climatici, le proteine e le cellule, dar vita a nuovi semiconduttori e scoprire come possono essere migliorate le pile a combustibile.

Questo e molto altro è il compito di Jugene, il potentissimo elaboratore ospitato dal “Supercomputing Centre” di Jülich, in Germania, il primo a poter svolgere un milione di miliardi di istruzioni e/o calcoli al secondo (1 Petaflop, detta in gergo) presente sul territorio europeo.

Qualora non ve ne foste ancora accorti, è proprio di lui, delle sue potenzialità e dell’incredibile mole di dati che è in grado di elaborare che ci occuperemo in questa puntata speciale della rubrica Cultura Geek.

Bionic body armor, IBM la spara grossa

Big Blue stavolta ha fatto un passo davvero troppo lungo, nella miriade di brevetti che l’azienda porta a casa annualmente ne ha depositato uno davvero particolare e forse troppo intraprendente.

Il brevetto, depositato il 3 febbraio scorso, ha come oggetto “Bionic body armor“, sì avete letto bene, l’invenzione ideata da IBM è una sorta di armatura ultra-tecnologica capace di proteggerci in tempo reale dai proiettili.

IBM Sequoia, il super-computer più potente del mondo

Stanchi degli snervanti tempi di avvio di Windows Vista? E dei rallentamenti di GTA IV giocato in “High Quality” che ci dite? Se volete dire addio una volta per tutte a questi piccoli-grandi problemi, non esitate a farvi un Sequoia.

No, cari amici pervertiti, mollate quell’impermeabile da “lavoro”… quello di cui stiamo parlando non è un albero sempreverde, bensì il nuovo super-computer che casa IBM sta mettendo a punto per gli Stati Uniti d’America con lo scopo di mantenere in sicurezza e consentire precisi test sugli armamenti nucleari della super-potenza a stelle e strisce (senza esperimenti sotterranei). Il computer più potente del mondo, tanto per intenderci.

Dovrebbe essere pronto entro il 2012 e la sua potenza di calcolo dovrebbe sfiorare i 20 Petaflop. In termini pratici, quindi, il nostro caro Sequoia dovrebbe riuscire a portare a termine 20.000.000.000.000.000 (20 quadrilioni per “noi comuni mortali) di calcoli al secondo.

Google primo anche tra i 100 top brand, boom per il settore tecnologico

Google primo anche tra i 100 top brand, boom per il settore tecnologico

Uno degli aspetti più importanti per il successo o insuccesso di una qualsiasi azienda è il suo marchio, brand. Quando una compagnia o azienda ha un marchio forte e di successo, le persone sono condizionate da ciò e sono più inclini ad utilizzare o acquistare il prodotto di questa azienda, perché lo sentono familiare. Di recente è stata stilata la classifica dei 100 brand più forti, ricerca firmata dalla Millward Brown Optimor.

Il risultato di questa ricerca è davvero molto interessante infatti 28 delle 100 compagnie presenti nella classifica operano nel settore della Tecnologia in un modo o nell’altro. Sinceramente avrei pensato di vedere al primo posto brand come McDonalds o Coca-Cola, mai mi sarei aspettato Google come brand più forte in assoluto. Questa la top ten :

Geekissimo Tv: migliori video settimanali di Dissacration #26

Buona befana a tutti! Oggi vi proponiamo altri nuovissimi 8 video virali selezionati da Dissacration!

Questa settimana ve ne consiglio 2 in particolare, quello del Rally e dell’IBM 5150, il primo pc della storia (sarà vero?). Ecco a voi gli 8 titoli dei filmati che troverete nel player qui sopra:

  • Peppe fetish
  • IBM 5150: tanti anni, ma portati alla grande
  • Supera e risupera il record di salto più lungo del mondo in moto
  • Come non ballare la musica folk
  • Incredibile tecnologia giapponese
  • Di che pezzo si tratta?
  • Megasessione di rally con sorpresa
  • Aereo di carta attacca New York