
Nonostante una larghissima fetta di utenza non sappia dell’esistenza di alternative ad Internet Explorer, quella che tutti noi ormai definiamo come “guerra dei browser” si appresta a vivere una delle fasi più “calde” della sua storia. Se, infatti, da un lato l’ascesa di Firefox stava facendo gridare al miracolo i sostenitori del software libero, dall’altro Google si è affrettata a lanciare la sua sfida a Microsoft, Apple (“mamma” di Safari, programma che su Mac viene spesso preferito ad altri browser, ma che su Windows non ha ottenuto il successo sperato) e Mozilla, “sfornando” il navigatore Chrome.
Insomma, la situazione è molto più ingarbugliata ed avvincente che mai, con colpi di scena che si susseguono ad un ritmo incalzante, quasi come in un thriller. Eppure, non è da escludere del tutto uno scenario in cui un outsider in grado di sbaragliare la concorrenza possa riuscire a rendere questa asperrima competizione quasi nulla.
Ad esempio, avete mai provato Lunascape? Si tratta di un interessantissimo browser giapponese, la cui principale peculiarità consiste nell’utilizzo di tre motori differenti (selezionabili in base alle proprie preferenze, con un solo click): quelli di Firefox (Gecko), Chrome (WebKit) ed Internet Explorer (Trident).