Come “adescare” i pedofili? Con falsi link
Qual è il metodo più semplice per acciuffare i pedofili, se non quello di “fregarli” con la loro stessa arma? È quello che sta facendo, con molto successo, in questi ultimi mesi l’Fbi, che sta utilizzando una serie di falsi link inseriti nei siti che ritiene più a rischio. In pratica, chi clicca sul link invece che andare a vedere filmati porno, viene diretto a un sito gestito dall’agenzia americana per la sicurezza, che così entra in possesso dei dati del presunto criminale.
Uno studente universitario, ad esempio, una notte dello scorso anno aveva cliccato su più di uno di questi link, e già la mattina dopo si è trovato a casa gli agenti federali. Ora rischia quattro anni di prigione, ma il metodo – seppur ottimo per acciuffiare i criminali – rischia un po’ di generalizzare: in questo modo anche chi fa click per sbaglio su un link rischia di passare delle brutte giornate.
Per il momento il metodo dell’Fbi è stato considerato legittimo da diverse sentenze di tribunali federali. Tra l’altro, il link è davvero realistico e vengono descritte nel dettaglio (utilizzando lo stesso linguaggio dei pedofili) le scene contenute nel presunto video a cui rimandano. Il collegamento rimanda a un computer dell’agenzia a San Jose, in California, che identifica l’Ip della persona che si sta collegando. Dopodiché per l’Fbi è un attimo risalire al luogo fisico in cui risiede il computer incriminato.
Ho alcuni dubbi su questo metodo, che davvero rischia di mandare in carcere persone innocenti. E che fare, ad esempio, nel caso una persona utilizzi la rete wi-fi di un’altra? Che ne pensate? Può essere un buon metodo, oppure andrebbero studiate alternative migliori?
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#1Giuliano
E’ sicuramente un ottimo metodo per avere un’idea di “dove” indagare, non di “chi” prendere nello specifico: un IP identifica un accesso, se qualcuno si siede al mio pc e lo sua per fare cose illecite o se ho una connessione wi-fi non protetta e la sfruttano, io ho colpe di incauta custodia, al più, non certo di pedopornografia, ma l’indirizzo IP è comunque il mio
#2Micheluzzo
Secondo me è una buona idea… anche se giustamente poi vanno fatti anche ulteriori controlli…
#3Gabry
Se ti sequestrano il pc ed hai anche altri 8 giga di pedo-porno credo sia una prova abbastanza schiacciante…
Se no non credo possano essere incriminati per un click… A me se capitasse un link ad un video pedo-pornografico credo ci cliccherei per vedere se è vero e segnalare tutto alle autorità competenti…
#4Brillo
andare a beccare chi carica i video no vero???
#5ciny2
Ma che idiozia unica….. questo è l’ennesimo metodo idiota che serve solo a fare paura a gente che non centra nulla.
#6stefano
il metodo dovrebbe essere perfezionato per essere sicuri di beccare uno di questi infami. Purtroppo in italia anche se vengono presi gli fanno ben poco.