Togliere i collegamenti a internet dalle aule universitarie? Di certo non aumenterà l’interesse degli studenti nei confronti delle lezioni
Nella maggior parte delle università italiane, ormai, sono presenti reti Wi-Fi gratuite per gli studenti, che permettono loro di collegarsi a internet, controllare la posta e fare ricerche da qualsiasi luogo (o quasi) dell’ateneo. Ma cosa succede se gli studenti iniziano ad usare internet per chattare, scaricare musica o guardare siti che poco c’entrano con le materie che stanno studiando? E – ancora – come si dovrebbero comportare le università se scoprissero che questo avviene anche durante le ore di lezione, mentre il professore spiega?
È il dilemma che ci viene dopo aver letto la notizia che il preside della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Chicago, negli Stati Uniti, ha deciso di bloccare l’accesso a internet nelle aule durante le ore di lezione, perché gli studenti si distraggono troppo. La norma è al momento sperimentale, e sta suscitando, ovviamente, molto clamore in ateneo.. Il problema, spiegano i vertici dell’università, è che non solo si distrae chi usa internet per scopi personali, ma anche coloro che gli siedono dietro, che magari sono tentati dal guardare lo schermo.
Molti professori (e anche studenti) hanno applaudito alla nuova legge; altri, invece, si sono scagliati contro: “I ragazzi di oggi – spiega un docente – sono esperti in multitasking, e fanno mille cose insieme pur riuscendo a seguirle tutte. Tra l’altro – continua – se gli studenti dovessero distrarsi probabilmente non è colpa di internet, ma dei docenti e delle lezioni che sono poco accattivanti“. Secondo altri, invece, la distrazione dovuta a internet è molto peggiore di chi – succede da sempre – si addormenta o si fa gli affari suoi, perché distrae anche gli altri.
Ovviamente la norma può benissimo essere infranta: basti pensare alle connessioni tramite palmare o cellulare che non possono essere controllate dall’università. E poi fatta la legge, trovato l’inganno: in molti aprono decine e decine di pagine Web interessanti prima dell’inizio della lezione; poi, quando internet viene “staccata”, hanno il tempo di leggerle con calma. O al massimo possono giocare a solitario, mettere in ordine la propria galleria fotografica e così via. Sono molto curioso di sapere qual è la situazione nelle università italiane, soprattutto nelle facoltà che richiedono l’uso del computer portatile: come si comportano gli studenti? Si distraggono? E i professori? Come reagiscono?
Via | TechDirt
Categorie:
Curiosità, Internet, Problematiche, wi-fi Tags: giovani, Internet, Problematiche, ragazzi, università, wi-fi, |
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#1ATMB
Chattano.
#2scareface
a parte che da noi il wifi c’è solo a matematica e fisica
comunque passando per i corridoi si vedono decine e decine di ragazzi per i corridoi o per le scale con il portatile a chattare, scaricare etc etc etc
ignoro come sia la situazione in aula perchè non sono studente di mat/fis
#3morgan
LOL troppo esaurito il prof del video, dovrebbe prendersi una vacanza…
#4un passante
spero che il ragazzo abbia denunciato il professore, capisco inca**arsi…. ma distruggergli il portatile mi sembra una follia, specialmente se conteneva dati importanti. comunque ritengo che la colpa sia anche nelle lezioni, il più delle volte profondamente noiose e poco coinvolgenti…
#5Dario
il video è un pesce d’aprile, su youtube c’è la versione integrale
#6danix
Studio informatica a Torino.
Ovviamente da noi in dipartimento c’e’ la rete wi-fi (accessibile solamente con la nostra login e password di dipartimento) che copre tutte le aule e anche l’aula studio, che praticamente diventa un’aula-laboratorio in aggiunta a quelle gia’ esistenti (dove spesso, durante le lezioni, gli studenti fanno tutt’altro, avendo internet “libero” a disposizione sui pc dei laboratori) .
La percentuale di studenti che durante le lezioni tiene il proprio pc portatile sul banco e’ abbastanza alta. Ci sono ovviamente vari utilizzi: chi scrive il codice passo passo direttamente al computer senza passare dalla carta, chi segue sulle dispense messe online dai professori, chi si guarda la posta, chi manda un sms da internet, chi si guarda l’orario del treno per tornare a casa, chi guarda un video da youtube … solitamente questi ultimi sono quelli che stanno nelle ultime file..
Insomma, ce n’e’ per tutti i gusti.
Molti professori non hanno niente da ridire verso l’uso dei portatili durante le lezioni, ben cosci che la meta’ delle persone che hanno il loro portatile davanti agli occhi potrebbe non star seguendo la lezione.
Altri invece a inizio corso dicono espressamente che i portatili nelle loro ore devono stare spenti, perche’ non essendo le lezioni a frequenza obbligatoria, “se venite qui seguite, se volete far altro, potete andare a fare le vostre cose da un’altra parte”. Solitamente sono i professori dell’area “matematica” a richiede cio’. Pero’ non e’ un grande problema, anche perche’ “le regole del gioco” sono abbastanza chiare e “concordate” da entrambe le parti.
Della serie: patti chiari e amicizia lunga.
Penso che questa e’ l’unica soluzione attuabile. Come si diceva nell’articolo, se non si naviga su internet, si gioca con il cellulare, con la psp3 … insomma, di diversivi per non seguire una lezione noiosa ce ne sono bizzeffe.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di tentare di “filtrare” la navigazione (per qualche periodo da noi sui computer dei laboratori erano stati disinstallati i plugin di flash … non si sa per limitare l’uso di youtube, ad esempio), ma anche qui alla fine penso che sia abbastanza inutile come cosa.
Io personalmente non capisco quelli che da noi passano il loro tempo a giocare/navigare durante lezioni che NON hanno frequenza obbligatoria … a quel punto meglio starsene a casa … o mettersi in aula studio.
Ma rispetto a certe lezioni non posso nemmeno “biasimarli” troppo.
#7Fulgidus
Io pure sono uno studente di Informatica a Torino, e la situazione da noi è stata perfettamente espressa da danix…
patti chiari amicizia lunga… comunque se la lezione l’hai già studiata a casa o se non segui il corso ma ti serve solo un posto dove parcheggiarti, non lo trovo così lesivo per gli altri… visto che da noi la gente è abbastanza matura da ignorarti se cazzeggi… o anche se fai roba interessante… ne vedo tanti che smanettano con (s)Vista o giocano in multiplayer… ma una volta preso atto di ciò che fanno diventano oggetti d’arredo… non ci faccio più caso di quanto ne faccia ai cartelli delle uscite d’emergenza… inoltre molti docenti da noi (quelli più furbi a mio avviso) usano il proiettore e un tablet pc oppure una presentazione col telecomando e nel frattempo girozolano… così scoraggiano il cazzeggio, perchè in qualsiasi momento può passeggiarti vicino e vedere che stai massacrando uno tre file piu avanti in Quake3 e potrebbe metterti in imbarazzo facendoti uscire… la guerra psicologica resta la soluzione più efficace…
#8NoNoNoNoNo
@ Danix
Hai scritto 2458 caratteri per esprimere un concetto.
Non è un tema!
#9Azrael555
Io studio a pavia, che è coperta da rete wifi… ci sono quelli che si fanno i fatti loro con il notebook, ed effettuvamente ti viene da guardarli..ma solo per pochi istanti, poi non li noti più. Danno molto più fastidio quelli che bisbigliano, o ridacchiano! Io stesso uso il notebook durante la lezione, e tengo aperte più finestre dove
– guardo posta o feed,
– mi faccio i fatti miei
– mi prendo appunti su blocco note
– approfondisco il tema della lezione, o un nome detto dal prof che non ho capito, guardando su wikipedia o altro..
E alle prime due mi dedico di più quando la lezione è noiosa, per il resto do un’occhiata ogni tanto…
#10Vittorio
Qui a Palermo non si vede qualcuno che usa il pc per navigare su internet in aula durante le ore di lezione, mai visto!
Al massimo qualcuno rompe le palle chiaccherando di continuo…quello si che è fastidioso…