Correva l’anno 2007, precisamente era il 31 dicembre: l’amico Alex Zarfati, di TheAppleLounge, segnalava in un articolo l’applicazione Slife, grazie alla quale era possibile tenere traccia dell’uso degli altri software e non solo. Nonostante sia storicamente noto che Slife sia un’applicazione destinata al bacino d’utenza Apple, il team di sviluppo di questo ottimo software di file management ha lavorato ad una release per Windows, disponibile ormai dopo cinque mesi di progettazione. Scopriamo meglio come lavora questo interessante sistema di monitoraggio.
La versione 2.0 di Slife, liberamente scaricabile presso il sito di SlifeLabs, implica l’installazione di SQL Server Compact 3.5. Questo componente può essere dunque scaricato ed installato automaticamente durante l’installazione di Slife. In seguito al completamento delle procedure d’installazione, l’applicazione si presenterà come icona in system tray: questa segnala che il programma è in esecuzione, in background. Lasciando lavorare Slife, questi raccoglierà informazioni sul software avviato, sulle pagine web visualizzate e tantissime altre informazioni.
Da segnalare il numero di particolari che Slife restituisce: data e ora dell’utilizzo, ad esempio, tempo di esecuzione, etc. La ricchezza di dettagli permette di ricostruire con precisione le esperienze di utilizzo del PC. Tutto questo, naturalmente, coi relativi pro e contro. Sicuramente un ottimo impiego del programma è costituito dal recupero di link “fuggenti”, quelli ai quali ci si è collegati una volta sola e che si desidera rivisitare.
Di particolare rilevanza è la ricostruzione grafica, strutturata sulle informazioni cronologiche, dei programmi utilizzati. E’ possibile creare inoltre, raggiungendo la voce Preferences dal menu Start, delle attività personalizzate sulle quali si desidera ottenere un monitoraggio mirato e completo.
Interessante sistema di file mangament, grazie al quale un “accusato” potrà tirar fuori un alibi, ma potrebbe anche costituire la prova definitiva della sua colpevolezza.
Auguro a tutti i lettori una buona navigazione 😀 A presto!
#1mm
e a che serve installarci il pesantissimo ms sql server quando ci sono db free molto + leggeri?
#2Federico
Come mandare a prostitute la propria privacy…
#3Mat
che aborto..anch’io sarei curioso di sapere pechè SQL della microsoft..